Anagni. Il PD denuncia il bilancio fuffa

Avevo provato a sollecitare, da parte delle opposizioni, un documento chiarificatore a proposito dell'ultimo consiglio comunale dedicato al bilancio. Per spiegare, con parole semplici a vantaggio di tutti noi cittadini, i reali contenuti del documento appena approvato. E' dunque con molto piacere che vi giro il comunicato stampa del PD cittadino, nel quale è spiegato molto chiaramente quali sono tutte le preoccupanti cose che in esso non vanno. Il testo è quello originale. La schematizzazione, per favorire la fruibilità, è del sottoscritto. [Ave]

Il bilancio di previsione 2011 è un bilancio bugia dal momento che, dietro le voci iscritte nel documento,  si rivela la cattiva gestione amministrativa della destra di Anagni e del sindaco Carlo Noto che, attraverso una attività poco oculata, rischia di far ricadere sulle amministrazioni successive e sui cittadini gravi conseguenze finanziarie.

L’amministrazione comunale ed il sindaco Noto hanno fatto del bilancio 2011 un lavoro di grande finanza pubblica, attraverso dichiarazioni e comunicati stampa. Niente di più falso, dal momento che il bilancio 2011 rappresenta un tipico esempio di finanza “creativa” che il sindaco Noto ed i suoi assessori sanno ben praticare. Esso infatti presenta degli aspetti che sono rivelatori di grandi difficoltà amministrative.

[1] Anzitutto il tema delle vendite: nel bilancio di previsione l’amministrazione prevede di incassare circa 4 milioni di euro da vendita di proprietà comunali. Ciò è sintomatico di difficoltà di fare cassa da parte del Comune con altri strumenti.

[2] Inoltre le vendite previste sono presunte dal momento che non è detto che queste vadano a buon fine.

[3] Lo scandalo più grande è costituito dal fatto che, oltre a beni comunali di precedenti esercizi, è posta in vendita parte dell’ex polveriera appena acquistata dal Comune di Anagni. La zona in questione è quella dell’ex villaggio Stama.

[4] Il sindaco Noto, in un’apoteosi della sua amministrazione priva di fondamento ma frutto di semplice demagogia e di vena creativa da un punto di vista finanziario, ha lodato il fatto che la spesa pubblica e l’indebitamento del comune sono stati ridotti. Niente di più falso: con la gestione del centrodestra, la spesa pubblica è aumentata vertiginosamente e l’indebitamento è costante.

[5] Il sindaco ha poi fatto notare che le tasse non sono state aumentate. E’ vero, ma il motivo risiede nel fatto che non è stato possibile aumentarle dal momento che le aliquote comunali sono già al massimo consentito dalla legge e tali aliquote sono state fissate dalle precedenti amministrazioni, di cui il sindaco Noto era esponente di spicco. L’Irpef è allo 0,8 per mille, massimo consentito dalla legge e la Tarsu ha subito un aumento.

[6] La raccolta differenziata porta a porta, dovrebbe portare benefici agli utenti, dal momento che grazie al ricavato della vendita dei rifiuti come carta, vetro e plastica l’ente locale dovrebbe avere un introito sufficiente per diminuire la tariffa a carico dell’utenza. Ciò non è nel Bilancio di previsione 2011. La realtà è che l’aumento è determinato dal fatto che la proprietà dei rifiuti che vengono raccolti non è del Comune di Anagni ma della De Vizia che, quindi, vendendo a settimana 170 quintali di carta ed altrettante di plastica e vetro, riceve un introito che finisce nelle sue casse.

[7] Altri aspetti oscuri del bilancio sono il fatto che l’Irap comunale aumenta nonostante l’amministrazione comunale sostenga di aver diminuito le spese. Forse sono state aumentate le consulenze?

Il fatto è che il sindaco Noto sta dimostrando ancora una volta di non saper gestire la cosa pubblica a beneficio di tutti, arrecando gravi conseguenze al futuro della città e rischiando di esporre le prossime amministrazioni a prospettive poco rosee. Ciò è semplicemente scandaloso e la cattiva gestione la testimonia anche l’ultima vicenda del concorso per l’assunzione di quattro vigili urbani sospesa per mancanza di copertura finanziaria. E la virtuosità economica sbandierata dal sindaco dov’è? Con questa vicenda il sindaco oltre che illudere 70 giovani in cerca di lavoro ha anche dimostrato di essere un paradosso vivente.

PD Anagni