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Anagni. I ruggiti dei micetti

A Terzigno la battaglia continua. E' questa la notizia. Perchè a combattere è la gente comune. Sono le donne. Gli anziani. Tutti esasperati di vivere nella puzza e nei miasmi di discariche che arrivano davanti il portone di casa. Aperte in un parco nazionale. Coi camion che transitano giorno e notte su strade che non sono quelle che il regime del fare aveva promesso di costruire. Questo signore che vedete è il sindaco del paese. Si chiama Domenico Auricchio. Destro. Sta guidando la lotta dei suoi concittadini. Ha dichiarato pubblicamente, in diretta tv: «Se la seconda discarica sarà aperta, io mi dimetterò dal PdL».


Ora chiudete gli occhi. Fatevi trasportare in altri luoghi. Altri tempi, altre disperazioni. Ed altri destri, assai più vicini a noi. Prendete COG del 1 ottobre scorso. Pagina 21, quella di Anagni.

Si è appena diffusa ufficialmente la notizia della criminale polverizzazione della sanità pubblica ciociara da parte della zarina Polverini. Il signor Alessandro Cardinali diffonde la seguente dichiarazione: «Un piano sanitario insensato e illogico. La Polverini dimostra di non conoscere affatto il territorio, anzi, restiamo stupiti di come un Governatore possa penalizzarlo in questo modo.Saremo in prima linea per contestare il piano sanitario in tutte le sedi istituzionali e non: non ci faremo spaventare in nessun modo dal colore politico della presidente».

Sono passati 22 lunghi giorni da quelle dichiarazioni. Qualcuno ha notizia dell'opposizione al piano sanitario della zarina messa in opera dal signor Alessandro Cardinali? Qual è il suo concetto di prima linea? Non somiglia un po' troppo alla battuta armiamoci e partite? Il catechismo insegna che gli ultimi saranno i primi. Dunque, per la proprietà transitiva della logica, i primi saranno gli ultimi. E' forse per questo che nella prima linea dei cittadini che lottano contro questa distruzione il signor Cardinali non si è proprio mai visto? Perchè stazionava in fondo, nell'ultima linea?

Persino un paese piccolo come Terzigno dimostra di avere molta più dignità, sociale e politica, di quella che esprime una città come la nostra, ormai ricca solo di presunzione. Non si sono dimessi. Non hanno alzato barricate. Non hanno fatto lo sciopero della fame. Non si sono incatenati e non hanno occupato l'autostrada nè l'ospedale. E' proprio sotto gli occhi di tutti che non si sono fatti spaventare dal colore politico della presidente. Forse perchè nella loro visione politica non ci sono i colori. Solo la triste monotonia del bianco e nero.
Come il futuro che hanno disegnato per questa terra.
[Ave]

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