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Brescia. Le lacrime dei vinti

Quanto son lunghi 36 anni? Vi aiuto se vi dico 432 mesi? O forse preferite 13.140 giorni? Fate come vi pare. Io vi dico, però, che potrebbero anche essere un'eternità. Se, magari, avete passato tutto questo tempo ad attendere che fosse fatta giustizia.

Brescia, la leonessa d'Italia, ha aspettato 315.360 ore per conoscere i responsabili della strage che, il 28 maggio 1974, uccise nella sua bellissima piazza della Loggia 8 persone, e ne ferì più di cento. Attesa vana. Perchè, nonostante tutto questo tempo, la giustizia degli uomini è stata capace solo di dire che non ci sono prove sufficienti per condannare chicchessia.



Nessuna condanna. Nessun colpevole. A rimanere son solo quei morti. Quel dolore. Quel sangue. E le lacrime. Rinnovate ogni secondo in questi 36 anni. Nei quali familiari con un gran peso sul cuore hanno sperato di poterle asciugare per sempre.

Rientrerà anche quel sangue nella categoria del sangue dei vinti, tanto caro a qualcuno? Caduti in una guerra che non sapevano neppure di combattere. Potranno anche queste lacrime meritare il conforto e gli onori che si devono a coloro che si ha il dovere di ricordare? Un'altra impunità colpevole si aggiunge dunque al lungo elenco delle ingiustizie che gridano invano.

Un'altra bomba che abbiamo il dovere di non dimenticare. Non solo per noi stessi. Non solo per questo schifo di paese. Sopratutto per quel fazzoletto bianco, a nascondere un dolore che rimarrà muto per sempre. [Ave]

Commenti

  1. Le rode che non è fascista la strage???? e poi lei parla di verità e giustizia! Mah....

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  2. Sicuro,altrimenti non avrebbe scritto un articolo sull'argomento.

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