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I nazisti ci sono. E cercano ancora Anna Frank

Ahinoi, ci risiamo. I nazisfasciocretini hanno dato una nuova, bella mostra di loro stessi. La scritta che vedete accanto, da Repubblica, è comparsa a Roma.
Mi vengono in mente le parole di Sami Modiano, che noi abbiamo potuto ascoltare qualche giorno fa. Mi viene in mente la sua voce. Mi riemerge dentro la commozione ed il silenzio surreale che tutti i presenti all'incontro hanno provato. Ed un brivido mi corre lungo la schiena.
Non sarà che, a forza di fare pubblicità ad un opportunista come Pansa, a forza di tollerare le ingiurie degli sfascioleghisti, a forza di sdoganare le destre di questo paese, si sono liberati nell'aria i veleni altamente tossici di un'ignoranza ed una violenza cieca e brutale?
Alemanno ha preso subito le distanze. Ma qualcosa è mai stato fatto per i salutanti fascisiti a braccio teso che esultano, in piazza, per la vittoria sua, per quella della Polverini, o per la manifestazione dell'amore di regime? E' la solita, vecchia minestra. Come possiamo attenderci qualcosa di diverso, da una destra capace solo di riconoscere un'unica distanza, quella che la separa da un passato che vuol far ritornare?

No, Anna non l'ha fatta franca, alla fine. Ma, se questa è la realtà, mi sa tanto che neppure questo paese ce la potrà fare.

[Ave]

Commenti

  1. Continuo a chiedermi se cose di questo tipo vadano ignorate (per evitare un effetto emulazione) - e se si quale la soglia per iniziarsi ad indignare - o segnalate...


    Cypherinfo.

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  2. Un tempo me lo chiedevo anch'io. Poi mi sono accorto che il silenzio ha cominciato a confondersi con la sottovalutazione. Peggio. Con una specie di bonaria e simpatica accettazione paternalistica. Sono ragazzate. Niente di che. Niente chissà che.

    Ed il giorno dopo ci siamo ritrovati in pieno regime. Circondati da una moda culturale assolutamente incapace di spessore storico. Il nazismo? Bho. Però la svastica è fica. Il fascismo? Bho. Però la giubba nera, gli occhiali a specchio ed un'aria un po' truce acchiappa alla grande.

    E allora. Se è utile (e quanto lo è), combattere culturalmente il mito del fumo, dell'alcool, dello sballo per diminuire le morti del sabato sera. Bè allora forse non sarà inutile combattere culturalmente il mito di questi orrori storici.

    Che, per quanto condensati in una battutaccia di pessimo gusto, possono ancora fare molti danni.

    [Ave]

    RispondiElimina

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