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Mostri. Yara è tornata a casa. Per sempre

E così il capitolo s'è chiuso. Confermando i peggiori sospetti che tanti, in questi lunghissimi 3 mesi, hanno covato. Il corpo della piccola Yara è stato ritrovato in una sterpaglia ad una decina di chilometri da casa sua. Ma parlare di corpo è eccessivo, dato l'avanzato stato di decomposizione. Per ora il riconoscimento si fonda sui vestiti, sul ferro dell'apparecchio, sul portachiavi. Oggetti, appunto. Che dovrebbero evocare la persona. Davvero mi sembra allucinante pensare che una persona abbia potuto fare tutto questo. Una persona che ha tenuto il corpo da qualche parte, per tanto tempo, e poi è andata a scaricarlo nello stesso luogo in cui, il mese scorso, è stato trovato il cadavere di un extracomunitario.


Circostanza che dimostra quanto studio, quanta attenzione il mostro abbia avuto per tutta la vicenda. I criminologi parlano di soggetto territoriale, addirittura locale, ma con uno sfondo di rispettabilità. Una famiglia, un buon lavoro. Figli.
Io non riesco ad immaginare come sia possibile riprendersi da una cosa del genere. Penso ai genitori di Yara e mi viene da piangere. Non so neppure se possa esistere una religione od una fede talmente profonde da poter spiegare. Perchè.
So solo che quei genitori hanno chiesto giustizia. Per quanto insufficiente a ricompensarli di un dolore e di una perdita tanto devastanti, giustizia è l'unica cosa che, come uomini, possiamo offrire a quella famiglia. La speranza è che il mostro abbia quanto prima la punizione che si merita. [Ave]

Commenti

  1. Il dispacere più grande è pensare che questo "sacrificio" non comporti nessun miglioramento per il futuro. Mi fà perdere speranza e mi rinchiude in quel guscio che tutela solo (ed in parte) la mia famiglia. Poco davvero poco...

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