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Analisi Regionali 2010. Sebastiano Salis

Anche il PRC di Anagni ha inviato in redazione un'analisi del voto regionale. Lo ha fatto attraverso il suo segretario Sebastiano Salis, autore del documento che segue e che ringrazio pubblicamente per l'intervento.

Nella colonna di destra del blog, come al solito, la pagina dalla quale potete accedere a tutti gl'interventi finora pubblicati sull'argomento. [Ave]

SEBASTIANO SALIS (PRC)

L’analisi del voto e’ semplice quanto evidente: in provincia di Frosinone passiamo dal  4,20% delle europee 2009 ottenuto col simbolo unitario della FdS al 2,77% delle regionali 2010. La percentuale delle provinciali 2009, in cui eravamo presenti col nostro simbolo, sommata al risultato dei comunisti italiani faceva attestare la FdS in provincia di Frosinone al 3,88%. Ad Anagni il dato e’ superiore alla media provinciale e regionale: 3,11% rispetto al 2,77% e 2,74%. Da considerare che ai voti anagnini della FdS sono mancati parte dei voti dei comunisti italiani che con un’operazione discutibile quanto sleale e scorretta hanno iscritto come rappresentanti di lista nei seggi romani decine di elettori anagnini di Mario Michelangeli per poterli far votare in provincia di Roma, lasciando scoperti degli importanti seggi angnini. Il tutto senza che il circolo di Anagni fosse informato di questa geniale trovata, nonostante si fossero concordati insieme i rappresentanti di lista.

Comunisti italiani a parte, il risultato e’ comunque amaramente evidente in gran parte delle regioni in cui abbiamo siglato questo ennesimo accordo a perdere: e infatti abbiamo perso, barattando qualche briciola di rappresentanza istituzionale con l’ennesima sensibile perdita di consenso.  E non ci si lasci ingannare dal risultato della Puglia: li’ si e’ vinto solo perche’ l’UDC e’ andata da sola. Le critiche e i dubbi espressi dalla maggioranza della base del partito contro questo accordo e le sue modalita’ di imposizione alla base stessa si sono purtroppo rivelati fondati: imbarcarci in accozzaglie politiche senza un progetto chiaro, forte e condiviso, contrattando al ribasso accordi tecnici poco credibili, contraddicendo la linea politica di alternativa votata all’ultimo congresso senza tener conto dell’opinione della base ci rende piu’ marginali e ininfluenti di quanto siamo realmente.

Ci chiediamo se e quando i nostri dirigenti nazionali, in tutte le loro componenti, avvieranno una profonda quanto indispensabile e improrogabile riflessione su questo punto prima che il partito si estingua silenziosamente per cause naturali. Ci chiediamo e chiediamo ai nostri dirigenti nazionali se non sia arrivato il momento di iniziare a guardare anche alla nostra sinistra per ricostruire quel blocco sociale di alternativa che accordi contraddittori dettati da strategie fallimentari e improbabili quanto evanescenti federazioni della sinistra, che non contengono il concetto di alternativa neanche piu’ nel nome, stanno rendendo sempre piu’ vano ed illusorio. Logorando sempre piu’ l’energia, la passione e la pazienza di quei militanti che nonostante tutto continuano a lavorare con impegno ma che sempre piu’ vedono il loro sforzo e la loro dignita’ politica offesi e ridotti quasi al rango non di militanti, ma di “militi dell’arma”, il cui motto piu’ popolare e’ come sappiamo, “usi ad obbedir tacendo”.

La federazione della sinistra. Per quanto riguarda il circolo di Anagni, per la vicenda citata in apertura, dobbiamo purtroppo constatare che ad Anagni non c’e’ nessuna federazione della sinistra; sono venute meno, e non per nostra responsabilita’, le condizioni essenziali che ne presupponevano l’esistenza: chiarezza, lealta’, reciproca collaborazione, reciproca informazione. Il circolo di Anagni ritiene urgenti e improrogabili un chiarimento e una verifica al fine di stabilire se queste condizioni si possano ristabilire senza strascichi ne’ombre: in mancanza di questo indispensabile e fondamentale chiarimento, il circolo di Anagni considerera’ per quanto lo riguarda concluso in quanto politicamente impraticabile sul territorio il progetto di federazione della sinistra.

Due parole sui candidati. Intanto le congratulazioni del circolo di Anagni al compagno Madde’ per l’ottimo risultato, ma sopratttutto le nostre congratulazioni vanno al compagno Palombi, il candidato che il nostro circolo ha sostenuto fin dall’annuncio della sua candidatura. Le nostre congratulazioni, la nostra ammirazione e la nostra stima per il coraggio, l’impegno e la passione che il compagno Palombi ha profuso in questa campagna elettorale senza mai perdersi d’animo neanche quando e’ venuto  meno parte di quel sostegno che gli era stato garantito “anima e corpo” quando nessuno voleva candidarsi e l’unico che ha mostrato senso di responsabilita’ e coraggio e’ stato il compagno Palombi. Vogliamo sottolineare che il circolo di Anagni e’ orgoglioso di aver sostenuto  il compagno Palombi, la cui candidatura e’ stata lo stimolo essenziale per la nostra campagna elettorale, forse l’unico, e il cui risultato ci permette, perlomeno ad Anagni, di conservare quello zoccolo duro di consenso faticosamente riconquistato in neanche un anno dalla rifondazione del nostro circolo.

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