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Regimi. I tassisti della libertà

Non ci son più le stagioni di una volta. Sappiamo. Non c'è più la religione di una volta. Sappiamo pure questo. Adesso però abbiamo la certezza che, di una volta, son spariti anche i sindacati. Al massimo, oggi, possiamo trovare sindacati di plastica. Che sono incorporati nel sistema di potere del regime. Che stanno con la Fiat. Che fanno le pernacchie ai lavoratori. Che s'ingegnano per fregarli, i lavoratori, magari proponendo pensioni alternative prive di qualsiasi garanzia. Puri azzardi economistici e borsistici dai quali a guadagnarci non è mai il lavoratore. Eppoi c'è l'UGL. Dal quale proviene la mitica zarina de noantri. Quella che, grazie proprio alla straordinaria esperienza sindacale, ha pensato bene di polverizzare tutta la sanità ciociara. Per ammazzarci meglio.

Ecco. A proposito di ammazzamenti. Il sindacato dei tassisti UGL ha dato meravigliosa prova di sè. E della sua plasticità. Ha pensato bene, di fronte ad un consigliere regionale restio ad accogliere le sue richieste, di formalizzare e pubblicare un volantino nel quale, tra l'altro, è scritto: «abbiamo timore per lui che alcuni lavoratori esasperati in futuro possano "offrirgli" la stessa sorte del compianto Biagi». Avete capito bene. Si riferisce a Marco Biagi. Quello ammazzato per strada dalle NuoveBR.

Indovinate un po'? L'UGL ha chiesto scusa. Minimizzando, naturalmente. Ed affermando che quella è stata l'iniziativa di un (uno solo) delegato. Buffo, eh. Calcolando che il volantino è stato trascritto. Stampato. Pubblicato. Diffuso. Ma era il sindacato dei tassisti oppure quello del fai-da-te?

Comunque. Non vi suona un campanellino? Ultimamente un sacco di persone rievocano le BR. E sono tutte schifosamente di destra. Tutti sfascioleghisti che, curiosamente, amano molto ricordare certa storia terribile. Ma perchè sempre e solo le BR? Potrebbero ricordare anche qualcosa più ideologicamente vicino al loro colore preferito. Chessò, tanto per dire. Ordine Nero, Terza Posizione, NAR.

Comunque. Che una simile frase sia stata pensata. Meditata. Sottoscritta da un delegato sindacale dell'UGL toglie ogni dubbio su tante, tantissime cose. E chiarisce anche definitivamente qual è il progetto del regime. Come si dice a Roma. La vojono buttà in rissa.

Massì. E' partita la campagna della provocazione. Praticamente ti vengono sotto e ti dondolano il dito sotto il naso, senza toccarti. Aspettano che tu reagisca. Per poter dire, ancora una volta, «eccoli qui, i soliti komunisti violenti ed illiberali». Perchè di questo hanno bisogno, per risollevare le sorti dal nulla merdoso nel quale si sono involtolati ben bene. Hanno bisogno di un appiglio, uno qualsiasi, per dimostrare che loro sono i buoni che difendono la nostra libertà.

Mentre invece son proprio loro i fascisti. I servi di regime. Gl'illiberali che sanno solo abusare della nostra pazienza. I bungabungisti che mai hanno avuto in animo di lavorare pel paese. Ma solo pei loro interessi. Dalle case regalate alle chiese prive di ICI. Dalla sanità pubblica cancellata alla scuola pubblica mortificata ed umiliata. Dal lavoro eternamente precario per milioni di giovani alle puttane di regime che la danno via per una comparsata tv o, le più intraprendenti, per una poltrona da qualche parte.

I messaggi son chiari. Vilipendio contro i giudici. Minacce sindacaliste. Modifiche della Costituzione. E tutto questo per un solo uomo. Pardon: unto. Un lusso del genere non possiamo, ma per davvero, più permettercelo.

Andate a votare i referenda. Negate fiducia ai complici che si nascondono nel suo conto in banca. Liberatevi. [Ave]

Commenti

  1. Caro Mauro,
    seguo sempre il tuo blog e continuerò a farlo, stimando te e condividendo molti (direi tutti) tuoi pensieri.
    Sapendo però che sei una persona che ama la corretta informazione, voglio solo fare una precisazione sulla frase "proponendo pensioni alternative prive di qualsiasi garanzia".
    Non sono un venditore di fondi pensione (non devo portare acqua al mio mulino), ma li studio e lavoro nel settore, quindi credo di conoscerli molto bene. Quello che scrivi è incompleto. Lo strumento fondo pensione è abbastanza complesso e non si può riassumere in poche righe, tuttavia non è vero che non ci sono garanzie e che sono creati per fregare i lavoratori. Le garanzie e le tutele ci sono eccome, molto più che con altri strumenti di risparmio. Le più grandi fregature ai risparmiatori si sarebbero evitate se gli investimenti fossero avvenuti attraverso un fondo pensione. Io stesso ho aderito e, malgrado i casini che ci sono stati con i mercati, ho molti più soldi di quelli che avrei avuto con altre scelte. Tutto sta nell'informarsi un po' e fare scelte consapevoli.
    Purtroppo anche in questo campo, come in qualsiasi altro, esistono persone che possono essere meno oneste, ma la mancanza di onestà c'è anche da parte di chi espone le informazioni in modo incompleto o diretto a girare la frittata dal lato che più gli fa comodo per la propria propaganda. Ovviamente non mi riferisco a te, ma a qualche fonte di "informazione" da cui hai dedotto la tua considerazione.
    Un caro saluto,
    Luca

    RispondiElimina
  2. Il Marchese del Grillo21 aprile 2011 alle ore 14:53

    a proff. se dice che la vònno buttà 'n caciara, non in rissa.
    Che è ancora peggio !!!!!!

    Bona pasqua a tutti.
    Er sòr Marchese........

    RispondiElimina
  3. @ar Marchese.
    E' vero! C'hai raggione. Come m'è vvenuta sta rissa nun ce lo so mica!

    @Luca.
    Effettivamente non conosco TUTTI i fondi pensione esistenti sul mercato. Quindi occorre un argine. Allora potrei dire che, nello specifico, mi riferivo a quelli dei lavoratori dipendenti. E, ancora più nel dettaglio, a quello famigerato denominato ESPERO. Che interessa la categoria dei lavoratori della scuola.

    Una cosa delirante e barbara, non a caso ampiamente contrastata dai sindacati veri, quelli piccoli che non hanno nessun privilegio da difendere. Mentre invece quelli più rappresentativi molto assai hanno occupato addirittura il consiglio d'amministrazione del fondo. Con tanto d'incarichi e nomine incrociate.

    A riprova (velocissima) del carattere ********
    del fondo ESPERO, basti dire che i sindacalisti che, nel tempo, son stati disseminati a pubblicizzarne l'adesione, per portare la massa dei lavoratori nel fondo, NON hanno mai aderito al fondo stesso.

    E, a quattr'occhi con amici intimi, hanno a più riprese manifestato giudizi del tipo «...mica so scemo, io...».

    Chi saranno mai, dunque, gli scemi?

    [Ave]

    RispondiElimina

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