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Marangoni. Magale risponde alla città

[foto da L'Osservatore]
Il responsabile dell'impianto Marangoni di Anagni, dottor Magale, ha inviato una risposta, sotto forma di commento, all'articolo precedente. Data l'importanza e lo sviluppo del suo ragionamento, mi sembra il caso di dare al suo intervento spazio adeguato, e lo pubblico quindi sotto forma di articolo. Non c'è bisogno di sottolineare che ringrazio pubblicamente Magale per l'intervento, che apro alle valutazioni della città.


Caro professor Meazza, il dubbio che aleggia nelle Sue dichiarazioni è sintomatico di un atteggiamento negativo nei confronti di una Azienda per partito preso. Noi siamo i padroni che guadagnano e inquiniano a prescindere. Mi permetta di confermarLe che noi non inquiniamo e purtoppo nemmeno guadagnamo. Mi sembra che a suo tempo, Lei stesso è stato ricevuto in Azienda, e alle Sue domande sono state fornite tutte le opportune informazioni, nel pieno rispetto di un dibattito e di confronto aperto e civile. Debbo dire che ero e sono favorevolmente disponibile nei suoi confronti e nel ruolo che Lei svolge per il territorio anche se non sempre condivido le Sue tesi.



Anche noi viviamo in questa area ed ambiremmo per noi e per i nostri figli ad un futuro migliore, e Le assicuro, che è nel nostro interesse operare nel miglior modo possibile affinchè ciò si realizzi. Non a caso la nostra Azienda opera giornalmente nel rispetto delle certificazioni ambientali più severe e rigide esistenti. Ma proprio in virtù di questi obblighi di certificazione, già nel 2003, quando sono venuto casualmente a conoscenza che nel nostro impianto di depurazione confluivano scarichi non nostri, ho inviato tramite RAR a tutti gli Enti istituzionali competenti, non ultimo la Procura Della Repubblica, una dettagliata denuncia sulla presenza di questi scarichi abusivi. Altre quattro denunce simili ed anche più pressanti sono state fatte successivamente senza avere mai avuto riscontro da nessuno. Devo anche dire comunque che le nostre analisi, che mensilmente siamo obbligati a fornire agli enti preposti, mai hanno evidenziato problemi, avendo sempre i parametri degli scarichi nei limiti di legge.

Al primo episodio di schiuma bianca ci siamo allarmati e abbiamo noi stessi chiamato l'ARPA ed il Comune di Anagni perchè ormai la misura è colma. Tanto per rendere l'idea, dopo molte ore dal fenomeno creato dall'immissione di robusti tensioattivi nel nostro impianto, abbiamo fatto campionare l'acqua alla confluenza abusiva ed ovviamente allo scarico fiscale e i risultati sono stati: pozzetto di confluenza abusiva tensioattivi 37/ml per metro cubo; pozzetto fiscale 3,5/ml per metro cubo, il limite di legge è 0,5 ml per metro cubo.

Questo fenomeno è ovviamente episodico e si esaurisce nell'arco di qualche ora. Lei parla ancora di presunti allacci abusivi...E' evidente che è un fenomeno che origina a circa 40 o 50 anni fa, nel momento della costruzione della superstrada, quando fu eliminata la cunetta a cielo aperto dove confluivano tutti gli scarichi delle abitazioni poste a monte del nostro impianto, con la semplice intubazione del fosso e l'inserimento nel nostro pozzetto di prossimità a confine della superstrada. Ma il problema vero, è che tutto il nucleo abitativo, commerciale, artigianale esistente a monte del nostro impianto non è fornito di fogne e nemmeno di acqua potabile. Mi domando anche come possano essere autorizzate attività di bar, ristoranti, pizzerie senza basilari infrastrutture igienico sanitarie. Sbaglio o è stata dichiarata "zona urbana" ? Questa è la vera anomalia.


Spero di aver risposto al Suo invito come spero che anche in futuro si possa evitare di perpetuare nella cultura del sospetto e delle insinuazioni, poichè come Lei stesso suggerisce il nostro deve essere un profilo basso e rispettoso delle istituzioni oltre che naturalmente dell'ambiente e della Comunità.


Cordialmente. Gerardo Magale

Commenti

  1. BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA!!!

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  2. ALLORA LA DIOSSINA CHE E' PRESENTE IN QUANTITA' COSI ELEVATE NELLA ZONA DI OSTERIA DELLA FONTANA CHI LA PORTA? [...] [...] [...] mauro

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  3. non mischiamo questioni molto diverse tra loro. sulla questione del depuratore e delle fogne la marangoni molto probabilmente ha ragione. forse era il caso di informarsi meglio caro prof; altrimenti si rischia l'autogol visto che ci sono in ballo altre problematiche assai più gravi.

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  4. ...eppure questa volta, va a finì che la diossina ce l'ha messa il Professor Meazza....sta a vede tu...!
    Che capre

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  5. Ma dall'altre parti c'avete visto se ci sta la diossina? Nelle altre aprte della zona industriale ci sta la diossina?
    A 2 Km, 10 Km, 5 Km dalla Marangoni ci sta la diossina?
    Voi c'avete fatto l'analisi colla lingua? Avete assaggiato l'erba?
    Voi ve la siete fumata l'erba...

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  6. No macchè ci siamo fumato...pure quella ha la diossina come il tuo cervello.
    Nik

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  7. dato che ormai il Carfluff non è stato autorizzato, sarà il caso di affermare ufficialmente che la diossina sta solo nel terreno di Roccasecca e Mimmo De Carolis, così come dichiarato dall'ARPA e dal Sindaco a suo tempo. Diciamo pure che Roccasecca è stata condannata per inquinamento ambientale dal Tribunale di Frosinone, delle falde acquifere sue e dei vicini di casa. Almeno liberiamo la città e i residenti da questo enorme macigno di una diossina che esiste ma solo nelle uova...in un solo piccolo pollaio ...su un terreno già altamente compromesso...Per il bene che vogliamo a questa città, ovviamente senza abbassare la guardia, facciamo chiarezza e trasparenza e tranquilliziamo i cittadini. Al più, proprio per non avere più dubbi, facciamo sottoporre almeno dieci residenti a camione nel'area, a specifiche analisi cliniche. Dopo di che potremmo scrivere a nove colonne sia che la diossina c'è veramente, sia che è un falso allarme. Ricordate che le nostre abitazioni, le nostre attività commerciali stanno tuttora subendo gravi danni e deprezzamenti. Anchè perchè, se ci fosse veramente il problema, perchè il Sindaco consente che gli animali continuino ad essere allevati, perfino da Roccasecca e De Carolis, e da tutti i residenti nel raggio di territorio che il Comune ha vietato con apposita ordinanza? Basta farsi un giro per accertare ciò che dico. Se fossero certi di mangiare diossina, secondo voi, continuerebbero a farlo come se niente fosse?
    Il costituendo comitato di quartiere anticolana si farà presto sentire in proposito.
    Saluti e rngraziamenti.

    RispondiElimina
  8. IO COME MEMBRO DEL GRUPPO VITAMINEK PROPONGO A TUTTI DI CONDIVIDERE LE PROPRIE INFORMAZIONI, DI RIVOLGERE A NOI ED ALLA POLITICA LE DOMANDE A CUI NON HA RICEVUTO RISPOSTA, DI DIVULGARE UNA REALTA' CHE A MOLTI RIMANE NASCOSTA. UN MONDO MIGLIORE E' POSSIBILE SOLO SE SI E' UNITI IN QUETSA LOTTA PER LA SALVAGUARDIA DEL NOSTRO FUTURO E QUELLO DEI NOSTRI FIGLI, NON FACCIAMOCI RUBARE LA VITA.
    QUESTO E' UN INVITO APERTO A TUTTI E UNA RICHIESTA ESPLICITA AI PARTITI DI OPPOSIZIONE E ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
    NOI CHIEDIAMO A TUTTI UNA FORTE E COESA UNIONE PER QUESTE TEMATICHE E CHIEDIAMO A TUTTI I CITTADINI UN IMPEGNO SERIO E CIVICO PER SALVARE LA NOSTRA TERRA.

    VitamineK
    Lauretti Nico

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  9. Nico,
    Se ad anagni comandano certi personaggi è difficile.......
    Mauro

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