“Per impedire la chiusura dell’Ospedale è necessario unire le forze”
“Non ho intenzione di fare polemiche, vorrei solo chiarire dei punti sul piano sanitario regionale e cercare di stabilire quale strada percorrere per salvare l’ospedale di questa città”. Ha esordito così il Consigliere Regionale del Partito Democratico, Francesco Scalia, nel suo intervento al consiglio comunale aperto di Anagni, richiesto dalla minoranza al fine di poter offrire ai cittadini la possibilità di aprire un confronto diretto con l’amministrazione sul futuro del nosocomio locale che, stando al piano del commissario regionale ad acta, Renata Polverini, perderà tutti i posti letto per le degenze dal prossimo 11 ottobre.
“ Il piano approvato dalla Polverini – ha continuato Scalia - annulla uno già esistente . Nel 2009, infatti, ci siamo battuti per avere un piano di riordino della rete ospedaliera in linea con il Patto per la Salute e con più posti letto alle Province. Oggi, dopo le modifiche apportate dalla governatrice del Lazio, il nostro piano sanitario prevede esattamente il contrario: trascura le peculiarità e le reali esigenze del nostro territorio, aumentando i posti letto a Roma e operando continui tagli alle strutture sanitarie delle province. Tagli che portano Frosinone al due per mille, quindi, ampliamente al di sotto del parametro fissato dal Patto per la Salute, e all’ultimo posto in tutto il Lazio nel rapporto tra posti letto per acuzie e numero di abitanti. La Polverini, non considerando la realtà provinciale, ha messo la nostra provincia in una situazione difficile che peggiorerà quando il Piano sarà interamente operativo. Sul piano di rientro poi, vorrei precisare che i risultati ottenuti dal risanamento, che la stessa Polverini riconosce, sono in realtà merito del precedente piano, di centrosinistra, e che gli effetti dell’attuale piano, che tra l’altro non incide sui veri nodi del disavanzo, si vedranno solo nel 2012. “Se alcuni nostri consiglieri non si fossero adagiati su un piano scellerato, forse non ci troveremmo in questa situazione ma oggi – ha concluso Scalia –i margini per poter impedire che la nostra provincia venga ulteriormente penalizzata ci sono ancora, si devono solo unire tutte le forze politiche di questo territorio, esattamente come hanno fatto i comitati cittadini nati spontaneamente, per difendere il diritto alla salute”.
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