E' con vivissima soddisfazione che vi giro un comunicato stampa appena giunto da Egidio Proietti. Da parte di tutte le forze politiche e tutti i consilieri di opposizione dell'area di sinistra. Adesione assoluta anche da parte delle VitK. La richiesta è precisa e sacrosanta. Il comune risponderà?
Nel Consiglio Comunale aperto del 22 ottobre 2010 maggioranza ed opposizione approvarono all’unanimità un documento indirizzato alla Presidente POLVERINI al fine di scongiurare la chiusura dell’ OSPEDALE DI ANAGNI.
Dopo qualche settimana, SU RICHIESTA DEI GRUPPI CONSILIARI DI OPPOSIZIONE, venne convocato un ulteriore riunione di Consiglio Comunale, per conoscere quali risultati avesse prodotto quel documento: ma, in quella occasione, si decise di aggiornare la seduta consiliare in attesa dell’esito di un annunciato sopralluogo presso il nostro Ospedale da parte di una commissione tecnica appositamente istituita dalla Regione.
Da quel momento ad Anagni tutti aspettiamo invano una risposta da Lei; siamo preoccupati per il destino del nostro Ospedale. Per questo noi partiti e gruppi consiliari di opposizione di Anagni proponiamo al sindaco e alla sua maggioranza di invitare il prima possibile la Presidente POLVERINI ad Anagni come a suo tempo facemmo noi con MARRAZZO in occasione della chiusura di UN SOLO REPARTO DELL’OSPEDALE.
Questa sarebbe l’occasione per capire che senso ha continuare a non utilizzare il famoso TESORETTO DI POSTI LETTO PER ACUTI DETENUTO ANCORA DALLA PRESIDENTE POLVERINI. Stiamo parlando di oltre 800 POSTI LETTO GIA’ FINANZIATI NEL PIANO REGIONALE ED ANCORA INUTILIZZATI, SPRECATI COSI’, FORSE IN ATTESA DI ESSERE ATTRIBUITI A STRUTTURE SANITARIE, FORSE PRIVATE, FORSE ROMANE, che invece potrebbero scongiurare la chiusura dell’Ospedale di Anagni, di Pontecorvo e di altre strutture sanitarie della Ciociaria; ci spieghi la Presidente POLVERINI perché, pur potendo, si vuole lasciare il nostro territorio senza una dignitosa tutela del diritto alla salute; perché la nostra Provincia scende al di sotto del 2 per mille nel rapporto posti letto per abitante quando nella capitale questo rapporto sale di circa il 7 per mille.
Chiediamo al sindaco Noto di sollecitare una visita della Presidente del Lazio qui ad Anagni. Altrimenti, Sindaco Noto, Lei, il Presidente Iannarilli ed il Capogruppo PDL alla Pisana FRANCO FIORITO dovrete ammettere il Vostro fallimento e fare un passo indietro dimettendovi.
Anagni, 26 Febbraio 2011.
COMUNICATO STAMPA
Nel Consiglio Comunale aperto del 22 ottobre 2010 maggioranza ed opposizione approvarono all’unanimità un documento indirizzato alla Presidente POLVERINI al fine di scongiurare la chiusura dell’ OSPEDALE DI ANAGNI.
Dopo qualche settimana, SU RICHIESTA DEI GRUPPI CONSILIARI DI OPPOSIZIONE, venne convocato un ulteriore riunione di Consiglio Comunale, per conoscere quali risultati avesse prodotto quel documento: ma, in quella occasione, si decise di aggiornare la seduta consiliare in attesa dell’esito di un annunciato sopralluogo presso il nostro Ospedale da parte di una commissione tecnica appositamente istituita dalla Regione.
Da quel momento ad Anagni tutti aspettiamo invano una risposta da Lei; siamo preoccupati per il destino del nostro Ospedale. Per questo noi partiti e gruppi consiliari di opposizione di Anagni proponiamo al sindaco e alla sua maggioranza di invitare il prima possibile la Presidente POLVERINI ad Anagni come a suo tempo facemmo noi con MARRAZZO in occasione della chiusura di UN SOLO REPARTO DELL’OSPEDALE.
Questa sarebbe l’occasione per capire che senso ha continuare a non utilizzare il famoso TESORETTO DI POSTI LETTO PER ACUTI DETENUTO ANCORA DALLA PRESIDENTE POLVERINI. Stiamo parlando di oltre 800 POSTI LETTO GIA’ FINANZIATI NEL PIANO REGIONALE ED ANCORA INUTILIZZATI, SPRECATI COSI’, FORSE IN ATTESA DI ESSERE ATTRIBUITI A STRUTTURE SANITARIE, FORSE PRIVATE, FORSE ROMANE, che invece potrebbero scongiurare la chiusura dell’Ospedale di Anagni, di Pontecorvo e di altre strutture sanitarie della Ciociaria; ci spieghi la Presidente POLVERINI perché, pur potendo, si vuole lasciare il nostro territorio senza una dignitosa tutela del diritto alla salute; perché la nostra Provincia scende al di sotto del 2 per mille nel rapporto posti letto per abitante quando nella capitale questo rapporto sale di circa il 7 per mille.
Chiediamo al sindaco Noto di sollecitare una visita della Presidente del Lazio qui ad Anagni. Altrimenti, Sindaco Noto, Lei, il Presidente Iannarilli ed il Capogruppo PDL alla Pisana FRANCO FIORITO dovrete ammettere il Vostro fallimento e fare un passo indietro dimettendovi.
Anagni, 26 Febbraio 2011.
SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’, PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA (FS), ITALIA DEI VALORI, PARTITO DEMOCRATICO, PARTITO SOCIALISTA
I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE
I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE
Mentre Pontecorvo e altre città del Lazio si mobilitano per i loro ospedali facendo anche ricorso al TAR, il comune di Anagni non è andato oltre generiche promesse. Ma il tempo delle promesse ormai è finito, bisogna agire con concretezza. Riportiamo qui il sito del comune di Bracciano dove si trova per intero il ricorso al TAR fatto insieme ad altri comuni vicini: questo è l'esempio di un comune impegnato seriamente per la difesa dei propri cittadini. A Pontecorvo alcuni avvocati hanno preparato gratuitamente il ricorso al tribunale regionale in difesa del loro ospedale. Forse con un po' d'impegno anche Anagni e i comuni vicini potrebbero preparare il loro ricorso, con il sostegno delle associazioni e dell'opposizione, che contano valenti legali. La chiusura degli ospedali prevista dal piano sanitario della Polverini, determinerà numerose morti: per infarti, ictus, emorragie non si farà in tempo a raggiungere l'ospedale più vicino.
RispondiEliminaOccorre far sentire la propria voce, anche chi tace è responsabile. La chiesa locale dovrebbe essere più incisiva e difendere gli anziani, gli infermi, e tutti quelli che sono in condizioni di maggior disagio sociale.
Carlo Ribaudo
Concordo con Carlo anche se purtroppo i ricorsi fatti dai comuni citati sono stati rigettati dal TAR, con la motivazione che si tratta di un decreto governativo e la polverini lo ha solo applicati;anche se secondo me qui viene leso il diritto alla salute! Egidio Proietti
RispondiEliminanon dimentichiamoci che Anagni e i paesi limitrofi sono territori dove c'è molta campagna e anche un settore agricolo presente con vigne e uliveti, un morso di serpente o una puntura di calabrone aggrava la situazione delle emorragie, degli infarti ecc, non trascuriamo la zona industriale e l'autostrada fonti di altri probabili incidenti.
RispondiEliminaA Egidio Proietti. Anche se non ho esperienza in materia legale, ritengo che il ricorso vada fatto comunque, per i seguenti motivi: 1. non tutti i ricorsi sono stati respinti; p. es., nel caso di Bracciano, il TAR ha richiesto ulteriori chiarimenti, riservandosi di decidere il 20 aprile (ved. sito: http://www.comune.bracciano.rm.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/810, dove è riportato integralmente il testo del ricorso al TAR). 2. Come abbiamo appreso da poco dal sito del DAS, il ricorso curato dall'avvocato Simone dal Pozzo per i cittadini di Guardiagrele in Abruzzo è stato accolto dalla Sezione V del Consiglio di Stato. 3. Le iniziative della città di Anagni a salvaguardia dell' ospedale sono state pochissime, fatte con il freno tirato; 4. Tante altre comunità stanno facendo ricorso e non vorremmo un giorno rimpiangere di non averlo fatto anche noi.
RispondiEliminaAnche in altri settori ci sono esempi di ricorsi contro decreti governativi accolti dal TAR; uno per tutti la recente class action del Codacons contro il numero degli alunni per classe fissato dal Decreto Gelmini.
si carlo ho visto anche io questa sentenza del consiglio di stato! si può intraprendere un'azione però ci vogliono molte risorse economiche,specie se al TAR e poi al Consiglio di Stato; noi come saprai non siamo ricchi come la controparte politica e abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti!
RispondiEliminaPensi che si riesca a creare un fondo comune? Egidio Proietti
In primo luogo cerchiamo di stabilire, in tempi brevissimi, quanto denaro ci vuole, magari contattando gli avvocati che già hanno fatto ricorso per altri Comuni (Bracciano, Guardiagrele, Pontecorvo, ecc.).
RispondiEliminaPoi , visto che serve un conductor, chiediamo alle associazioni che si sono battute contro il car fluff di aprire un nuovo conto corrente finalizzato al ricorso, dato che la diossina e l'inquinamento della valle del Sacco non sono estranei alla questione dell'ospedale e alle problematiche della salute.
Chiediamo inoltre all'amministrazione comunale di dare un contributo consistente, come è avvenuto negli altri casi nei quali il Comune stesso si è fatto promotore del ricorso (Bracciano, Pontecorvo, ecc.), coinvolgendo anche i Comuni limitrofi.
Aprimo dei tavoli per raccogliere il contributo dei cittadini.
Tu, caro Egidio, date le tue competenze, avresti tutte le caratteristiche per essere uno dei promotori di questa iniziativa.
Carlo Ribaudo
Per un ricorso al TAR ci vorrebbero fior di quattrini (dai 15 ai 20 mila euro). Il Comune di Anagni, invece di finanziare iniziative che lasciano il tempo che trovano, associazioni amiche o quant'altro, potrebbe istituire un fondo per tale ricorso. Non vorrete mica che i soldi li cacciamo noi cittadini? E' giusto che il ricorso lo faccia l'amministrazione comunale, sia perchè assume una valore maggiore dal punto di vista politico, sia perchè, essendo un comune virtuoso, rientrato nel patto di stabilità (come si evince dall'articolo sul SOLE24ORE) potrà partecipare alle spese processuali. Altrimenti facciamo la fine del ricorso al carfluff che le associazioni ancora stanno cercando i soldi per coprire le spese legali.
RispondiEliminaCome pretendete di chiedere un contributo ai cittadini? Siamo tutti cassintegrati che oltretutto dobbiamo pagare una multa ingiusta per aver protestato! Il comune dovrebbe istituire dei fondi per le emergenze, come i ricorsi o gli aiuti ai cittadini. Ho dato un contributo per il carfluff ma mi dicevano che ancora non siamo coperti. E basta, i soldi li cacciasse il comune invece da spenderli per le piste da ghiaccio o le altre stronzate.
RispondiEliminaUn cassintegrato Videocon incazzato
I gettoni dei politici o parte del loro stipendio sarebbe un buo inizio.
RispondiEliminaUn versamento costante alle associazioni che fanno quello per cui loro stati eletti.
Cassaintegrato Videocon, non voglio fare il Savonarola, ma fra un po' non ci potremo qualifificare più cosi. Saremo "mobilitati" Videocon! Rilassiamoci per un po', prima dell'incazzatura finale. Ciao
Calma. E sangue freddo.
RispondiElimina[1] E' evidentissimo che il Comune deve fare la sua (gigantesca) parte. Ci mancherebbe. E deve sentire il fiato sul collo di tutta la città. Senza contare che il patrocinio, per una questione del genere, potrebbe concordarsi anche non dico gratis, ma a prezzo... politico. Oltretutto i partiti hanno un sacco di avvocati nelle loro file, no?
[2] Credo sarebbe assolutamente sacrosanto chiedere alla città di donare quello che può. Questa è questione talmente trasversale e d'interesse talmente totale che, davvero, sarebbe nell'interesse di tutti fare il possibile.
[3] Assoluto rispetto per i cassintegrati. Così come per i disoccupati. Per gl'indigenti. Insomma per chiunque. Ma il bello della donazione spontanea sta, appunto, nel fatto che è volontaria. Chi può, e vuole, dà. Non si prende mica il nome degli assenti.
[4] Il riferimento a "la fine del ricorso al carfluff" non è che mi sia piaciuta molto. Sembra una sconfitta. Od una cosa brutta. Invece, innanzitutto, è una cosa nobilissima e giustissima. Eppoi non è mica finita. Pochi giorni fa è stata vinta un'altra tappa. Nonostante le enormi difficoltà economiche. Si va avanti comunque. E' questo il segnale forte.
Anche grazie ad un eccellente staff legale molto comprensivo circa i compensi da ritirare.
Io sono convinto che, chi ci crede e può, dovrebbe dare. Perchè se non ora, quando? Una volta con l'inceneritore certificato sotto casa, e senza neanche l'ospedale, cosa potremmo farcene di questa città?
[Ave]
Questo comune non farà nulla...
RispondiEliminaBè io sono una giovanissima disoccupata il massimo che posso dare sarà u n euro. Però sono d'accordo con chi mi ha preceduto negli interventi: chi ci governa è stato eletto dai cittadini che hanno il diritto di essere tutelati. allora che il comune ci tuteli, sia per il diritto alla salute che per quello al lavoro. Altrimenti, se non ci tutelano nei diritti basilari, hanno fallito. E non ci vengano a dire che la colpa è della Polverini, perchè la Polverini l'hanno fatta eleggere proprio loro. Chiedo coraggio.
RispondiEliminaMarika 91
Il costo per il ricorso al TAR del Comune di Bracciano è stato di 13000 euro, più 5000 euro per gli altri 6-7 Comuni limitrofi.
RispondiEliminaQuesti e altri dati mi sono stati forniti molto gentilmente dal coordinatore del comitato pro ospedale di Bracciano. Il costo dipende dal numero degli abitanti e chiaramente dalla capacità di trattare. La risposta del TAR per Bracciano è prevista per il 20 aprile. Per avere un'idea della grande partecipazione di tutta la cittadinanza e di un'amministrazione, che volendo realmente tutelare il proprio ospedale, si è accollata tutte le spese legali, ved. il loro sito: http://www.comune.bracciano.rm.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/810
Ad Anagni invece si respira un'aria di rassegnazione. L'ospedale pian piano viene smobilitato, togliendo un infermiere oggi e uno domani, si rendono inefficienti i vari reparti e così è più facile giustificare la chiusura.
Se ci pensiamo 13000 euro non sono molti per un Comune che ogni mese ne spende anche di più per l'affitto di un deposito di ceramica adibito a scuola media.
Quindi, visto che un giorno dovremo dare spiegazioni ai nostri figli dei comportamenti di oggi, diamoci da fare.
Carlo Ribaudo
Aggiungerei una cosa. Sono anagnina e spesso partecipo al mercatino dell'antiquariato. L'organizzatrice ci ha detto che non si farà più perchè il comune di anagni non può pagarci la corrente.Stamattina passo in piazza con mio figlio e vedo che hanno montato una pista per macchine da scontro. I soldi per quella di corrente allora ce l'ha. Se rinunciasse a spendere i soldi per ste stronzate e li impiegasse ad esempio per il ricorso al TAR non sarebbe male. Se non sbaglio 13000 euro ci costò la pista di ghiaccio. Noi siamo disposti a rinunciare al mercatino se quei soldi vanno all'ospedale. Voi del comune siete disposti a rinunciare a dare i soldi ad aziende [...]? Sono esausta capite il mio sfogo e scusate la mia vuole essere una proposta e non provocazione.
RispondiEliminaAnna Maria
Sono d'accordo.
RispondiEliminaE' il solito modo che i destri hanno di dirci che, della città, non gliene frega proprio niente.
Pattinaggio prima. Macchine da scontro poi. E non dimenticate i serpenti quest'estate. Una politica culturale da brividi.
Tutte cose che non hanno attirato neanche un turista. Ed il Comune ha bruciato migliaia di euro rimettendoci alla stragrande.
E non dimenticate multe e strisce blu sparse per la città. Non è forse vero che Anagni è l'unico comune al mondo che non ci guadagna neppure un euro?
E che dire del cimitero? E' meraviglioso avere quello schifo e, in aggiunta, i costi più alti di tutta la Regione Lazio. Cosa son stati capaci di dirci? Vi abbiamo trovato una convenzione con una banca! Per un mutuo, capite? Se non potetre pagarvi neanche il camposanto! E ne sono pure orgogliosi!
Però. In compenso. Niente soldi per scuole. Niente soldi per ospedale. Niente soldi per ambiente. Niente soldi per lavoro.
Anagni è proprio un paese fiorito.
[Ave]
-Le spese per il ricorso contro la chiusura dell'ospedale di Guardiagrele sono state sostenute interamente dal gruppo consiliare dell'opposizione, senza il contributo del comune amministrato dal centrodestra. Il ricorso è stato accolto dalla Sezione V del Consiglio di Stato. Promotore dell'iniziativa è stato il consigliere comunale avvocato Simone Dal Pozzo, che ha curato il ricorso. Per maggiori dettagli vedi il suo sito: http://simonedalpozzo.blogspot.com/
RispondiEliminaDeve essere stato un gruppo consiliare di ricconi....svegliatevi, avete le idee confuse....otto consiglieri di cui non tutti occupati che pagano 20000 euro? Ma svegliatevi. Facciamo una raccolta fondi tra commercianti e imprenditori casomai. Certo se i soldi li tirasse fuori il comune invece di finanziare le piste delle macchinine......o di ghiaccio.
RispondiEliminaCarlo anche io circa 7 gg fa ho contattato l'avv dal pozzo e mi ha dato la sua disponibilità e mi diceva che le spese non sono cosi eccessive come pensavo!
RispondiEliminaps. x questo mercoledi ho un incontro con compagno della DAS e poi ti aggiorno! f.to egidio proietti