Passa ai contenuti principali

Scuola. Que reste-t-il de notre avenir?

Io già vi vedo. Con la bava alla bocca, la salivazione aumentata, un luccichio strano negli occhi. Cominciare le lezioni il 1 ottobre significa togliere almeno 15 giorni alla scuola. Massì, che sarà mai? Tanto, dal prossimo anno la controriforma già taglierà ore e lavoro. Che si completi l'opera. Sbaracchiamo tutto. Risparmieremo milioni. Tanto, per i nostri giovani, c'è mamma tv. E' lì tutto quello che serve. Non occorre altro. E poi, in fondo, c'è un motivo nobilissimo a sostegno. Dobbiamo andare a spendere un altro po' di soldi per le vacanze di settembre. Fa niente che i soldi non ci siano. Questo è un incentivo bell'e buono. Visto che anche il regime da barzelletta è capace di stimolare la crescita con proposte concrete? Non avrete aumenti. Non avrete rinnovi contrattuali. Non potrete andare in pensione. Ma, cribbio, potrete sognare (solo con l'immaginazione, ovvio, perchè dindi nada) di farvi altri 15 giorni al mare. Magari tappati in casa, a morire di caldo.
Sempre meglio che andare a sudare a scuola, no?
[Ave]

Commenti

  1. Forse conviene cominciare a risparmiare sullo stipendio di un ministro della Pubblica istruzione palesemente incompetente.

    Francesco

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Roma-Anagni. Neve, neve, alalà

[La riconoscete? Piazza Cavour sotto la neve. Cercate il Comune, lì sotto. E se lo trovate avvertiteci.]

Anagni. Il sabato del villaggio (sportivo)

Non so cosa ne avrebbe pensato Leopardi, ma noialtri ci accontenteremo. Insomma. Se stasera non sapete proprio cosa fare, andate coi vostri figli allo Sport Village (forte il nome, eh? sembra roba seria). Infatti le società sportive che gestiscono gl'impianti della città offrono il primo Sabato dello Sportivo . Vi dico subito che a me pare una cosa molto simpatica. E con ciò son sicuro di far felice il mitico assessore Vecchi , quello che, ogni volta che m'incontra, mi chiede ridendo: «Ma quand'è che la pianti di dire str****te? Possibile sempre tutto male? Almeno una cosa buona, una sola» . Al che, immancabilmente, sempre col sorriso, rispondo che «smetterò di scriverle quando voi smetterete di farle, le str **** te» . Bene. Con un colpo solo, finalmente, faccio felice anche lui. A seguire vi giro il comunicato ufficiale. Nel quale, e ne son contento assai perchè mi erano un po' mancati, ultimamente, è tornata in forma variata la vecchia abitudine dei ringraziamenti...

Anagni. Verrà il futuro. Ed avrà questi occhi

Si sa come succede. Il bicchiere mezzo pieno somiglia sempre in modo impressionante al bicchiere mezzo vuoto. E siccome non sono certo il tipo che i bicchieri li rompe, quando magari non piacciono, non mi tirerò indietro neppure stavolta. Sabato pomeriggio, alla manifestazione, nel momento migliore saremo stati un 200 persone. Cifra più cifra meno. E, da come si vuole guardare il bicchiere, è possibile dirne cose diverse.