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Elezioni. La breccia di Porta Ticinese

Ho fatto un po' tardi, stanotte. Perchè ho voluto sbronzarmi un po'. Per chi si appassiona delle vicende politiche, infatti, le elezioni valgono come una finale di coppa del mondo per lo sportivo incallito.
Devo ancora riprendermi, lo confesso. Però, ragazzi. Vedere le facce degli sfascioleghisti trasognate e come sperse. Pallide. Coi capelli sconvolti. Incapaci di spiegare come sia stato possibile tracollare in un modo tanto precipitoso, mi ha ripagato di tutto il sonno perso.
Perchè non è ancora accaduto nulla. Eppure è successo tutto. Colui che ha bombardato indegnamente il paese identificando la madre di tutte le battaglie nella (ri)conquista del comune di Milano, esce dal primo turno con un risultato umiliante.
Infatti a Milano tracolla il PdL, il famoso partito dell'amore, sotterrato probabilmente proprio da chi ha saputo mostrare solo la bava feroce dell'impunito che digrigna i denti per sfuggire alla giustizia.
Ed, insieme a lui, tracolla anche quella LegaNord che, dalle ultimissime regionali, perde qualcosa come cinque punti percentuali. Il segno più evidente che, al netto del razzismo e dell'egofederalismo, gli amministratori leghisti sono degnissimi compari dei berlusconisti. Ossia ampiamente insufficienti.
Vincere il primo turno non significa vincere le elezioni, quest'è certo. E sarà bene ritappare lo spumante per almeno altri 15 giorni. Ma da Milano, ha ragione Bersani, sta risoffiando un nuovo vento. Che parla di una nuova volontà di riscatto. Un vento che soffia sul fuoco di quella rivoluzione culturale e sociale che potrebbe liberarci dal regime una volta per tutte. Un vento che potrebbe trasformarsi in uragano capace di spazzare via, per sempre, tutto il peggio ed il marcio che il ventennio berlusconista ha saputo portare alla ribalta.

Perchè la città di Milano non è, appunto, solo una città. E' LA città. E' il santino che Berlusconi si porta in tasca in giro per il mondo. Berlusconi vuole essere identificato con Milano. Lascia intendere che Milano è roba sua. Che gli appartiene per diritto feudale. Per questo non ha saputo controllarsi. Di fronte all'occasione della vita, spazzare definitivamente la giustizia e la costituzione che intralciano i suoi sogni d'eternità, s'è buttato a capofitto nella contesa amministrativa.

Ha voluto caricarla di aspettative quasi messianiche. Lui ha parlato di madre di tutte le battaglie. Lui ha parlato di referendum pro o contro l'operato governativo. Sempre lui ha indirizzato la comica Moratti verso l'esibizione di muscoli che non ha. Di unghie che, al massimo, potrebbero essere colorate, ma certo non graffianti.

Ancora lui ha assicurato, scommesso, giurato che Milano sarebbe stata ripresa subito. Al primo turno. Morale della favola. Adesso. Adesso. Adesso. I destri di regime si presentano in tv col sorriso tirato di chi non ci ha capito niente. E vengono a dire che, certo, il ballottaggio era quasi un passaggio obbligato. Che non se ne poteva proprio fare a meno. Che tutti loro non vedevano l'ora di andare al ballottaggio.

Che pena. Che umiliazione. Il vento nuovo che comincia a soffiare dal nord è qualcosa di più e di diverso dalla semplice bocciatura di un sindaco evidentemente non all'altezza della situazione. Perchè anche la LegaNord esce ridimensionata. Contrariamente a quanto accaduto in altre circostanze, infatti, il tracollo PdL non è compensato dall'espansione leghista. La cui credibilità istituzionale è stata rappresentata in modo sidereo dalla imbarazzante conferenza stampa di Castelli/Calderoli, ieri sera, a commento del voto che andava maturando. Mancava solo un bel boccalone di birra ed uno di quei wursteloni con crauti che colano olio fritto. Senza dimenticare, naturalmente, l'immancabile polenta.

Voleva il referendum Berlusconi? Bene. L'ha avuto. E questo è il risultato. Peggiore di quanto si possa immaginare. Perchè in un contesto verticistico e militarizzato com'è quello delle destre italiane, il tracollo del capo tira giù tutta la baracca. In quindici giorni molte cose potrebbero cambiare, è vero. Anche perchè la potenza economica e mediatica del duce ricomincerà a fare danni al paese, come al solito. Ma il messaggio è stato chiarissimo. Qualunque sarà il risultato finale di Milano, Pisapia ha saputo aprire una breccia. Nel cuore stesso del sistema di potere sfascioleghista.

Una breccia che sta già cominciando a fare danni. Intorno alla mezzanotte la tragicomica Moratti s'è presentata (finalmente) in sala stampa. Imbarazzatissima come non mai. A reclamare l'esigenza dell'avvio di «una fase politica nuova per il centrodestra». Poverina. M'ha fatto davvero pena. Ha mai avuto una fase politica Berlusconi? Anzi. Ha mai avuto una politica? Ha mai perseguito un reale progetto civile, sociale, culturale il Signore del BungaBunga? Voglio dire, un progetto che potesse riguardare anche noi cittadini italiani? Insomma. Oltre la difesa dei suoi interessi personali. Delle sue aziende. Dei suoi soldi. Delle sue femmine. L'imputato Berlusconi ha mai fatto qualcosa come un vero presidente del consiglio?

Solo ora la povera Moratti si accorge che occorre una fase politica nuova? Sbaglia ancora. Perchè il nuovo dovrebbe sostituire il vecchio. Ma finora nessuna fase politica è mai venuta dell'Unto. Navigare a vista, modellandosi sugl'interessi giuridico-economici del momento. Questo è stato l'unico passatempo che ha tenuto impegnato il berlusca. La tragedia della siura Letizia è che sembra essersene resa conto solo ora. Ora ch'è stata umiliata di fronte al paese. E di fronte alla sua città.

Ma un'altra cosa m'ha fatto tanta impressione ieri. L'ossessione paranoica con la quale tutti gli sfascioleghisti hanno evocato il voto dei moderati. La classe moderata. Un partito moderato. I voti dei moderati. E chi dovrebbe rappresentare il modello, il prototipo di questa moderazione? Niente poco di meno che Silvio Berlusconi.

Ossia, detto in altre parole. La creatura plurimputata. Che gioca al bungabunga. Che racconta barzellette sporche e razziste. Che fa bubu settete alla regina Elisabetta. Che mostra le corna nelle foto internazionali ufficiali. Che s'è fatto leggi apposite per non essere condannato. Che accusa i magistrati di essere un cancro per la democrazia. Che sente come un vincolo anacronistico tutte le leggi democratiche e la Costituzione stessa. Che ha trasformato il corpo della donna nel ricettacolo della monnezza televisiva e culturale di questo paese. Questa sarebbe la creatura moderata? Questo il campione dei moderati? Questo il fervente cattolico padre e marito timorato di Dio? Questo il baluardo contro gli estremisti come Prodi, Veltroni, Pisapia?

Povera Moratti. Quando s'è messa a rivendicare la propria storia di moderata contro l'anomalia Pisapia, s'è resa conto, anche solo per un attimo, di aver condiviso la propria moderazione con quello stesso Berlusconi che si autoincensa capo dei moderati italiani? Non c'è niente da fare. Quando fai un patto col diavolo, prima o poi arriva sempre il momento in cui quello ti chiede il conto. E glielo devi pagare fino in fondo. Un conto che non è mai moderato.

Ecco, dunque. L'anomalia Pisapia ha aperto una breccia. Ha infranto un muro. E da quel varco passano le speranze di un'altra Italia. Un altro mondo. Un futuro diverso. Pisapia ed il 48% dei milanesi sono andati avanti. Sono l'avanguardia.

Ma i bersaglieri siamo noi. Che in quella breccia ci dobbiamo infilare. Senza paura. Alla (ri)conquista di una piena democrazia. Senza duci. Senza unti. Senza bungabunga.

Finalmente protagonisti di un'altra storia. La nostra. 

[Ave]

Commenti

  1. A Milano Pisapia e a Napoli De Magistris senza se e senza ma!!!

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  2. Il Pd ad Alatri 10%, a Cassino 4%, a Sora 2%
    ma non sarà proprio il Pd il problema della Sinistra...

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  3. Ieri, mio malgrado, ho avuto modo di vedere Teleuniverso, in una trasmissione in cui erano presenti i dirigenti provinciali del Pdl, tra cui l'onorevolissimo Franco Fiorito.
    E'stata la prima volta che ho seguito un Tg locale e, credo, sarà anche l'ultima.
    Ho scoperto quanto sia basso il livello politico di queste persone, ed il conseguente motivo per cui Fiorito faccia il bello ed il cattivo tempo nella nostra Provincia.
    Ma è possibile che debbano essere costoro a rappresentarci a quei livelli?
    Di meglio non c'è proprio niente in giro?
    Un'alternativa deve esserci per forza, la politica non può restare ad un livello così basso.

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  4. @anonimo delle 14.01, ma non sarà che il Partito Delle Lasagne vince perchè a sinistra ce stanno i s*****i come te ??????

    Il 12 e 13 giugno andate tutti a votare i referendum invece de dì str***ate!!!

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  5. Vi ricordate cosa succede ai ballottaggi?
    a Roma era in testa Rutelli, poi i sinistri votarono Alemanno!!!

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  6. I sinistri votarono Alemanno? Le solite mistificazioni dei piddini sulla sinistra! I partiti di sinistra non votano i fascisti, si vince o si perde per meriti o demeriti. Cercare capri espiatori fantasiosi è da vigliacchi.
    Mauro

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  7. Eilààà prof. non ti smentisci mai.. tiri lo schiaffo e nascondi la mano.. Grande !!!! ancora non leggo nessun autorevole tuo commento ai post... ricorda, ride bene chi ride ultimo.. cia cia eheheh ehehhe ehhehe

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  8. Eilààà pirlon neanche tu ti smentisci mai... apri la bocca e scolleghi il cervello... Grande !!! Eccotelo subito un bel commento al post... hai ragione, ride bene chi ride ultimo. Staremo a vedè. 15 giorni passano in fretta.

    [Ave]

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  9. Qui quo qua stai sempre a parlà, ma i fatti?

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  10. caro Eilààà del 19.5 ore 17.20... non accadrà ma anche se fosse che vince chi tu dici... fatti i conti di quanti ne ha persi di voti... giusto i sottoculturati (potresti anche avere una laurea... ma non è quella che fa la cultura... ma l'umiltà e l'apertura mentale... parole dal vago significato per te) come te continuano farsi convincere da chiacchiere inutili, si perchè se avevi un minimo di cervello ragionante autonomamente, avresti capito da solo ciò che molti, a cominciare dalla sua Milano hanno capito (sbagliare si può...l'importante sta nel rendersi conto di averlo fatto e cercare di rimediare)... grazie a quelli come te, che ancora lo stanno a sentire sparar cavolate e crederci (se vi dicesse che vosano gli asini voi alzereste subito gli occhi...figuratevi come state!!!), lui fa cio' che vuole, chiacchiere inutili in TV e sempre per quelli come te, se dovessero vincere ci si rimetterà a livello di scuola, sanità ecc... preferisco stare dalla minor parte (che sta CRESCENDO)... quella che non si fa infilare il dito nel .... e comunque vincono o perdono chi continuerà ad avere SERI PROBLEMI SEI TU E QUELLI VUOTI COME TE!!!! MI QUASI DISPIACE... PER VOI...MI SUSCITATE PENA...

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  11. @massimiliano!!!! de fatti ce ne stanno tanti in giro, anche se non fumano .............

    Il 12 e il 13 giugno andate a votare !!!!!

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  12. caro prof. Meazza, stavolta non posso essere d'accordo con te, per scollegare un cervello bisogna prima avercelo.....un cervello.

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