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Visualizzazione dei post da settembre 21, 2010

Anagni. I pesci son tutti uguali. Ma qualcuno abbocca meglio

La decadenza di una città è fatta di tanti elementi. Alcuni più macroscopici. Altri più piccoli. Ma assai significativi. Che dire, ad esempio, del livello di certi articoli pubblicati sulla stampa locale? Domenica 19. Sulla Provincia compare un servizio a proposito della moria di pesci. E ad un certo punto si leggono queste parole: «...ad onta di chi additava la "solita" fabbrica quale responsabile di ogni accadimento (se piove a Ferentino, la colpa è di M…)...» . Che ve ne pare? Un pensiero davvero profondo, niente da dire. Ma non era quello che rimproverava di raccogliere notizie dai bar? Evidentemente certi pensierini li raccoglie in altre sedi. E comunque. La superficialità. La trasandatezza intellettuale . Il senso dello sfregio per tutti coloro, associazioni e cittadini, che hanno lottato senza raccogliere neanche un centesimo, solo ed esclusivamente per il bene di Anagni. Fa tutto parte della decadenza di questa città. Che, anche quando racconta se stessa, non riesce

Anagni. Assediata dai veleni

COMUNICATO STAMPA del 20 SETTEMBRE 2010   Il Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati ambientalisti denuncia gli ennesimi gravi episodi di inquinamento e delle sue conseguenze, verificatisi nella giornata di giovedì 16 settembre nel nostro territorio. La mattina, tra le ore 10.15 e le 10.30, in prossimità della località “quattro strade” sono state percepite esalazioni maleodoranti e fortemente irritanti, presumibilmente di natura acida (zolfo e/o cloro) che causavano problemi respiratori, vertigini e mal di testa. Nel tardo pomeriggio, intorno alle 18.30, i residenti nella località Ponte del Tremio hanno constatato una morìa di pesci nel rio  Ponte delle Tavole. Il presidente del Comitato “vox populi“, Alessandro Eziandi, ha avvertito l’assessore all’Ambiente G. Retarvi e, successivamente, l’ARPA Lazio che è arrivata sul luogo alle ore 23.00 circa, mentre i Carabinieri di Anagni sono giunti intorno alle 19.30. Quanto accaduto conferma, se fosse ancora necessario, la gravità