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Auguri Italia. Questa non è Padania

Nella notte tra il 5 ed il 6 maggio 1861, ossia ben 150 anni fa, un temerario comandante di nome Giuseppe Garibaldi partiva da Quarto, in Liguria, per avviare quella magnifica avventura che sarebbe diventata l'Italia unita.
Dopo un secolo e mezzo. In mezzo a figurine ridicole che son capaci di ricordare solo gl'indecenti anniversari del più grande assassino che questo paese abbia mai generato.
Confuso e sconosciuto dalla classe politica più ignorante, razzista e sfascista di questo terzo millennio. Ebbene. Dopo tanto tempo l'unico, vero grande eroe italiano rimane quel giovane un po' scapestrato che ha osato realizzare un sogno.
Questo paese è così nato quasi per scommessa. Un sogno, appunto. Oltre la politica. Oltre la rivoluzione. Oltre la volontà e la consapevolezza di un intero popolo. Ci siamo ritrovati improvvisamente uniti, una mattina, senza sapere bene cosa fare. Senza neppure conoscerci. Senza neppure sapere bene come parlarci. Eppure. Quello che fu quasi un inciampo della storia è diventato il punto di partenza di una nuova era. Da quell'inciampo veniamo tutti. Da quella scommessa, vinta, siamo partiti. Queste sono le nostre radici.
Chi è incapace di riconoscere il valore di queste fondamenta. Chi ha deciso di negare questa nostra storia. Chi ogni giorno, da anni, insulta il tricolore, la capitale, il nostro paese, i nostri valori ultimi, non merita di essere italiano. Non merita di stare un mezzo a noi.
Andatevene. Noi non vi vogliamo. Sparite dalla nostra vista. Oggi si festeggia il nostro paese. Oggi è la festa degl'Italiani.

AUGURI ITALIA

[Ave]

Commenti

  1. Ce ne andremmo molto volentieri , salvo dovervi aiutare CON I NOSTRI SOLDI, tra una decina d'anni.

    Siete parassiti e dipendenti del Nord, ricordatevelo bene.

    Felice di non meritare di essere italiano.

    Stefano

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  2. E' totale il mio disgusto per chi pensa di poter continuare a farci fessi, millantando credenziali inesistenti.

    Dopo decenni di sfruttamento industriale assistito dai contributi a fondo perduto dello stato. Dopo lo sfruttamento di milioni di lavoratori sudisti che, da generazioni, sono andati a morire di lavoro nelle nebbie nordiste per consentirgli di esistere.
    Dopo i morti di tutte le guerre, che col loro sangue sudista hanno pagato il prezzo di una libertà e di una indipendenza regalata anche a questi Longobardi assatanati solo di egoismo.
    E' venuta fuori una generazione di aria fritta che copre il proprio vuoto ideale con uno straccetto verde.

    L'imperfezione del sud è pari almeno a quella del nord. I problemi del sud son pari almeno a quelli del nord. Affrontarli da soli significherà perdere in due.
    Ma di fronte all'ottusa presunzione di essere superiori e perfetti, nessun ragionamento può valere.

    Vorrà dire che li sommergeremo di pernacchie.

    [Ave]

    RispondiElimina
  3. RISPONDO ALL'ANONIMO : sei uno s*****o e fascista. il tuo nord e' stato costruito dalle tante belle persone del sud. c******e

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  4. @stefano; ricordati che quando voi del nord stavate ancora sulle palafitte, a roma già si faceva il Bunga Bunga !!!!!

    RispondiElimina

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