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Polizia. Vilipendio del buon senso

Vi ricordate Genova? La scuola Diaz. Le devastazioni. Che dovevano essere dei banditi. E furono invece della forza pubblica. E le torture. Ed i pestaggi. La domanda è: quell'esperienza ci ha insegnato qualcosa? Molto avvilente constatare che la risposta è: no. Per niente. Rimaniamo un popolo con un senso delle istituzioni ridicolo. Ci manca proprio la percezione delle responsabilità. Un funzionario della polizia non dovrebbe valutare e soppesare molto attentamente se e quando ordinare una carica contro dei manifestanti? In particolare se essi son cittadini disarmati, che hanno l'unica arma nella propria voce? Guardate questo video. Ascoltate la delirante normalità con la quale viene ordinata una carica nei confronti di quattro gatti che stanno manifestando a Brescia. Annotate la semplicità con la quale si invoca una carica contro cittadini infreddoliti e del tutto inermi. Registrate il senso di potere col quale il funzionario, come un deus, decide chi trattenere sulla base di uno sguardo, forse di un odore. Prima ancora di ipotizzare un abuso di potere, di sicuro in queste immagini c'è un vilipendio del buon senso. Possiamo essere tutelati così? [Ave]
[foto da SocietàCivile]

Commenti

  1. evidentemente a Genova non ci avete vissuto in quella settimana, altrimenti sapreste scrivere esattamente chi ha messo la città a ferro e fuoco. Le singole responsabilità sono state indagate e processate. Ma aticoli come il vostro sono solo pretestuosi e generalistici. Imparate a fare giornalismo e documentarvi per bene (soppesando tutti gli elementi nel loro insieme e non solo quegli episodi che fanno comodo ad avvalorare certe tesi di parte), oppure cambiate mestiere.

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  2. Chi l'ha messa a fuoco? I movimenti pacifisti,l'azione cattolica e i manifestanti armati solo della volontà di contestare un g8?
    Si studi lei,anonimo,un pò di storia legata a quell'evento e vada a leggersi anche dei processi e relative condanne prima di criticare il lavoro altrui.
    Di Nardi Barbara

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  3. Chi ha permesso ai black block di impazzare per Genova i giorni prima delle manifestazioni che le persone perbene erano andate a fare?
    Tutti, in quei giorni, hanno visto poliziotti manganellare padri di famiglia o donne anche di una certa età, solo perchè erano in un corteo dove "infiltrati" facevano operazioni di disturbo.Per non parlare poi di Bolzaneto o la Diaz. In un clima di esaltazione generale, alla fine si perse di vista l'obiettività e l'oggettività delle cose fino ad arrivare in molti casi alla mistificazione della realtà.
    Pensate poi, a quello che è successo allo stadio, chissa perché, sempre a Genova.
    Igor e i pochi centinaia di tifosi serbi, il giorno prima e durante la partita hanno fatto cose simili. Chi ha permesso loro di fare tutte quelle violenze impunemente?
    Io, in uno dei primi giorni in cui a Tersigno i cittadini manifestavano, in uno dei TG della notte, ho visto (le immagini erano in diretta) la polizia, entrare nei gazebi e manganellare a destra e a manca le persone che si trovavano dentro e che si difendevano, increduli, nella stessa maniera del filmato. Quelle persone tutto sembravano tranne che camorristi, black block o tifosi serbi.
    C'è anche da riconoscere però, che nel mucchio ci sono anche capi delle forze dell'ordine, illuminati, che al posto del manganello e del dito puntato, scelgono la mediazione e la persuasione.

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  4. Sono genovese, ero là. L'ho vissuto sulla mia pelle quel G8. Un'invasione barbarica in piena regola. Prigionieri ed ostaggi a casa nostra di un branco di pazzoidi esaltati che hanno messo a ferro e fuoco un'intera città, dovevamo forse stendere loro il tappeto rosso senza alzare un dito? Ma prego, fate pure, senza complimenti... Cerchiamo di non perdere il senso della realtà in nome di cieche ideologie che non guardano in faccia nessuno. Era forse una sporca capitalista quella povera vecchia che piangeva disperata davanti al suo piccolo negozio di frutta e verdura devastato da quella furia inarrestabile? Che c'entrava lei e tanti come lei che si sono visti distruggere in quel modo qualcosa che valeva una vita intera di sacrifici? Ma lo sapete chi era davvero Carlo Giuliani? Un individuo che viveva ai margini, rubava e scippava per drogarsi. La sua famiglia sapeva ma dov'era quando bruciava la sua esistenza di ragazzo sdraiato sugli scalini della chiesa di San Matteo insieme ad altri emarginati come lui? Scomodo dirlo adesso.

    Quando ti aggrediscono ti devi difendere se non vuoi essere tu a soccombere per primo, è ora che qualcuno racconti le cose come stanno realmente e questa non è 'storia' né 'fiction'strumentalizzata, è un fermo immagine terribile rimasto impresso per sempre nei miei occhi mentre ero là e quelli distruggevano casa mia e coloro che avevano mandato per proteggerci non sapevano come fare a fermare tanta furia cieca.

    A.R Peretti

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  5. Io non c'ero a Genova. Non posso portare alcuna testimonianza diretta. Ma, in compenso, potrei chiamare al banco dei testimoni la storia di questo paese.

    Che ha conosciuto più di una volta, ed in modo assai tragico, il devastante effetto di chi, desideroso di imprimere una certa svolta al paese, o di mandare un segnale forte e chiaro, che fosse comprensibile e meditabile da tutti, prima ha gridato al lupo al lupo. Poi si è travestito da lupo. Poi ha azzannato come un lupo. Per lasciare sul terreno il solito agnello sacrificale.

    Ecco. Quello che è accaduto a Genova ancora ci mancava. Un regime che diffonde pubblicamente, quotidianamente, spaventosamente, paura allo stato puro. Che fa previsioni continue di violenze, di scontri, di battaglie. E poi tutto avviene proprio com'era stato preventivato. Ed il morto che è la conferma di tutto quel baccano preventivo. E le torture giustificate dal can can mediatico sul terrore.

    Ma sappiamo bene che le minacce reali, quelle davvero spaventose, debbono essere mantenute riservate. Proprio per non diffondere il panico ed il caos. Proprio per consentire alle forze di sicurezza d'intervenire preventivamente, ma con discrezione ed efficacia, alla repressione della violenza. Non del dissenso.

    Ma questo paese non ha mai capito niente dalla sua storia. E, a quanto pare, ama sempre di più le favole coi lupi feroci. Magari solo per avere l'occasione di giocare col manganello.

    [Ave]

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  6. Io nemmeno c'ero a Genova, ma le telecronacre, le dirette, i filmati che sono stati girati li ho seguiti, anche con la voglia, a posteriori, di capire perché certe cose sono successe.
    Volevo capire perché i genovesi hanno dovuto sopportare i saccheggiamenti, le distruzioni, per giorni. Ma volevo anche una spiegazione alla scena che avevo visto, seppur in televisione, del corpo di Giuliani sul quale faceva avanti e indietro la camionetta. Sullo sparo, contro l'offensiva dell'estintore.
    Volevo una giustificazione anche sul teorema del pacca bestia, emarginato, quindi esaltato e quindi da annientare con un colpo di pistola.
    Non c'erano alternative?
    Quante delle persone garanti della sicurezza, che ci sarebbe dovuta essere per i partecipanti al G8, per i cittadini di Genova, per i pacifici manifestanti, sono stati considerati responsabili di quello che è successo e quindi hanno pagato? I black block non potevano essere bloccati prima?
    Se passa l'idea, che perché c'è qualche irresponsabile, eversivo, si spara sul mucchio ed è giusto, significa che stiamo andando alla deriva o peggio verso un sistema dittatoriale nel quale il dissenso si annienta con la forza.
    Uno stato, in una situazione come quella di Genova aveva tutti gli strumenti, se voleva, per evitare i gravi fatti che lì sono accaduti. Senza spargimenti di sangue. Da una parte e dall'altra.
    Prevenire è sempre meglio che curare, no?!
    P.S. Rispetto alla considerazione sui genitori di Giuliani, e sul dove erano mentre il figlio scippava o si drogava, spero che il signore faccia una riflessione sulla difficile professione del genitore e che molto spesso le cose sfuggono dal controllo senza colpe specifiche e che buono, drogato o delinquente era sempre loro figlio.

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  7. Poi, sempre a Genova, un tifoso può fare ciò che vuole (ricordate Italia Serbia?)........meditate......

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