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Anagni. L'anno vecchio sta ancora qua


L'arrivo dell'anno nuovo ancora ci rintrona nelle orecchie, ma già pare un film vecchio. Bambini ed adulti feriti, anche gravemente, pei botti di capodanno. Visto. Le creature padane che si avvitano contro il Presidente della Repubblica per tentare di sopravvivere al fallimento. Visto. Il ducetto da Arcore imbellettato alla bell'e meglio per esigenze televisive. Stravisto. La zarina de noantri che scippa l'ennesimo milione dalle casse regionali non per le scuole. Nè per gli ospedali. Ma solo per ricompensare i propri sostenitori. Storia vecchia pure questa. Siamo sicuri che sia arrivato il nuovo anno?

A ben guardare, l'unica cosa davvero nuova è quest'atmosfera da fine impero che si respira in città. Gli ultimi
scandali hanno aperto una botola. Il paese intero spera che, chi ha sbagliato, ci caschi dentro. Renda conto delle tante anomalie. Che la gente conosce perfettamente, ma delle quali si può parlare solo in privato. Aspettando i Carabinieri.

La crisi economica, e gli extrabilancio comunali, quest'anno hanno tagliato persino il famigerato maxi frigorifero che l'anno scorso aveva imbrattato piazza Cavour. Il Comune ha pensato bene di non ripetere nè sostituire quell'infausta iniziativa. Non ha fatto assolutamente nulla. Rientrando così perfettamente nel solco della sua comprovata e ben radicata tradizione.

D'altra parte il nuovo che dovrebbe avanzare, in città, s'è un po' fermato. Continuano a fervere i preparativi per il grande balzo nell'iperspazio dell'alternativa. Ma nomi nuovi non se vedono, all'orizzonte. Ed alcune delle aggregazioni che stanno spolverando le facce per presentarsi come tali, francamente, fanno venire proprio i brividi.

Insomma l'anno nuovo è cominciato. Ma non se n'è accorto quasi nessuno. Allora, cari amici, in questo
momento questo mi sento. E questo vi auguro. Di recuperare la consapevolezza di quella grande ricchezza ch'è racchiusa nei valori personali. La famiglia. L'amore. L'amicizia. I figli. Le piccole cose. Una poesia. Una canzone.

Una birra per raccontarsi storie passate. Uno sguardo per sognare la storia che verrà.
Una storia che, per fortuna, anche per questo nuovo anno, è ancora tutta da scrivere.

E da sognare.

[Ave]

Commenti

  1. http://www.ultimissime.net/Cronaca/ANAGNI-Ttruffa-aggravata-ed-abuso-d-ufficio-denunciato-funzionario-comunale.html e la musica Non cambia :-)

    RispondiElimina
  2. Il frigorifero è stato sostituito dall'autoscontro e dagli "stands".

    Che fine ingloriosa per quello che dovrebbe essere il salotto buono della città con quell'affaccio meraviglioso sulla valle.

    Giostrai e bivacchi slavi, questo è quello che ne resta di tanta storia e bellezza

    RispondiElimina
  3. sandinista della macchia d'anagni3 gennaio 2012 alle ore 15:27

    http://www.eccolanotiziaquotidiana.it/filettino-nominato-il-parlamento-del-principato-prossima-la-nomina-dei-12-ministri-la-gente-del-posto-pero-non-vota/

    ma l'assessore di anagni sta pure al principato di filettino come dice l'articolo?

    RispondiElimina
  4. Eggià. Candidato principesco, proprio il caso di dirlo.

    Se non fosse da piangere, sarebbe solo da ridere.

    A crepapelle.

    [Ave]

    RispondiElimina

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