Ve ne siete accorti? No, insomma, voglio dire. Vi piace la vostra città quando cala il sole? Vi piace strusciarvi in passeggiata tra una rissa e l'altra? Districarvi tra cocci di bottiglia branditi come spade. E vedere sedie che volano? Vi piace? Non era forse anche questo il motivo per il quale avevate votato queste destre? Il mito della sicurezza. Della repressione. Della Polizia che smanganella. Delle ronde che, con passo cadenzato, portano ordine e civiltà ovunque. Invece vi ritrovate coi figlioli coinvolti senza volere in zuffe pericolose. Grida, spintoni, fuggi fuggi. E poi i lampeggianti. I Carabinieri che ne prendono uno. Un altro che viene portato velocemente all'ospedale. Era questo che v'era stato promesso, giusto? Tutti i vostri desideri son stati realizzati. In mezzo a tutto questo, voi ci riuscite a riconoscerla, la vostra città?
E questi giovani che vi passano accanto? Li avete guardati bene? Li riconoscete? Sempre incazzati. Sbuffati. Impazienti. Maleducati. Pompati da vestiti che non potrebbero comprare. Nascosti dietro telefonini orologi collane bracciali anelli tacchi a spillo minigonne e muscoli che non potrebbero avere. Tutti sempre concentrati su un cocktail, una risata, una mossa studiata davanti lo specchio. Tutto fa brodo, come si diceva una volta. Tutto può essere utile a mascherare il vuoto gigantesco. Il nulla di paese. Lo spettro delirante di una ripetitività ossessiva. Questi giovani che stanno attaccati a questo niente come ad una droga, convinti che al di là non possa che esserci l'annientamento definitivo, voi li riconoscete? Sono i vostri figli? I vostri amici? I nipoti che avreste sempre voluto avere?
Naa. Essi sono le vittime. Le prime. Il risultato del baratro culturale e civile nel quale la scomparsa della coscienza ha trascinato l'intera città. Sono proprio questi giovani, che per età e per empatia istintiva hanno un rapporto privilegiato con la vita. Con le idee. Coi progetti per il futuro. Col domani. Sono proprio costoro i primi ad avvertire tutta l'insopportabile mostruosità di un paese che non produce assolutamente nulla.
Nulla per la loro voglia di vivere. Nulla per la loro voglia di divertirsi. Nulla per il loro desiderio di esprimersi. Di cimentarsi. Di confrontarsi. Di fare. In altri tempi si parlava di brodo di coltura. Ecco. In questo brodo schifoso ed insapore che è diventato Anagni per i giovani, può succedere che il caldo infervori menti tenute troppo immobili. Scaldi un'immaginazione umiliata da troppo niente. E allora magari è sufficiente uno sguardo storto. Una parola soffiata. Uno struscio troppo strusciato. Che i tavolini volano e bisogna chiamare il 112.
Le VitamineK hanno sempre detto una cosa, fin dall'inizio. Che l'unica vera rivoluzione capace di cambiare davvero le cose non può che essere culturale. Civica. Sociale. Occorre cambiare le menti per cambiare il mondo. Non esiste altra strada. Ci può essere spazio per tutto, senza bisogno di oltraggiare sempre e comunque l'intelligenza. La creatività. Le competenze. La voglia di fare e capire ch'è propria dell'essere umano in quanto tale, ma specifica risorsa giovanile.
E' evidente che i giovani debbono fare la loro parte. Devono darsi da fare, come si dice. Costruire il loro percorso di crescita. Di realizzazione. Oserei quasi dire di felicità. Ma è evidente che non è possibile dir loro sempre di no. Non offrire mai a questi giovani una sponda. Chiudere sempre tutte le porte alla loro creatività. Non si possono castrare le loro menti ed il loro coraggio in questo modo ossessivo e petulante. Perchè altrimenti, e lo vediamo tutti quanti tutte le sere, su in passeggiata, quello che ci rimane è una gioventù lobotomizzata che, per guarire, non ha che una medicina. Scappare il più lontano possibile da questa città di zombi.
E' questo che vogliamo? E' questo che migliorerà la qualità della vita di questa maledetta città? Vogliamo una città di vecchi? Notate: DI vecchi. E non PER vecchi? E' per questo che avete votato le destre? Per ritrovarvi ad innaffiare il vostro cortiletto, in un silenzio surreale rotto solo dalle bottiglie spaccate e dalle urla assatanate di chi sta sfogando rabbia repressa per tutto il vuoto nel quale si sente soffocare?
Ebbene. Di fronte a tutto questo Viviana Cacciatori, giovane segretaria cittadina di SEL, qualche giorno fa ha espresso un punto di vista. Ha ragionato. Ha argomentato. Ha persino fatto alcune proposte concrete. Che potete leggere qui. E' un'ottima e coraggiosa base di partenza. E' uno spunto sul quale si dovrebbe riflettere. E dovrebbero farlo, per primi, coloro che per mandato popolare hanno la responsabilità di tutta questa violenza. E di tutto questo vuoto.
Il delegato Fenicchia Alessio una risposta l'ha data. E la potete leggere qui. Il signor Fenicchia, tra i tanti, m'era talvolta sembrato una persona con la quale fosse almeno possibile parlare. Discutere. Anche da punti di vista diversi. Certi spunti, certi accenni sembravano lasciare delle porte aperte ad una valutazione più serena. Più meditata e meno partitocratica. Ma la risposta che stavolta il Fenicchia ha dato a Viviana m'ha lasciato realmente di stucco. Alla Cacciatori che ha avuto il coraggio di affrontare un problema serissimo a viso aperto, con la forza della ragione ed in modo assai più moderato di quanto il suo ruolo politico farebbe ipotizzare, il delegato ha saputo contrapporre solo l'arroganza della retorica. Si è guardato bene dall'entrare nel merito della questione. Non ha sfiorato neppure le argomentazioni ragionate da Viviana. Ha letteralmente buttato tutto nel cesso. Usando addirittura la parola strumentalizzazione, ch'è il marchio indelebile che usano tutti i politici che non sanno trovare alcuna risposta ai ragionamenti degli altri.
Che peccato. E che tragedia. Perchè le parole di Fenicchia non serviranno a rendere questa città più sicura. Neanche un po'. E sopratutto non riusciranno a colmare neanche un po' tutto quel vuoto nel quale la violenza insensata di questa estate è pericolosamente deflagrata. Dunque, cosa potremo mai farcene? Cercava idee e proposte, la Viviana. Ha trovato un muro senza occhi e senza orecchie. In fondo, a ben pensarci, una forma di violenza anch'esso.
Infine, ieri, nel dibattito aperto dalla Cacciatori e subito trasformatosi in polemica perchè i destri non sanno e non vogliono discutere con la città, è intervenuto Roberto Cicconi. Qui potete leggere anche il suo intervento. Il consigliere di SEL reagisce all'attacco scriteriato a Viviana, com'è ovvio. Ed è un peccato. Perchè, al di là di tutto, sarebbe stato molto più interessante ascoltarlo sul problema. Sentirlo entrare nel merito della questione, più che sul pasticcio politico. Ma non è colpa sua. Quando ti tirano pei capelli, effettivamente non è proprio facile mantenersi pacifici e sereni come un lord inglese.
Viviana e Roberto sono, in una certa misura, giovani. E non hanno fatto neppure in tempo ad aprire bocca che hanno provato a zittirli. E nel modo peggiore. Aggrappandosi a tiritere che nulla hanno a che fare coi ragionamenti che hanno tentato di svolgere. Ecco. Questo teatrino illustra in modo perfetto la realtà dei nostri giovani. Con le ali tarpate. Prima ancora che azzardino a sollevarsi verso il cielo. Zitto tu, che non conti niente. Zitto tu, che sei ridicolo. Zitto tu, che non sei amico nostro. Zitto tu, che non sai chi sono io.
Non è una forma di violenza anche questa? Non offrire futuro e mortificare l'intelligenza e la creatività dovrebbero essere considerati crimini efferati contro la persona. Ma per sconfiggerli non servono Carabinieri. Nè giudici e videocamere.
Occorrerebbe solo una cultura aperta. Una reale responsabilità civica. Un profondo senso di rispetto. Per i giovani. Per gli altri. Tutti. E per la città.
[Ave]
E questi giovani che vi passano accanto? Li avete guardati bene? Li riconoscete? Sempre incazzati. Sbuffati. Impazienti. Maleducati. Pompati da vestiti che non potrebbero comprare. Nascosti dietro telefonini orologi collane bracciali anelli tacchi a spillo minigonne e muscoli che non potrebbero avere. Tutti sempre concentrati su un cocktail, una risata, una mossa studiata davanti lo specchio. Tutto fa brodo, come si diceva una volta. Tutto può essere utile a mascherare il vuoto gigantesco. Il nulla di paese. Lo spettro delirante di una ripetitività ossessiva. Questi giovani che stanno attaccati a questo niente come ad una droga, convinti che al di là non possa che esserci l'annientamento definitivo, voi li riconoscete? Sono i vostri figli? I vostri amici? I nipoti che avreste sempre voluto avere?
Naa. Essi sono le vittime. Le prime. Il risultato del baratro culturale e civile nel quale la scomparsa della coscienza ha trascinato l'intera città. Sono proprio questi giovani, che per età e per empatia istintiva hanno un rapporto privilegiato con la vita. Con le idee. Coi progetti per il futuro. Col domani. Sono proprio costoro i primi ad avvertire tutta l'insopportabile mostruosità di un paese che non produce assolutamente nulla.
Nulla per la loro voglia di vivere. Nulla per la loro voglia di divertirsi. Nulla per il loro desiderio di esprimersi. Di cimentarsi. Di confrontarsi. Di fare. In altri tempi si parlava di brodo di coltura. Ecco. In questo brodo schifoso ed insapore che è diventato Anagni per i giovani, può succedere che il caldo infervori menti tenute troppo immobili. Scaldi un'immaginazione umiliata da troppo niente. E allora magari è sufficiente uno sguardo storto. Una parola soffiata. Uno struscio troppo strusciato. Che i tavolini volano e bisogna chiamare il 112.
Le VitamineK hanno sempre detto una cosa, fin dall'inizio. Che l'unica vera rivoluzione capace di cambiare davvero le cose non può che essere culturale. Civica. Sociale. Occorre cambiare le menti per cambiare il mondo. Non esiste altra strada. Ci può essere spazio per tutto, senza bisogno di oltraggiare sempre e comunque l'intelligenza. La creatività. Le competenze. La voglia di fare e capire ch'è propria dell'essere umano in quanto tale, ma specifica risorsa giovanile.
E' evidente che i giovani debbono fare la loro parte. Devono darsi da fare, come si dice. Costruire il loro percorso di crescita. Di realizzazione. Oserei quasi dire di felicità. Ma è evidente che non è possibile dir loro sempre di no. Non offrire mai a questi giovani una sponda. Chiudere sempre tutte le porte alla loro creatività. Non si possono castrare le loro menti ed il loro coraggio in questo modo ossessivo e petulante. Perchè altrimenti, e lo vediamo tutti quanti tutte le sere, su in passeggiata, quello che ci rimane è una gioventù lobotomizzata che, per guarire, non ha che una medicina. Scappare il più lontano possibile da questa città di zombi.
E' questo che vogliamo? E' questo che migliorerà la qualità della vita di questa maledetta città? Vogliamo una città di vecchi? Notate: DI vecchi. E non PER vecchi? E' per questo che avete votato le destre? Per ritrovarvi ad innaffiare il vostro cortiletto, in un silenzio surreale rotto solo dalle bottiglie spaccate e dalle urla assatanate di chi sta sfogando rabbia repressa per tutto il vuoto nel quale si sente soffocare?
Ebbene. Di fronte a tutto questo Viviana Cacciatori, giovane segretaria cittadina di SEL, qualche giorno fa ha espresso un punto di vista. Ha ragionato. Ha argomentato. Ha persino fatto alcune proposte concrete. Che potete leggere qui. E' un'ottima e coraggiosa base di partenza. E' uno spunto sul quale si dovrebbe riflettere. E dovrebbero farlo, per primi, coloro che per mandato popolare hanno la responsabilità di tutta questa violenza. E di tutto questo vuoto.
Il delegato Fenicchia Alessio una risposta l'ha data. E la potete leggere qui. Il signor Fenicchia, tra i tanti, m'era talvolta sembrato una persona con la quale fosse almeno possibile parlare. Discutere. Anche da punti di vista diversi. Certi spunti, certi accenni sembravano lasciare delle porte aperte ad una valutazione più serena. Più meditata e meno partitocratica. Ma la risposta che stavolta il Fenicchia ha dato a Viviana m'ha lasciato realmente di stucco. Alla Cacciatori che ha avuto il coraggio di affrontare un problema serissimo a viso aperto, con la forza della ragione ed in modo assai più moderato di quanto il suo ruolo politico farebbe ipotizzare, il delegato ha saputo contrapporre solo l'arroganza della retorica. Si è guardato bene dall'entrare nel merito della questione. Non ha sfiorato neppure le argomentazioni ragionate da Viviana. Ha letteralmente buttato tutto nel cesso. Usando addirittura la parola strumentalizzazione, ch'è il marchio indelebile che usano tutti i politici che non sanno trovare alcuna risposta ai ragionamenti degli altri.
Che peccato. E che tragedia. Perchè le parole di Fenicchia non serviranno a rendere questa città più sicura. Neanche un po'. E sopratutto non riusciranno a colmare neanche un po' tutto quel vuoto nel quale la violenza insensata di questa estate è pericolosamente deflagrata. Dunque, cosa potremo mai farcene? Cercava idee e proposte, la Viviana. Ha trovato un muro senza occhi e senza orecchie. In fondo, a ben pensarci, una forma di violenza anch'esso.
Infine, ieri, nel dibattito aperto dalla Cacciatori e subito trasformatosi in polemica perchè i destri non sanno e non vogliono discutere con la città, è intervenuto Roberto Cicconi. Qui potete leggere anche il suo intervento. Il consigliere di SEL reagisce all'attacco scriteriato a Viviana, com'è ovvio. Ed è un peccato. Perchè, al di là di tutto, sarebbe stato molto più interessante ascoltarlo sul problema. Sentirlo entrare nel merito della questione, più che sul pasticcio politico. Ma non è colpa sua. Quando ti tirano pei capelli, effettivamente non è proprio facile mantenersi pacifici e sereni come un lord inglese.
Viviana e Roberto sono, in una certa misura, giovani. E non hanno fatto neppure in tempo ad aprire bocca che hanno provato a zittirli. E nel modo peggiore. Aggrappandosi a tiritere che nulla hanno a che fare coi ragionamenti che hanno tentato di svolgere. Ecco. Questo teatrino illustra in modo perfetto la realtà dei nostri giovani. Con le ali tarpate. Prima ancora che azzardino a sollevarsi verso il cielo. Zitto tu, che non conti niente. Zitto tu, che sei ridicolo. Zitto tu, che non sei amico nostro. Zitto tu, che non sai chi sono io.
Non è una forma di violenza anche questa? Non offrire futuro e mortificare l'intelligenza e la creatività dovrebbero essere considerati crimini efferati contro la persona. Ma per sconfiggerli non servono Carabinieri. Nè giudici e videocamere.
Occorrerebbe solo una cultura aperta. Una reale responsabilità civica. Un profondo senso di rispetto. Per i giovani. Per gli altri. Tutti. E per la città.
[Ave]
Questo articolo è una vera forma di violenza nei confronti di una città e dei suoi giovani che comunque rappresentano un problema, come del resto in tutto il mondo. Non è questo il modo per affrontare le problematiche giovanili e sociali, non si può buttare tutto in "caciara" e quindi in politica solo per demonizzare gli avversari. E mi permetta professore, proprio da lei che è un educatore non mi aspetterei queste affermazioni qualunquistiche e pressapochistiche. Se i giovani hanno problemi e sicuramente ne hanno, forse la responsabilità è anche la sua in quanto educatore e ancora di più dei genitori che non attengono al loro ruolo. Smettiamola di spargere la merda nel ventilatore e cerchiamo di ragionare in modo sereno per migliorare la città ed i suoi abitanti facendo leva sulla cultura e sui giovani illuminati come Viviana, Roberto, Alessio. Sappia che come loro in città ce ne sono tanti che studiano, lavorano e fanno il proprio dovere di giovani e di cittadini.
RispondiEliminaIl primo pensiero di un aspirante "comunista" come lei deve essere rivolto ad un sano principio di autocritica. Lo ha letto il libretto di Mao o no?
Cultura. Vivy. Roby. Stiamo dicendo le stesse cose.
RispondiEliminaE' sicuro di averlo letto bene, l'articolo?
Aspirante comunista? Mao? Non ho la più pallida idea di cosa c'entrino in questo discorso.
E' sicuro di non aver sbagliato partito?
[Ave]
Devo precisare una cosa sola: non ho avanzato proposte perchè queste erano già state ottimamente rappresentate da Viviana, la cui posizione è evidentemente quella di tutto il Partito.
RispondiEliminaPersonalmente trovo stucchevole ripetere concetti già espressi.
Da noi il rispetto dei ruoli conta.
Come quello delle persone.
Roberto Cicconi.
Se è vero, che chi deve educare i figli sono i genitori, il contesto parentale e la scuola, è anche vero che chi ci governa questa atttività deve andare ad integrarla. Con che? Forse con maggiori aiuti alle famiglie che non sono in grado di aiutare i figli ad avvicinarsi alla cultura (libri, mostre, cinema, musei), allo sport. Ma da piccoli!Proporre iniziative interculturali, che evitino il discorso fatto sopra dei nostri ragazzi racchiusi nell'involucro di tacchi collane e slip fuori dai calzoni. Ai ragazzi piace tanto il rap e allora perché non vengono stimolati a far uscire i loro sentimenti usando questo tipo di musica?
RispondiEliminaAd Anagni, ci sono tanti extracomunitari, cosa ha fatto il Comune per farci incontrare? Che ne sappiamo di loro? E loro come ci vedono?
Anagni è gemellata con una città francese e una polacca. Questo gemellaggio è solo una scritta su un cartello stradale?
Ogni volta che credo di aver letto una assurdità ecco che ne leggo subito un'altra, mi riferisco al primo commento ma di cosa parla il nostro caro anonimo veramente non capisco cosa dice anche perchè dice tutto ed il contrario di tutto mahhhhhh.
RispondiEliminaCmq per fortuna poi l'ultimo commento di un altro anonimo sicuramente non lo stesso di prima colpisce in pieno il senso del nostro pensiero.
L'integrazione tra culture e popoli è fondamentale e l'unico modo per integrarsi è partecipare alla vita sociale della città, ascoltarci e raccontarci per imparare a conoscerci per poi divenire tutti cittadini dello stesso paese con tutte le nostre diversità culturali ecc...
Le VitK sono profondamente convinte che questa è l'unica strada da percorre e per dare inizio a questa "ri-scoperta" culturale dobbiamo iniziare ad ascoltare.
Noi chiediamo alla città di iniziare a raccontarsi e magari partecipare attivamente per costruire una alternativa seria per il futuro.
Chiediamo ai più giovani di fare proposte, di darci idee e magari chiedere aiuto per scoprire insieme che si può cambiare e uscirne fuori tutti uniti e rafforzati.
VitamineK sono disponibili a dare voce alla città, chiunque voglia raccontarci la propria storia, le proprie disavventure e magari farci delle proposte o delle critiche insomma la città intera deve cogliere l'occasione perchè ora è il momento giusto per cambiare.
Se avete a cuore la città ed il nostro futuro e quello dei nostri figli contattateci qui sul blog o sul gruppo Facebook VitamineK e unitevi a noi perchè tutti i nsieme con le noostre diversità e con le nostre idee faremo rinascere Anagni.
Grazie VitamineK N.Lauretti
Bravo Nik, finalmente un intervento collegato al problema con proposte da approfondire ma sostanzialmente condivisibili. La mia era una provocazione nei confronti del "capo" che qualche volta e un pò troppo spesso perde la bussola e la butta in politica anche quando non serve. Se vogliamo un blog multiculturale, multirazziale, che sia l'incontro di tante esperienze anche politicamente agli antipodi, dobbiamo essere più seri e corretti nell'esposizione delle idee e soprattutto nel rispetto delle idee degli altri. Se riusciamo a farlo, probabilmente abbiamo iniziato quel percorso culturale e sociale che Nik esprime molto bene. Fuori tutti i partiti nessuno escluso dalla discussione, si inizi a ragionare al presente senza schemi che puzzano di vecchio e di superato. Per la Città cominciamo a pensare ad un Sindaco giovane sui 30 anni di qualunque idea o religione ma che sia giovane soprattutto nella testa.
RispondiEliminaUn saluto a tutti.
Confermo. L'anonimo (o anonima...) non ha capito niente. Non solo. Si sforza di atteggiarsi a super partes quando è stato prima il Fenicchia e poi lui (o lei...) stesso ad averla buttata in caciara politica.
RispondiEliminaE' un gioco vecchio come quello di chi spera di riuscire a tenere un piede in due scarpe. Magari coi tacchi.
Tutti coloro che sono responsabili del degrado attuale. E tutti coloro che si son vantati di esserne complici e fiancheggiatori sorridenti cominciano a sentire puzza di bruciato.
Ed ora se ne escono fuori con un abbozzo di "volemose bene", "fuori i partiti", "la politica non c'entra". Quando, fino a cinque minuti prima, hanno goduto di benefici diretti od indiretti proprio grazie alla politica. Ai sorrisetti. Agli ammiccamenti. Alle pacche sulle spalle. Senza accorgersi di niente. Zitti e muti davanti alla violenza. Al vuoto. Alle umiliazioni continue subite dalla città.
Inoltre. Da noi non esistono "capi". Nè reali nè virtuali. Ed il fatto che certi politici fanno schifo non ci porta a dire che TUTTI fanno schifo. Questo fraintendimento fa comodo ai quaquaraquà che hanno tanto da nascondere. Un indistinto ed unico fascio di tutte le erbette politiche esistenti. Ma noi sappiamo bene che non è così.
Per chiudere. Colui (o colei...) che vuole fuori i partiti tratteggia addirittura il profilo del prossimo candidato ideale? Che dovrebbe avere però "qualunque idea"! E' talmente ridicolo da essere quasi tragico.
E' un abisso d'irresponsabilità nel quale proprio non vogliamo entrare, noi VitK. La scelta buona non è NON scegliere. Al contrario. Scegliere responsabilmente. Avere il coraggio di esercitare fino in fondo la propria libertà. Prendendosene in carico le conseguenze.
Ah, quasi dimenticavo. Non sarà un (od una...) qualunquista a stabilire chi deve uscire e chi può rimanere all'interno di una discussione in questo blog.
Sopratutto se continua a traballare nella speranza di rimanere con un piede in due scarpe. Magari coi tacchi.
[Ave]
Caro anonimo visto che è chiaro che ci conosciamo o almeno tu conosci me ed il gruppo di cui "FIERO" faccio parte dovresti sapere benissimo che da noi non ci sono capi o meglio siamo tutti capi e nessuno.
RispondiEliminaHo riletto più volte il post e non riesco a capire sinceramente dove sia la caciara, il vecchio gioco politico ecc..
Sinceramente condivido in pieno il pensiero espresso dal Prof. ma non per "sudditanza, visto che spesso accusate il Prof. di plasmare ed indirizzare discorsi ed opinioni" ma perchè è verissimo che un vuoto culturale che dura da un decennio ha portato la città in una condizione pietosa e la colpa è tutta politica non ci sono altre storie da dire o da inventare.
Verissimo i genitori, la scuola e LA CHIESA, ma tutto è conseguenza di una politica assente nella vita sociale e culturale della città.
Chi amministra questo paese non ha pensato neppure per un momento a come investire sui giovani e sul loro futuro ma contrariamente alle affermazioni del delegato Alessio Fenicchia non ci sono stati eventi che aiutavano l'integrazione tra culture diverse, non ci sono state giornate sportive che avvicinassero le famiglie alla città, non ci sono state giornate ecologiche con percorsi studiati ad OK per permettere ai più piccoli di imparare ad amare la città e megari ai più grandi di ricordare cosa significa avere una città d'amare, come non ci sono stati eventi che coinvolgevano direttamente la città come mostre di pittura, poesia, musica e magari giornate cittadine con piatti tipici, gare di gruppi musicali come dei festivale della gionentù ecc..
Ecco questa è una piccola pillola di cosa significa per le VitamineK fare proposte per cambiare.....
HASTAVE. N.Lauretti
Fenicchia parla di proposte fantasiose.Ma è mai uscito dal territori anagnino? Centri polifunzionali esistono in tutta Italia, ne abbiamo uno anche qui vicino e sono un'ottima alternativa per noi giovani. In uno di essi ho imparato a lavorare la ceramica e sto pensando di mettere una botteghina artigianale di oggetti in ceramica e magari souvenirs! Viviana ha centrato il punto, in un centro del genere si può imparare molto e non si è costretti a passare le ore davanti ai bar e a bere. Filosofeggiare e fantasiosi...questo consigliere oltre ad avere offeso una persona non sa neanche cosa significa proporre cose "alternative" e fare qualcosa per i giovani. Vabbè......senza parole! Vai Viviana, vai avanti così, disponibiuli anche ad aprire un confronto sulla cosa.
RispondiEliminaLeggendo i diversi interventi dei tre politici mi sovviene subito una considerazione: il consigliere Fenicchia dice che la segretaria di SEL strumentalizza i giovani. In realtà lei fa delle proposte concrete entrando anche nello specifico e analizzando il problema alla radice e non alla fine. A me pare che sia il signor Fenicchia a strumentalizzare le parole di Viviana, non so se volutamente o se perchè veramente non ha capito il senso del comunicato e a stravolgerne il senso. Certo è che un centro multidisciplinare è ben altra cosa dai corsi a pagamento fatti dal Comune di lingua o altro. E' anche una questione logistica: individuare un centro in cui i giovani possano gestire tutto sarebbe bello e non utopistico e cambierebbe l'assetto culturale della civita. La proposta di Cacciatori è moderna, europea e fresca è intelligente e ben studiata. Andrebbe raccolta e ragionata trasversalmente. La maggioranza comunale ha invece letto nelle parole della Cacciatori qualcosa che è fuori dalla loro portata evidentemente. Poi la polemica, che ho seguito in questi giorni, è scaduta nei personalismi e le proposte di Cacciatori sono già cadute nel dimenticatoio. Sarà una questione di genere alla fine? Io raccolgo l'invito del SEL e invito i miei coetanei ad attivarsi su questo fronte con tante proposte.
RispondiEliminaMarika P.
VOGLIO SPIEGARE A VIVIANA CACCIATORI E ROBERTO CICCONI CHE LE TELECAMERE SERVONO A REGISTRARE CHI COMMETTE UN REATO E A INDIVIDUARLO. SE QUEI RAGAZZI CHE SI SONO MACCHIATI DI AGGRESSIONI DEVONO ESSERE PERSEGUITI PENALMENTE, LA REGISTRAZIONE DELLA TELECAMERA CHE SI TROVA PROPRIO PUNTATA VERSO IL MARCIAPIEDE PUO' COSTITUIRE UNA PROVA. IL RESTO SONO CHIACCHIERE!
RispondiElimina"Recitare belle parole" e “recitare scenari di fantasia”. Cioè, aprire centri giovanili multidisciplinari sarebbe fantasia? Cavoli..... il livello di maleducazione che leggo nel comunicato contro la coordinatrice SEL è inaccettabile. Non solo la ragazza ha detto cose molto intelligenti e fattibili ma ha usato anche un tono elegante e mi pare che abbia invitato tutte le forze politiche sane (quindi anche i consiglieri come Fenicchia) ad aprire un tavolo di confronto sulla cosa. Anche l'analisi sulle telecamere è giusta: servono a poco. Vanno create le condizioni affinchè non si arrivi alle botte, è chiaro il discorso di SEL. Sembra che Fenicchi abbia risposto ad un altro comunicato stampa....quello si di pura fantasia. Hahaha. Mha, non ho parole! Comunque “le belle parole recitate” si chiamano lingua italiana!
RispondiEliminaP.S. Mi sfugge anche il passaggio in cui Cacciatori sottovaluta i ragazzi: a me pare dica proprio il contrario, i giovani meritano di più! Sarà....
Anonimo fatti spiegare da qualcuno che il problema sta a monte. La telecamera che registra tutto e che punta sul marciapiede e che quindi ha filmato chi ha aggredito, è l'ultimo anello.
RispondiEliminaBellissimo sarebbe che tali gesti non ci fossero per niente. Utopia? Credo di no!
Sinceramente non mi fa stare tranquillo l'idea di prendere una bottigliata in testa così a buffo pensando al fatto che tanto se me la prendo la telecamera beccherà il mio aggressore e quindi ne pagherà le conseguenze.
La bottigliata preferirei evitarla comunque!
Idea!!! usciamo armati. io vengo aggredito, io sparo! giustizia è fatta. il mio aggressore ha pagato le conseguenze.
No, non è questa la via pe i mparadiso.
Senso Civico. Alternative alla monotonia anagnina e alternative per i giovani. questa è la via
Lingua Italiana questa sconosciuta in questo posto ? città ? paesello ? non saprei nemmeno come definirlo. Complimenti a chi usa l'italiano per comunicare! Speriamo che le idee dei giovani vadano avanti anche se io non sono giovane ma comunque conosco tante realtà chiaramente all'estero. Vogliamo tirare un pò su la testa ? Non limitarci alla continua apertura di bar e sale giochi non si vede altro in questo posto......... Perché doversi rivolgere nei centri vicini anche per una semplice passeggiata a cavallo o una lezione di golf o di ceramica o di Origami. Le palestre ? male organizzate e solo sale pesi e via così a presto.
RispondiEliminaPurtroppo in questa città le parole sono misurate non in merito al valore e al signirficato che hanno ma in merito a chi le dice... e per alcune persone sentir dire cazzate da chi ama la sua terra e non fa niente per salvarla (es. l'ospedale) è valore... per alcuni basta una pacca sulla spalla e una presa per il c..o... meno male che in molti stanno aprendo gli occhi... cadendo nel disagio + assoluto e toccando il fondo ora vogliono risalire e sanno che le iniziative di Viviana sono valide e risolutorie e questo da fastidio ad una categoria che appoggia chi non sa operare, e quindi ecco gli attacchi tra l'altro POVERI di contenuti concreti... i giovani, sia quelli aggressivi che quelli buoni e ben educati, NON HANNO SPAZI.. questa la realtà attuale... in un intero comprensorio un solo giardinetto (dopo diversi anni di trascuranza e chiusura) aperto dove non c'è neanche + il guardiano... questa la realtà dei bambini che cresceranno con molto poco da parte di questa città... grande Viviana e grande Roberto, grande chi ha alternative al nulla, ottimo l'intervento di Nik... in merito al sig. Fenicchia evito commenti... parla la sua di realtà...quello che tutti vedono quotidianamente...ISA
RispondiEliminaDalle piccate ed allusive risposte del prof. traspare ancora una volta la mentalità maschilista che è tipica di chi si atteggia a "democratico". Non sia mai che chi si permetta di prendere la parola sia una con i tacchi!!! Spero Prof. che lei si renda conto che con il suo atteggiamento lei rifiuta ogni apertura al dialogo. Per quanto riguarda il sindaco trentenne e di qualsiasi orientamento politico, intendevo dire che non importa che sia di destra o di centro o di sinistra, quello che conta è che sia serio onesto ed impegnato a favore della città e dei suoi cittadini. Non mi sognerei mai di appoggiare un sindaco, per quanto giovane e di belle speranze, che sia legato al carro degli attuali politicanti che governano o si oppongono degli attuali schieramenti politici. E non lo intenda un pensiero da "uomo qualunque" ma solo una constatazione che gli attuali politici anagnini non sarebbero accettati neanche nel Burundi, con tutto il rispetto per un nobile paese. Su una cosa possiamo convenire senza retorica siamo stati e siamo amministrati dalla peggiore specie politica d'Italia, che niente ha fatto e niente mai farà senza tornaconti personali.
RispondiEliminaContinuo a no ncapire gli attacchi del nostro anonimo al Prof. sono del tutto ingiustificati perchè non c'è nessuna chiusura al dialogo nel presunto atteggiamento del Prof. e tanto meno è un modo maschilista e falso.Non vedo di cosa si dabba rendere conto il nostro amico Blogger Prof. Meazza forse di creare discussioni su un tema che dovrebbe essere veramente affrontato da tutti?
RispondiEliminaTutte le VitK condividono in pieno tale atteggiamento.
Mamma mia ma avete letto il comunicato di Fenicchia? Sembra un commento sotto un post di Facebook, con tutti quei puntini di sospensione e zero consecutio temporum. Hanno bisogno di un addetto stampa!
RispondiEliminaUn altro!? [... ... ...]
RispondiElimina[Ave]
Ma fenicchia, le vale tutte tutta la pubblicità che gli state facendo ???????
RispondiEliminaLeggo tutto questo per la prima volta oggi , posso solo dire pauroso !
RispondiElimina