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Visualizzazione dei post da luglio 6, 2010

Una telefonata allunga la vita. Della Confindustria

« Qualche minuto fa ero al telefono con il ministro Tremonti e il presidente Berlusconi e penso di poter dire che le nostre richieste sono state accolte» . Così funziona il regime . Le istituzioni e le forze sociali si parlano al telefono. Corri, Giulio, c'è l'Emma. Eh, che diamine, ho appena aperto la doccia. La richiamo io. Certo, non vale così proprio per tutti. Perchè per la Confindustria immediatamente sull'attenti, perbacco. Accontentata subito. Invece per le Regioni. Le Province. I Comuni. Per i lavoratori dipendenti. Per gli ammalati . Per gli studenti . Mai un appuntamento. Mai una concertazione. Mai un confronto. E, se si azzardano a telefonare, sempre occupato. Sfido io. Tra imprenditori falliti, commercianti evasori e confindustriali a caccia di commesse il telefono deve scottare parecchio. [Ave]

Israele. L'Europa è più lontana

Qualche commentatore autorevole, tempo fa, aveva riproposto un concetto antico: per contribuire a risolvere la questione palestinese, Israele dovrebbe entrare nella Comunità Europea . Il concetto è semplice. Solo se costretta all'interno di una comunità ampia, forte, solidale, Israele potrà da una parte ricevere tutto il sostegno che merita per la salvaguardia del suo territorio. Ma, al tempo stesso, potrà anche vedersi costretta ad arginare quelle intemperanze, quei colpi di testa, quella intransigenza che è alla base dell'antipatia e dell'opposizione che sucitano le sue scelte in politica estera. Insomma: stare in Europa le toglierebbe quell' isolamento nel quale talvolta si crogiola come un valore assoluto, taltaltra se ne lamenta piagniucolando solidarietà. E' un'analisi ragionevole. Ma impraticabile. Lo stanno dimostrando per l'ennesima volta gli ultimi avvenimenti. Abituata a fregarsene delle risoluzioni dell'ONU, delle trattenute degli USA e d