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[foto da Repubblica] |
Lo so, lo sport non è argomento molto frequente, in questo spazio. Eppoi non sono neanche laziale...
Ma il derby capitolino di ieri è stato importante almeno per tre motivi. Innanzitutto è stato un gran bel derby. Forse poco elegante, ma tanto combattuto ed avvincente. Ed è stato un gran signore, Reja, ad ammettere che la Lazio ha battuto una grande squadra. I tanti amici laziali possono giustamente e finalmente festeggiare soddisfatti. Ma gli altrettanti amici romanisti possono cullare l'orgoglio di una prova piena di carattere.
In secondo luogo la Lazio ha finalmente spezzato quel tabu che durava dagli ultimi 5 derby, tutti persi. E l'ha fatto rispettando il più tipico sogno di ogni tifoso: vincere a pochi secondi dalla fine, quando rimane solo il tempo per correre negli spogliatoi. Trascinando quindi tutti i romanisti in quello che, tipicamente, è il più ricorrente incubo dei tifosi. Perdere esattamente nel modo in cui ha perso la Roma.
Ed infine, se permettete. Dopo la guerra urbana vissuta dalla città nella giornata di sabato. La capitale aveva forse bisogno di una tregua. Di un momento particolare per (ri)tornare alla banale routine del superfluo. Il derby, con il suo spettacolo sul campo e non sugli spalti, ha restituito alla città la speranza di poter tornare ad essere, presto, una città normale.
[Ave]
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