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Anagni. I cittadini si riprendono la polis. Insieme alle VitK

E' andata. Ed è andata bene. L'incontro di ieri organizzato dalle VitK presso il circolo ARCI è stato proprio quello che ci si era riproposti che fosse. Un confronto libero, orizzontale, senza oratori nè ascoltarori, perchè tutti son stati liberamente l'uno e l'altro. Una riflessione complessiva sullo stato di salute delle nostre scuole, e più in generale della scuola pubblica italiana. Le cui trasformazioni calate dall'alto modificano ed alterano anche i servizi che riguardano i nostri ragazzi.
Tutto molto semplice e lineare, come vedete, eppure. Eppure, oltre la piacevolezza e l'utilità dell'incontro, la giornata di ieri si è caricata anche di altri significati. Profondi. Simbolici. Nuovi. E sono questi che sarà bene mettere in evidenza davanti a tutta la città.
Tanto per cominciare, se permettete, io partirei proprio dall'inizio. Ossia da quel gruppo VitamineK che, in realtà, non esiste. O meglio. Non esisteva. Perchè le VitamineK finora erano state solamente un gruppo di FB. Una specie di ectoplasma virtuale capace di generare discussioni. Di sollecitare dibattiti ed interventi. Di azzardare utopie. Ma, di fatto, confinato nel mondo virtuale.

Il passaggio dal virtuale al reale è avvenuto attraverso piccoli passi. Prima abbiamo cominciato con le famosissime pizze. Momenti di ricreazione amichevole nei quali, comunque, la discussione ed il confronto non s'è mai placato. Anzi. Il potersi guardare negli occhi ha moltiplicato la disponibilità oratoria.

Poi, finalmente, siamo arrivati all'incontro ufficiale, ma informale, ed aperto a tutti. Io dico che, considerando il contesto socio culturale nel quale viviamo, un risultato del genere non è affatto da buttare via. Al contrario. Può rappresentare l'occasione per dimostrare, a tutta la città, che esistono cittadini che non vogliono continuare a rimanere in silenzio. Che sono disposti a sacrificare una piccola porzione del loro tempo a favore della città. Cioè di tutti.

Perchè il messaggio mandato ieri è stato proprio questo. Noialtri stiamo qui. Una domenica mattina di maggio. Non siamo andati al mare. Non siamo andati a spasso. Siamo stati qui a parlare di qualcosa che riguarda tutta la città. Non abbiamo complottato contro niente e nessuno. Non abbiamo ideato nessun progetto rivoluzionario. Non abbiamo scoperto nessun modo per fare tanti soldi senza il minimo sforzo.

Siamo stati nella sala ARCI a parlare di scuole. Quelle che hanno frequentato, che magari frequentano, che forse frequenteranno anche i vostri figli e nipoti. Siamo stati liberi cittadini che hanno iniziato a riappropriarsi della polis. Di quella cosa che ci riguarda tutti, e che si chiama Anagni.

Volete sapere quanti eravamo, ieri? Lo so che molti di voi stanno sempre con la calcolatrice in mano, incapaci di mettere sul bilancino uno straccio di idea, ma prontissimi a calcolare le tessere come i partecipanti, le schede nulle come i voti. Va bene. Non mi tiro mica indietro. Dopo aver partecipato a convention di grandi partiti, nonchè a consigli comunali, nei quali non si è raggiunta neppure la decina di presenti, capite bene che, tutto sommato, qualsiasi numero avessimo raggiunto poteva andare bene. Eppure, siamo arrivati a 30 (=trenta).

Tanti? Pochi? Fate pure. Non voglio certo fingere indifferenza. Magari fossimo stati 100. Duecento. Mille. Ma di sicuro, quando abbiamo iniziato a ragionare sulla città, nessuna vitK ha mai lavorato sulla quantità. Non ci servono adepti cammellati capaci di rispondere sempre SI per contratto. O per fede. Magari per ideologia. Noi abbiamo sempre puntato sulla qualità. Che identifichiamo con la disponibilità a lasciarsi coinvolgere. A non voltare gli occhi da un'altra parte. Possiamo (e vogliamo) parlare di tutto. Perchè tutto quello che riguarda questa città riguarda anche noi. Dunque noi cerchiamo persone capaci di non essere indifferenti. Non abbiamo e non avremo mai risposte preconfezionate. Perchè le soluzioni, invece, noi le vogliamo trovare insieme alla città.

Eccolo dunque il secondo punto. La qualità. Ebbene. Io considero un grandissimo risultato essere riusciti a coinvolgere, ieri mattina, non solo semplici cittadini. Persone banalissime come il sottoscritto. Sempre alle prese con qualche pasticcio quotidiano che non sa bene come risolvere. Ma anche persone che da molto tempo s'interessano ai bisogni ed alle esigenze di questa città.

All'incontro di ieri, infatti, hanno deciso di partecipare anche due segretari di partito. Un consigliere comunale ed addirittura uno provinciale. Un (quasi) candidato sindaco ed almeno tre noti attivisti di quell'associazionismo che tanto sta facendo per questa città. E mi sto limitando a coloro che son rimasti dall'inizio alla fine. Perchè, in effetti, si sono visti per un certo tempo anche altre note personalità politiche.

Ebbene. Anche queste presenze sono da considerarsi un successo. Il risultato di una (anche minima, mi sta bene) credibilità interlocutoria. Se persone tanto impegnate nei problemi della città scelgono di passare un po' di tempo con noialtri, forse è perchè siamo riusciti ad accreditarci, semplicemente ma concretamente, come persone con le quali può essere interessante dialogare. Tutto qui. Ma mi pare un qui denso di positività. Una specie di piccolo paese dei balocchi.

Ed a proposito di qui, l'ultimo punto notevole della mattinata di ieri, e chiedo scusa se vi pare poco, a me pare che sia proprio il luogo dell'incontro. Ossia quel circolo ARCI i cui responsabili hanno faticato le classiche sette, ma forse pure otto o nove, camicie per far sopravvivere. Un centro di cultura ed attività sociali in un paese che da tempo ha dimenticato completamente che cosa significhi parlarsi e fare qualcosa (di non banale nè superficiale) insieme.

Ebbene. Il circolo ARCI ha resistito. Ed ora si (ri)propone come spazio intelligente ed utile per la città. Aperto e dinamico. Pronto ad accogliere ma anche a rilanciare. Tutto questo mentre il Comune, invece, certifica ufficialmente la sua definitiva sconfitta sul piano culturale e sociale lanciando il tariffario dell'auditorium. Che sarà applicato, secondo sue valutazioni tabellari, a coloro che chiederanno di usufruire dell'unico spazio che la città offre per incontri, dibattiti e seminari pubblici.

Ecco. Il risveglio simbolico della città. Il segno che qualcosa si sta davvero muovendo, non solo dal punto di vista politico ma proprio da quello sociale e culturale, è rappresentato anche dal circolo ARCI che resiste e rilancia, che si apre e si propone. Mentre l'auditorium si chiude e si tariffa.

Per tutti questi motivi l'incontro di ieri è stato importante. Perchè, oltre alla discussione, al confronto, alle testimonianze raccolte ed alle proposte formulate (delle quali vi proporrò prossimamente un resoconto), ha saputo dare un segnale. Ha detto alla città intera che chi vuole reagire al degrado. Chi vuole recuperare il proprio senso civico. Chi desidera scuotersi dall'appiattimento. Chi vuole recuperare i valori fondamentali della propria libertà, e respingere invece i disvalori che hanno portato questo paese al punto più basso della sua millenaria storia, non sarà mai solo.

Un grazie di cuore a tutti coloro che ci son stati vicino. A quelli che sono intervenuti. A coloro che non ce l'hanno fatta ma che sappiamo condividono la nostra stessa passione. A coloro che hanno portato idee e ce le hanno messe a disposizione. Ed un grazie pieno di simpatia a Francesco. Il bambino che, educatamente, trascinato dalla mamma, s'è sorbito buono buono tutto l'incontro. E poi, nel momento di andar via, s'è fermato e s'è voltato. Ha agitato la manina ed ha fatto ciao.

Ecco. Con quella stessa manina, le VitamineK fanno ciao alla città. Alla prossima.

[Ave]

Commenti

  1. http://www.youtube.com/watch?v=DxtqpTL-KQo
    QUI C'E' IL SERVIZIO DI REPORT CHE RACCONTA COME DA UN CITTADINO QUALUNQUE MA CON TANTO CORAGGIO COME UN SEMPLICE POSTINO SI SIA ARRIVATI AD UNA AMMINISTRAZIONE ECCELLENTE!!! C'ERANO DEGLI INTERESSI PER FARE UNA DISCARICA... CI RACCONTA DA COME DA DUE PERSONE INIZIALI SIANO STATI COINVOLTI NON SOLO I CITTADINI MA ANCHE GLI ALTRI COMUNI AD UN PROGETTO DI PULIZIA E SMALTIMENTO DI RIFIUTI CHE HA PORTATO, NON SOLO AD UNA TERRA PULITA, MA ANCHE A NUOVI POSTI DI LAVORO... PER FINIRE SULLA BOLLETTA DEI CITTADINI CHE E' DIMEZZATA!!! ECCO, SPERO CHE ANCHE IL NOSTRO SIA UN INIZIO CHE PORTI AD UN LIETO FINE COME QUELLO AVVENUTO E TUTT'ORA PRESENTE IN QUESTA STORIA... INTANTO UN GRAZIE DA FRANCESCO CHE MI DICE DI ESSERE STATO BENISSIMO!!!!

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  2. E mooo trenta...!!! tolti i diretti interessati, Merlok Rosso, segretari, amministratori e parenti. 2 più 2 fa quattro..

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  3. Ahahah. Ecco, vedete? Son arrivate le calcolatrici. Però, magari, ogni tanto cambiatele le batterie, che magari si possono inceppare pure quelle.

    Allora. Il numero di 30 è stato contato dal sottoscritto. E senza neppure l'uso della calcolatrice.

    I diretti interessati, proprio per il senso dell'incontro, erano e sono tutti i cittadini di Anagni. Ma già. Questo dev'essere uno di quelli che le scuole chissenefrega. In pratica la stessa risposta che danno a proposito dell'ospedale.

    Però, eddai diccelo, scommetto che ami tanto tanto tanto la tua città, nevvero?

    [Ave]

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  4. Questi pecori Dolly che si permettono di commentare pensano solo ai voti....peccato non si rendano conto che li stanno perdendo....anzi...forse è anche meglio...

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  5. Ecco sono uno dei diretti interessati e sono un cittadino qualunque, un padre di famiglia che è iteressato al futuro del proprio figlio e che si vergognerebbe se un domani il suo piccolo alla domanda( ...Papà perchè questo paese è cosi triste e morto?Perchè devo andare lontano via da voi e dalla mia terra per provare ad avere un futuro, Papà ma voi cosa facevate mentre tutto andava a rotoli?) ecco vorrei non sentire mai mio figlio farmi questa domanda e se mai me la farà vorrei rispondergli, io ci ho provato.
    Il punto è tutto qua, noi VitamineK siamo tutti voi, siamo l'idea di cambiamento e di novità e per novità intendo una vera e propria rivoluzione culturale, noi abbiamo fiducia nelle persone di questo paese sappiamo che tutti soffrono l'assenza di una persona con cui condividere le propire problematiche, c'è il bisogno di avere qualcuno che ti dia un amano che ti consigli su tematiche sociali ed amministrative, c'è il bisogno di un isola che non c'è dove tutti sono allo stesso piano dove tutti sono liberi di dire la propria opinione in libertà e dove le idee sono un arrichimento culturale e non una minaccia.Vedete l'unione di persone fà paura e fà ancora più terrore se queste peersone condividono delle idee forti e radicate nella loro cultura civica e sociale.
    La mattinata di ieri è stata fantastica perchè chi è venuto ssapeva che sarebbe stato libero di dire quello che voleva senza qualcuno pronto a contrabattere o offendere, tutti erano liberi dalla propria carica politica o amministrativa e per un paio d'ore si sono sentiti tutti cittadini parte della stessa terra e questo è stato fenomenale e fondamentale.Voi calcolatori pseudo politici non sapete proprio di cosa parlo non siete abituati alla libertà di pensiero e di condivisione e non concepite l'attivismo civico senza nessuno scopo personale voi pensate che dietro ad ogni cosa ci siano interessi e qui vi sbagliate.
    Noi abbiamo le idee chiare sulla scuola, sulla sanità, sull'energia alternativa, sulla politica sociale, culturale e civica di questo paese, sappiamo dove andare e non ci interessa dove arriveremo ma ci interessa andare lontano sempre più uniti e forti delle nostre idee, libere e democratiche.
    Noi non siamo l'antipolitica o il male dei partiti ms siamo semplicemente un'idea e come tale siamo devastanti e nulla potrà fermare le nostre civiche e culturali intenzioni e magari chissà potremo anche fare un a seria e costruttiva politica per questo paese ma sempre con tutti coloro che vorranno partecipare in modo libero e costruttivo e senza cattedre o verità.
    Noi siamo le VaitamineK e nulla potrà cambiare questa realtà di pensiero perchè il pensiero e le idee sono libere.
    N.Lauretti

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  6. Io ho partecipato come cittadina... sono stata benissimo perchè per la prima volta mi sono confrontata e ho ascoltato persone che, come me, non sono venute li per scelte politiche ma per rivendicare dei diritti che per legge ci spettano, tra i primi quello allo studio... caro anonimo... tu invece continua ad abbassare la testa e a farti bastonare la schiena... lascia il tuo cervello a limitarsi a quel che gli altri ti dicono di fare... non aprirlo.. non informarlo...mi raccomando... resta quel che sei... solo così chi ha un'apertura mentale ma con un po di confusione riesce a distinguere i diritti dall'esempio di servilismo che porti... e solo così riesco a dare un senso a persone come te... Come noi ci siamo riuniti per la scuola al circolo ARCI anche altri CITTADINI di altre zone di Anagni protestano per avere determinati diritti...basta comprarti CIOCIARIA OGGI.... questa mattina lo leggevo tra il rammarico (pensando a coloro che la 'ragionano' come te), e con gioia per la pretesa di diritti che hanno avanzato gli abitanti della zona Osteria della Fontana (che la pensano come noi)!!!... Per quanto mi riguarda sono 20 gg. oramai che ho il secchione dell'immondizia STRApieno... io pago la tassa comunale annua e so di avere il diritto ad un servizio... tu continua a ringraziare SE i tuoi diritti li scambiano come favori che ti fanno e fatti fare quello che vuoi, ma non permetterti di smentire o di giudicare chi ha il coraggio di dire NO alle ingiustizie... a te ripeto come ho fatto con altre persone in altri commenti SVEGLIATI!!!!!

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  7. professò ma che ci stivi a fa' la scola a ssi 4 scolaretti de sinistra?

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  8. Ahahah.

    Comunque. Non solo non c'è stata nessuna lezione perchè è stato un incontro libero, e non un convegno.

    Ma, tanto per dire, da questi "scolaretti" avrei tanto da imparare in quanto a lavorare per la città. Infatti tutte le volte ch'è possibile farlo mi piace lavorare CON loro.

    [Ave]

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  9. caro anonimo del 17.5 ore 14.02... ma davvero pensi che chi era li è una presenza senza cervello come coloro che fanno commenti come i tuoi??? mi dispiace informarti che, prima di conoscere il professore di persona (cioè domenica mattina) io già in passato gli avevo reso noto via internet il disagio scolastico che vivevo nella scuola di mio figlio... in questa occasione ho saputo di altri disagi vissuti da altri concittadini e di come i nostri soldi in merito vengano mal amministrati... recando conseguenti danni alla città. Forse chi ha bisogno di un po' di scuola sei proprio tu!!! e comunque meglio scolaretta che pecorella...

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  10. Non è la fame ma l'ignoranza che uccide.
    Poveri servi del potere.
    Nik

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