Sequestrato l'impianto di depurazione della Di Cosimo. E' questa al momento la conclusione alla quale sono giunti gl'inquirenti che avevano avviato indagini sulla ditta anagnina.
Ricordate i miasmi segnalati dagli abitanti di Osteria della Fontana? Ricordate le segnalazioni all'ARPA ed ai Carabinieri? Ricordate i prelievi eseguiti presso il depuratore della Di Cosimo? Bene. I risultati di quelle analisi parlerebbero di soda ed acido solforico. E l'impianto è stato sequestrato per violazione di leggi che riguardano l'ambiente, ed in particolare il corretto smaltimento delle acque reflue industriali. Dalla Di Cosimo fanno sapere, com'è scontato che sia, che si tratterebbe solo di ipotesi di reato. Dunque sarebbe ancora tutto da dimostrare.
Mai come in questo caso, insomma, carta canta. Anzi. Analisi cantano. Ma la parola adesso passa in mano agli avvocati, e la faccenda naturalmente sarà lunga. Ci vorrà tempo per capire esattamente, prove alla mano, se e chi ha contribuito all'avvelenamento del nostro territorio.
Ma il fatto che ci sia finalmente la volontà di capire quello che succede ed è successo nel nostro territorio è novità straordinariamente positiva. Un altro significativo riconoscimento a tutte le associazioni, prima fra tutte RETUVASA, che hanno saputo portare le tematiche ambientali al centro del dibattito di questo paese. [Ave]
Ricordate i miasmi segnalati dagli abitanti di Osteria della Fontana? Ricordate le segnalazioni all'ARPA ed ai Carabinieri? Ricordate i prelievi eseguiti presso il depuratore della Di Cosimo? Bene. I risultati di quelle analisi parlerebbero di soda ed acido solforico. E l'impianto è stato sequestrato per violazione di leggi che riguardano l'ambiente, ed in particolare il corretto smaltimento delle acque reflue industriali. Dalla Di Cosimo fanno sapere, com'è scontato che sia, che si tratterebbe solo di ipotesi di reato. Dunque sarebbe ancora tutto da dimostrare.
Mai come in questo caso, insomma, carta canta. Anzi. Analisi cantano. Ma la parola adesso passa in mano agli avvocati, e la faccenda naturalmente sarà lunga. Ci vorrà tempo per capire esattamente, prove alla mano, se e chi ha contribuito all'avvelenamento del nostro territorio.
Ma il fatto che ci sia finalmente la volontà di capire quello che succede ed è successo nel nostro territorio è novità straordinariamente positiva. Un altro significativo riconoscimento a tutte le associazioni, prima fra tutte RETUVASA, che hanno saputo portare le tematiche ambientali al centro del dibattito di questo paese. [Ave]
Miiiiii.... non ci posso credereeee!!!!
RispondiEliminaChe stia per iniziare una nuova "era" per Anagni e tutta la valle???
L'indagine sembra più complicata del solito.
RispondiEliminaE pensare che tempo fa ci fu un grande moria delle vacche!!!
COMMENTO DI FRANCESCO BEARZI (coordinatore Retuvasa provincia Frosinone)
RispondiEliminaGrazie a Mauro Meazza per ricordare l'impegno delle associazioni ambientaliste, tra cui Retuvasa.
Personalmente e in tutta onestà, devo sottolineare che il merito principale del monitoraggio di tutta l'area di Rio Mola Santa Maria va al Comitato Vox Populi.
Un plauso allo straordinario operato in termini ambientali dei comandi locali e provinciali dei Carabinieri. E agli enti che funzionano.
Ma per questo e altro siamo solo all'inizio...
Spero solo che [...], da anni [...] la zona di MOLA S.MARIA....
RispondiEliminatante denucie furono fatte ma [...]!!! Grazie a tutti per il costante impegno. Era ora che quelcuno tirasse fuori le palle... per [...]!!! GRAZIE GRAZIE GRAZIE
Mauro