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Visualizzazione dei post da aprile 11, 2011

Leghe. Il sud di un altro nord

Forse questo signore non lo conoscete ancora. Ve lo presento. Si chiama Giuliano Bignasca . A dispetto del nome italianissimo, italiano non è. E' svizzero. E non è uno scherzo. Anzi. Contro gl'italiani ce l'ha assai. E su slogan fortissimamente anti-italiani ha fondato la sua campagna elettorale nel Canton Ticino. E già. Perchè il Giuliano è il dux della Lega Ticinese. Che, udite udite, ha appena ottenuto un trionfo alle elezioni cantonali. Il successo è fondato su slogan e parole d'ordine che noi italiani conosciamo bene. Perchè son gli stessi sui quali i primitivi lumbard hanno fondato la loro politica razzista, egoista e localista. Anti-italiana. Insomma. A farla breve. Il Giuliano sta alla Svizzera come l'Umbèrt sta all'Italia. Così si comrpendono perfettamente valori e spessori della creatura in questione.

L'impossibile leggerezza del rinnovamento

A volte uno si crede incompleto, ed è soltanto giovane. (Italo Calvino) Nel mondo antico la vecchiaia era una gran cosa. Si rispettava la vecchiaia come fonte assoluta di saggezza . Si era saggi, automaticamente, poichè vecchi. E questa saggezza derivava non solo dall'esperienza pratica, dalla quantità di vita realmente e concretamente vissuta. Il vecchio era ritenuto saggio perchè aveva avuto il tempo di riflettere. E di accorgersi degli errori del mondo. E delle menzogne dell'uomo. E poteva indicare il modo di evitare gli uni e contenere le altre. Il vecchio era l' avanguardia privilegiata della condizione umana.