Tra veneti e leghisti, come dire? Meglio non mettere il dito. In diretta dal Messaggero una storia surreale. Quello che vedete sarebbe un manifesto politico. Luogo d'origine: Treviso. Le superpoppe come simbolo di floridezza, di ricchezza, di salute. Che riguarderebbero solo il Veneto inteso come stato. Cioè indipendente. L'anoressica sarebbe invece il simbolo del Veneto ancora in Italia, con tanto di simbolo padano, come vedete, sulla spalla. Un Veneto regione. Quindi non ancora indipendente.
Questo manifesto non si sa bene chi l'abbia pensato. Fatto. Pagato. Attaccato. Si tratta di una battaglia tutta interna alle forze ultra sfascistoidi della regione Veneto. Insomma. Fanno a gara a chi la spara più grossa. Prima era il federalismo. Adesso è l'indipendenza vera e propria. Magari con barriere doganali e tante, piccole capitali quante sono le vacche che pascolano nel gran mar dell'erba padana.
Naturalmente, nel mentre che decidono di chi sia la responsabilità del manifesto in questione, litigano che è un piacere. Anzi di più. Si odiano proprio. Veneti contro veneti. Veneti-stato contro veneti-leghisti. La riprova più evidente del fatto che, a forza di andare appresso all'indipendenza. Alla separazione. Al facciamo per conto nostro. Alla divisione. Si rischia col finire per separarsi da tutto e tutti. Perchè elementi di estraneità potrebbero trovarsi persino col proprio famigliare. Figuriamoci con quello che abita nella palazzina accanto.
E' proprio la cultura egoleghista che crea mostruosità. Ed è triste che non se ne rendano conto. Se volete sentire le cose peggiori su di un veneto, uno qualsiasi, non dovete mica andare a Napoli. O, chessò, a Roma. Dovete andare proprio in Veneto. Nessuno, tanto per dire, parla tanto male dei vicentini quanto i veronesi. E non troverete nessuno che, più e meglio dei vicentini, vi svelerà tutte le mostruose attitudini dei veronesi.
Com'è che si diceva? Parenti serpenti? Ecco. Nella galassia sfascioleghista son rimasti solo i serpenti. Di parente, ormai, non n'è rimasto neanche uno.
[Ave]
Questo manifesto non si sa bene chi l'abbia pensato. Fatto. Pagato. Attaccato. Si tratta di una battaglia tutta interna alle forze ultra sfascistoidi della regione Veneto. Insomma. Fanno a gara a chi la spara più grossa. Prima era il federalismo. Adesso è l'indipendenza vera e propria. Magari con barriere doganali e tante, piccole capitali quante sono le vacche che pascolano nel gran mar dell'erba padana.
Naturalmente, nel mentre che decidono di chi sia la responsabilità del manifesto in questione, litigano che è un piacere. Anzi di più. Si odiano proprio. Veneti contro veneti. Veneti-stato contro veneti-leghisti. La riprova più evidente del fatto che, a forza di andare appresso all'indipendenza. Alla separazione. Al facciamo per conto nostro. Alla divisione. Si rischia col finire per separarsi da tutto e tutti. Perchè elementi di estraneità potrebbero trovarsi persino col proprio famigliare. Figuriamoci con quello che abita nella palazzina accanto.
E' proprio la cultura egoleghista che crea mostruosità. Ed è triste che non se ne rendano conto. Se volete sentire le cose peggiori su di un veneto, uno qualsiasi, non dovete mica andare a Napoli. O, chessò, a Roma. Dovete andare proprio in Veneto. Nessuno, tanto per dire, parla tanto male dei vicentini quanto i veronesi. E non troverete nessuno che, più e meglio dei vicentini, vi svelerà tutte le mostruose attitudini dei veronesi.
Com'è che si diceva? Parenti serpenti? Ecco. Nella galassia sfascioleghista son rimasti solo i serpenti. Di parente, ormai, non n'è rimasto neanche uno.
[Ave]
premettendo che amo il veneto ,io se fossi loro mi darei una revolverata ad una tempia finalmente togliendo questi esseri abominevoli dalla faccia della terra
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