Passa ai contenuti principali

Blocco studentesco. I giovani son già vecchi

Questo primo pomeriggio, a Roma, i giovani ultrafasci del blocco studentesco hanno organizzato un sit-in in vista delle elezioni universitarie. Delle polemiche sulla possibilità di darla o meno, l'autorizzazione, potete leggere da Repubblica.
Personalmente ciò che mi lascia perplesso è la metafora. O, se preferite, il richiamo della foresta. Perchè da una parte non si può negare che l'idea della giovinezza al potere è bella. Sa quasi di acqua fresca, di sorgente dalla quale attingere le idee ed i progetti nuovi per affrontare questo vecchio mondo che sembra non azzeccarne una.
Ma dall'altra, ahimè, l'utopia della giovinezza come mito storico nel quale credere, obbedire e combattere è qualcosa che invece sa di vecchio, anzi di vecchissimo. Di stantio. E lascia un saporaccio d'olio di ricino, in bocca, che fa fatica ad andarsene.
Così, questi giovani che rivendicano il valore del tempo giovane non fanno altro che indossare vestiti nuovi su pensieri antichi, raffazzonati, inutilissimi per ripararsi dagli spifferi della moderna complessità.
Ma non sono nuove mascherate che ci occorrono. Tutto questo film è già stato visto. E non ci serve. Abbiamo bisogno di pensieri nuovi.
Le anticaglie lasciatele nei musei.

[Ave]

Commenti

Post popolari in questo blog

Roma-Anagni. Neve, neve, alalà

[La riconoscete? Piazza Cavour sotto la neve. Cercate il Comune, lì sotto. E se lo trovate avvertiteci.]

Anagni. Il sabato del villaggio (sportivo)

Non so cosa ne avrebbe pensato Leopardi, ma noialtri ci accontenteremo. Insomma. Se stasera non sapete proprio cosa fare, andate coi vostri figli allo Sport Village (forte il nome, eh? sembra roba seria). Infatti le società sportive che gestiscono gl'impianti della città offrono il primo Sabato dello Sportivo . Vi dico subito che a me pare una cosa molto simpatica. E con ciò son sicuro di far felice il mitico assessore Vecchi , quello che, ogni volta che m'incontra, mi chiede ridendo: «Ma quand'è che la pianti di dire str****te? Possibile sempre tutto male? Almeno una cosa buona, una sola» . Al che, immancabilmente, sempre col sorriso, rispondo che «smetterò di scriverle quando voi smetterete di farle, le str **** te» . Bene. Con un colpo solo, finalmente, faccio felice anche lui. A seguire vi giro il comunicato ufficiale. Nel quale, e ne son contento assai perchè mi erano un po' mancati, ultimamente, è tornata in forma variata la vecchia abitudine dei ringraziamenti...

Anagni. Verrà il futuro. Ed avrà questi occhi

Si sa come succede. Il bicchiere mezzo pieno somiglia sempre in modo impressionante al bicchiere mezzo vuoto. E siccome non sono certo il tipo che i bicchieri li rompe, quando magari non piacciono, non mi tirerò indietro neppure stavolta. Sabato pomeriggio, alla manifestazione, nel momento migliore saremo stati un 200 persone. Cifra più cifra meno. E, da come si vuole guardare il bicchiere, è possibile dirne cose diverse.