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Anno Domini

Ahahahah.
Essì. Ce voleva proprio 'na risata. Perchè? Perchè n'antra anima da quaquaraquà, da n'antra parte, m'ha dato der sessantottino. Io nun c'ho gnente contro er 68. Anzi. Sarebbi n'onore avè contribbuito a portà 'n po' de fantasia ar potere. Peccato che a quell'epoca avevo appena cominciato le elementari. Quarcosa però ho fatto puro io. E m'aricordo tutto.
Eravamo un ber gruppetto. Er banana. Er pischello. Er cinghialetto. Eppoi c'ero io. Er nordista. Pe' via der cognome, capite. M'aricordo quanno entravamo 'n classe tutti azzoppati (pè finta). E la maestra ce veniva vicino a chiede ch'è successo? E noi co le facce angelicate aspettavamo che s'avvicinasse. E poi, zacchete. Un ber carcione. Do se cojeva se cojeva. Abbasso er potere de le maestre, gridevamo. E tutti a ride.


E quanno nun volevamo disegnà, che capitava spesso assai, pjevamo er colore rosso e facevamo er monno tutto de quer colore. E la maestra, spaventata, chiamava er bidello. Disegneno sangue!, diceva co' l'occhi spiritati, e se faceva la croce. Ma er bidello c'aveva l'occhio bbono e aveva capito. Macchè sangue, je risponneva. E' molto, molto peggio. Questi fanno li komunisti! E la maestra allora, a quell'obbrobbrio, sveniva proprio.

Ma tutto è passato, ahimè. L'amichi se ne sò annati. Er 68 è passato e a noantri l'hanno detto quarche anno doppo, quann'era troppo tardi pè ricomincià. Ognuno ha fatto la strada sua. La mia m'ha fatto rinchiude in sto paese der c***o. Praticamente 'na priggione. Che nun sarebbi manco male, se nun c'avesse 'n popolo tanto pecorone. Perchè, daje e daje, alla fine quarcosa c'ho capito puro io.

Ho capito ch'è tutto collegato. Arimanete anonimi nei commenti perchè c'avete paura della vita. Della libbertà. Ve piace la vita anonima perchè v'accontentate d'allungà le mano, specie sotto elezione, e arimedià 'na palata de breccolino. 'N telefonino novo. 'N certificato pè 'na malattia de fantasia. Quarcuno s'accontenta puro de meno. Parole. Promesse. Tanti sorisi. Uguali uguali a quelli de le jene. Ma tanto voi che ce capite? Chi l'ha mai vista, pè davero, 'na jena? Annate a casa felici. Anonimi eravate e anonimi resterete.

Perchè il vostro segreto, e puro questo ho capito finarmente, è l'immobilismo. L'importante pè voi è stà fermi. Nun mòvese mai. Pè nessun motivo. Chiudeno le fabbriche? Meno male, tanto c'hanno tutti er triplo lavoro. Chiudeno le scole? Meno male, tanto sò tutti fannulloni. Eppoi ce stanno li preti, che sò tanto bboni e nun scioperano mai. Chiude l'ospedale? Meno male, tanto lì la gente more. Eppoi tanto ce stanno i privati, che come vai te la fanno subbito, l'analisi.

Fermi e zitti. Puro pè l'aria ch'arespirate. Puro pè le bestie co la diossina, che ve portate 'n casa. Puro pè le merde che ve magnate. Puro pè la vita de schifo che fate. Fermi e zitti. Mai 'n passo. Mai 'na parola. Mai 'n sospiro. Senza curtura. Senza civiltà. Senza ricchezza. Senza futuro. Senza nemmanco la tera. Ch'è diventata 'n breccolone arido e velenoso capace solo d'ammazzavve. Passeno l'anni. Passeno i secoli. E voi qui. Da generazioni. Fermi e zitti. Immobili. Capaci solo d'allungà le mano ar momento giusto.

Me l'aricordo, però. Pure noantri ce giochevamo a sto gioco. Pure noi, ogni tanto, ce mettevamo all'angoletto della strada. E allunghevamo le mano. Rimedievamo mica poco. Ma poi, coi sordi, c'annavamo al campetto. A tirà le monete addosso a li zozzi dell'artra squadra.

E poi, a la fine, er gioco mijore. Annavamo a cercà li barboni. Li trovevamo verso er centro. Accasciati nella zozzeria a quarche angolo. Quarcuno c'aveva er piattino. Ma a noi piaceva quello ch'allungava le mano. J'annavamo vicino co la faccia bbona. Mettevamo le dita 'n tasca, come a prenne quarcosa da daje. Quello sembrava contento, j'arisplennevano l'occhi. Noi ce pieghevamo un po', su quella mano. E poi, finarmente, 'na bella scatarata su quer parmo zozzo lurido. E via, a ride e a core verso casa. Mentre quello s'ariggirava la mano senza sapecce che fà.

E' pè questo che, alla fine, quarcosa de sto paese c'ho capito puro io. Perchè l'ho visto tanti anni fa, co' st'occhi mia, che fine fanno quelli che stanno sempre fermi, immobili. E che sò capaci solo d'allungà le mano.

Io vò avvertito.

Bon anno a tutti [Ce 'o semo visto]

Commenti

  1. Bandiere e banderole, penne e pennacchi ar vento, un luccichìo d'argento de bajonette ar sole, e in mezzo a le fanfare spara er cannone e pare che t'arimbombi dentro. Che d'è? chi se festeggia? È un Re che, in mezzo ar mare, su la fregata reggia riceve un antro Re. Ecco che se l'abbraccica, ecco che lo sbaciucchia; zitto, ché adesso parleno... -Stai bene? - Grazzie. E te? e la Reggina? - Allatta. - E er Principino? - Succhia. - E er popolo? - Se gratta. - E er resto? - Va da sé... - Benissimo! - Benone! La Patria sta stranquilla; annamo a colazzione... - E er popolo lontano, rimasto su la riva, magna le nocchie e strilla: - Evviva, evviva, evviva... - E guarda la fregata sur mare che sfavilla.
    Je bastaveno le nocchie allora, come je basteno adesso, altroché er telefonino!!!!!!.

    Buone Vacanze

    RispondiElimina
  2. http://www.youtube.com/watch?v=LVyM8i5mUAM
    Per voi...voi che immobili resterete per sempre affannandovi a rincorrere il nulla.

    .......

    Anche se il nostro maggio
    ha fatto a meno del vostro coraggio
    se la paura di guardare
    vi ha fatto chinare il mento
    se il fuoco ha risparmiato
    le vostre Millecento
    anche se voi vi credete assolti
    siete lo stesso coinvolti.

    E se vi siete detti
    non sta succedendo niente,
    le fabbriche riapriranno,
    arresteranno qualche studente
    convinti che fosse un gioco
    a cui avremmo giocato poco
    provate pure a credevi assolti
    siete lo stesso coinvolti.

    Anche se avete chiuso
    le vostre porte sul nostro muso
    la notte che le pantere
    ci mordevano il sedere
    lasciamoci in buonafede
    massacrare sui marciapiedi
    anche se ora ve ne fregate,
    voi quella notte voi c'eravate.

    E se nei vostri quartieri
    tutto è rimasto come ieri,
    senza le barricate
    senza feriti, senza granate,
    se avete preso per buone
    le "verità" della televisione
    anche se allora vi siete assolti
    siete lo stesso coinvolti.

    E se credente ora
    che tutto sia come prima
    perché avete votato ancora
    la sicurezza, la disciplina,
    convinti di allontanare
    la paura di cambiare
    verremo ancora alle vostre porte
    e grideremo ancora più forte
    per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti,
    per quanto voi vi crediate assolti
    siete per sempre coinvolti.

    Nik VitK

    RispondiElimina
  3. Bella. Intensa e perfetta per l'occasione.
    Grazie di cuore, Nik.

    [Ave]

    RispondiElimina

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