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Fermate le scuole il 24 aprile. Perchè del doman non c'è certezza



SCIOPERO DEL 5 MAGGIO: EI FU SICCOME IMMOBILE ?
Bernocchi (ANSA - FIRENZE, 21 APR): "Non vorrei dietrofront su sciopero 5/5. Non vorrei che alcuni sindacati che hanno promosso lo sciopero, di fronte alla proposta di mini-emendamenti, tornassero indietro".
Se il fronte dei sindacati firmatari di contratto dovesse revocarlo, quello sciopero non potrebbe più essere fatto. Ha capito Bernocchi che rischia di rimanere con il fatidico cerino in mano anche perché i Cobas per il 5 Maggio hanno proclamato lo sciopero solo per la scuola dell’Infanzia e per la Primaria? Senza la ‘copertura’ di CGIL, CISL, UIL, SNALS, Gilda e SNALS (che hanno esteso lo sciopero a tutti gli ordini e gradi di scuola) si ritroverebbe uno sciopero a metà (così come, comunque vada, nelle scuole arriveranno due indizioni differenziate che stordiranno la categoria. Infatti nelle scuole Medie e Superiori, per il 5 Maggio, giungerà solo l’indizione dei firmatari di contratto, perché i Cobas per la Secondaria di primo e secondo grado lo sciopero l’hanno proclamato solo per il 12 Maggio. Un bel pasticcio!
Tutto ciò conferma la giustezza della posizione assunta da Unicobas, Anief ed USB, nonché dagli autoconvocati e da tutto il resto del sindacalismo di base, con la conferma dello sciopero del 24 Aprile e della manifestazione nazionale (Roma, p.zza Esedra (di fronte alla stazione Termini, h. 10.00).

Stefano d’Errico (Segretario nazionale UNICOBAS Scuola)

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Mentre le scuole statali sono 'private' di tutto...

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha firmato il decreto che definisce i criteri per l’assegnazione dei contributi alle scuole paritarie validi per il 2015. I contributi ammontano a 471,9 milioni, destinati alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e secondo grado, in possesso del riconoscimento della parità scolastica. I fondi verranno assegnati in via prioritaria alle scuole che svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro e che non sono legate a società aventi fini di lucro o da queste controllate. Le risorse vengono distribuite agli Uffici scolastici regionali (Usr) in base al numero di scuole, classi e alunni presenti sul territorio. Sono poi gli Usr a predisporre i piani regionali di erogazione agli istituti. [fonte]
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Mari Chetta: Ho avuto uno scambio di opinioni con Pantaleo nel corso della manifestazione di ieri. Alla mia richiesta di lottare per il ritiro del DDL ha risposto che non si può chiedere tanto, si può solo "migliorare".

Avete letto bene. Il segretario Pantaleo della Cgil Scuola scenderà in piazza il 5 maggio insieme alla Cisl, alla Uil, allo Snals, alla Gilda ed ai Cobas "per migliorare" la riforma della scuola. VERGOGNA!

E poi dicono che bisogna fare uno sciopero unitario con i confederali per cosa? Tanto si sono messi d'accordo con il Partito Democratico e Forza Italia.

Noi scioperiamo il 24 aprile per bloccare il DDL Scuola perché sono un insieme di norme che peggioreranno la scuola, trasformandola in diplomifici e con scuole low cost con tutti i servizi a pagamento. Cancellando i diritti degli insegnanti e riducendo la qualità della didattica con alunni sempre meno preparati. Ne parlavo ieri con un collega, così come viene presentato l'iscrizione all'albo, un docente o un ata, una volta chiamato da un dirigente e firmato il contratto per tre anni, successivamente non potrà più lavorare se non supera il concorso. C'era il trucco peggiorativo.

In merito allo stipendio, i contratti tenderanno ad essere "più leggeri" addirittura con il tacito accordo che se ci dovesse essere bisogno di rimanere a scuola per fare delle supplenze e sostituire dei colleghi o aiutare in segreteria quelle ore non verrebbero pagate. La banca del tempo sarà l'arma di ricatto dei dirigenti sui supplenti: "tu non dai la tua disponibilità? Beh alla scadenza del contratto non te lo rinnovo". Beh siamo veramente arrivati al capolinea della scuola statale. Bisogna reagire e rispondere NO a questa riforma.

Il 24 aprile prima del 25... liberiamo l'istruzione pubblica laica statale!

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