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Anagni. Resistere. Resistere. Resistere

Il fondo. Scava scava, l'amministrazione comunale ha toccato il fondo del suo senso delle istituzioni. Per il secondo anno consecutivo non ha celebrato la Festa della Liberazione. Mentre la città agonizza nelle tante inefficienze. Mentre assistono impotenti ed immobili alla chiusura delle fabbriche, delle scuole, dell'ospedale, questi destri di regime si mostrano capaci solo di farsi pubblicità nei comunicati stampa.
Ma un altro mondo è possibile. Un'altra Anagni è possibile. Tanti cittadini non si arrendono. Al degrado, all'indifferenza, all'incapacità. In rappresentanza di tutti questi cittadini, ieri un gruppo ha celebrato, in maniera sobria ma profondamente sentita, la Festa della Liberazione di tutti gl'Italiani. Ed ha deposto una composizione di fiori, coi colori della nostra bandiera, davanti a quel monumento che riporta i nomi di tutti gli anagnini morti per la nostra libertà.VitamineK ringrazia tutti gli amici che hanno partecipato alla cerimonia, ed in particolare Viviana Cacciatori, promotrice ed anima dell'evento, e della quale a seguire vi propongo il comunicato. Non siete soli. Non siamo soli. Cambiare è possibile. [Ave]





«Cari compagni, ora tocca a noi. Andiamo a raggiungere gli altri tre gloriosi compagni caduti per la salvezza e la gloria d'Italia. Voi sapete il compito che vi tocca. Io muoio, ma l'idea vivrà nel futuro, luminosa, grande e bella. Siamo alla fine di tutti i mali. Questi giorni sono come gli ultimi giorni di vita di un grosso mostro che vuol fare più vittime possibile. Se vivrete, tocca a voi rifare questa povera Italia che è così bella, che ha un sole così caldo, le mamme così buone e le ragazze così care. La mia giovinezza è spezzata ma sono sicuro che servirà da esempio. Sui nostri corpi si farà il grande faro della Libertà».

Questa frase, scritta da Giordano Cavestro (“Mirko"), 18 anni, studente di Parma, medaglia d’oro al valor militare, prima di essere fucilato dai nazifascisti il 4 maggio 1944, è stata affiancata alla corona di fiori che un gruppo di cittadini ha posto presso il monumento ai caduti in Piazza Cavour.

Infatti, per l'ennesima volta, il Sindaco del Comune di Anagni ha ignorato questa importantissima ricorrenza e di nuovo sono stati un gruppo di cittadini comuni, giovani e meno giovani, a dover provvedere alla celebrazione della Liberazione dal nazifascismo con la tradizionale posa della corona commemorativa presso il monumento ai caduti in Piazza Cavour.

Il 25 Aprile deve costituire una ragione di impegno in primis delle istituzioni per quello che ha rappresentato (e che rappresenta tuttora) la guerra di liberazione: la nascita della democrazia, democrazia che dovrebbe essere preservata e celebrata a partire dal primo cittadino. Ancora una volta invece, questo governo cittadino si rifiuta di rendere omaggio a chi lottò per liberare questo Paese dalla tirannia antifascista e di conseguenza di rendere omaggio ai giovani che morirono per la libertà, quella libertà di cui tutti oggi beneficiamo, Sindaco e Giunta Comunale compresi.

A questo punto vogliamo una risposta chiara da questo governo cittadino, vogliamo conoscere il motivo per cui ad Anagni non si celebra più la Festa della Liberazione, né i principi di libertà e democrazia che essa rappresenta (e che dovrebbero essere preservati e difesi proprio da chi ha responsabilità istituzionali).

Un'Anagni bella e civile è un'Anagni che non dimentica.

Commenti

  1. Ci tengo a precisare che, veri promotori dell'evento sono stati tutti quei cittadini che il 25, dopo aver constatato che per l'ennesima volta il Comune di Anagni non ha voluto rendere omaggio ai caduti nella Guerra di Liberazione, mi hanno contattata chiedendomi se fosse stato possibile fare qualcosa. Un sentito grazie a tutti loro, a chi ha partecipato e a chi, seppur impossibilitato a partecipare per vari motivi, mi ha contattato la sera stessa per scusarsi e ringraziarci tutti! Vorrei ringraziare anche le persone che si sono avvicinate al momento della celebrazione e con le lacrime agli occhi e la voce rotta dall'emozione non hanno potuto fare a meno di lodare l'iniziativa. Chissà, magari questa città ha tutte le potenzialità per svegliarsi da questo lungo e profondo sonno.

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  2. ....Siii infatti.. un centinaio di Anagnini alla cerimonia.. Viviaa mi faccia il piacere !!

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  3. Caro anonimo io sono uno di quelli che la sera ha telefonato a Viviana per ringraziarla dell'iniziativa e che non ha potuto partecipare perchè all'università. Detto questo non mi sembra di aver letto nel post di Viviana che si parlasse di "centinaia di anagnini". Viviana parlava di un'altra cosa (almeno per quello che ho potuto capire): ha parlato di cultura della democrazia, perchè celebrare il 25 aprile vuol dire celebrare la democrazia e questa è una grande prova di forza. Saranno state 40 persone, ma si tratta di 40 persone che hanno dimostrato di essere molto più attaccate alle istituzioni rispetto all'amministrazione comunale. Si vergogni piuttosto di non voler onorare i morti che dando la loro vita garantiscono oggi la sua libertà, quella di poter scrivere ciò che vuole anche qui sopra (anche se ha paura di firmarsi). Grazie ancora a Viv e agli altri per aver avuto il coraggio di metterci la faccia.

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  4. Auspico e propongo che il prossimo anno ad Anagni si faccia una vera e propria festa della liberazione. Potrebbe indirla questa amministrazione, che dimostrando così di aver capito l'errore di questi ultimi anni; oppure i cittadini spontaneamente come hanno già fatto; o meglio ancora un'amministrazione nuova...

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  5. Noi comunque vada continueremo a farlo.

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  6. Scusate ma voglio come al solito essere fuori tono da tutto il resto, pesno che l'amministrazione sia bene per tutti che continui a fare quello che sa fare bene ossai essere assente.
    Ormai sono 10 anni che queste persone gestiscono il nostro paese è penso non si ddebba più sottolineare quale danno abbiano fatto ad Anagni.
    La celebrazione della memoria storica non è proprio il forte di queste persone e lo si vede dal rispetto che essi hanno per i monumenti storici del paese, lo si sente da quel silenzio che fà da padrone nei nostri vicoli e nelle nostre periferie, queste persone non hanno proprio il senso comune della convivenza e figuriamoci se pensino a rispettare la memoria di persone che hanno lottato per la nostra e la loro libertà.
    La celebrazione del 25 Aprile ha un significato particolare perchè ricorda il sacrificio di persone, di cittadini Italiani che hanno donato la loro vita per liberare la Nazione dall'invasore fascista e nazista che violentava le coscienze di una intera generazione e metteva in serio pericolo le generazione future.
    Giovani studenti, vecchi mariti e padri di famiglia hanno danato la loro vita per la democrazia e la libertà donando ai loro figli la speranza di unmondo migliore.
    In questi giorni qualcuno mi ha detto che io debba vergognarmi perchè ho insegnato a mio figlio Bella Ciao e l'Inno d'Italia legando storicamente le due cose, mi ha dettto che è una canzone di comunisti che hanno ucciso Italiani e violentato le donne di amici senza rispetto della democrazia in nome di un comunismo totalitario ed assassino.
    A questa peersona ho risposto che al contrario sono orgoglioso di aver inseganto al mio piccolo queste cose e che è fondamentale che Bella Ciao sia legata all'inno d'Italia perchè è una canzone di speranza e di libertà che sono o dovrebbero essere alla base della convivenza civica e civile del nostro paese e per altro sono i fondamentali della nostra Costituzione, per quanto riguarda il momento storico e tutto ciò che ne consegue non è questo il momento di parlarne perchè non è questa data che ha memoria di questo ma comunque non pesno che con queste persone si possa ragionare di storia e di momento storico in cui accade tutto questo e soprattutto il momento politico e sociale che si viveva in quei anni, penso che la loro ignorante cultura desta non gli permetta di essere obbiettivi ed analizzare con memoria storica i fatti.
    UNA MATTINA MI SON SVEGLIATO ED HO TROVATO L'INVASOR....O BELLA CIAO.
    VitamineK

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  7. Il Marchese del Grillo27 aprile 2011 alle ore 22:21

    A Emì, la liberazione vera sarà quando mànnamo a casa [...] e [...] !!!!!

    Buon 1° maggio a tutti !!!!!!!

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  8. Ciao Viviana, mi dispiace non esserci stata sai? Bella iniziativa... vorrei dire all'anonimo che ha parlato di centinaia di anagnini che, oltre che da lui, non vedo scritto questo numero da nessuna parte... d'altronde l'invidia dovuta al far parte della parte ignobile di Anagni che non ha preso questa iniziativa fa sparare cavolate pur di parlare e gettare fango sulla parte nobile della nostra cittadina (non parlo di soldi e borghesia ma di VALORI, specifico senno sta gente n'capisce)... va bè le sue parole andranno al vento... la tua iniziativa è un FATTO incontestabile e che rimarrà nella memoria di molti... ciao carissima sai che sono con te!!!! baci ISA

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