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Anagni. Solo l'opposizione ama davvero questo terrritorio


COMUNICATO MARIO FELLI, Consigliere provinciale

“A seguito dei progetti presentati dai principali attori pubblico-privati del ciclo dei rifiuti (AMA ed ACEA), la Regione Lazio sta nuovamente definendo i confini territoriali degli ATO corrispondenti alle cinque province e ciò al fine di riversare nella Valle del Sacco e segnatamente in due comuni della nostra Provincia (Anagni e Paliano) tonnellate di Rifiuti Solidi Urbani (provenienti dall’ambito romano) da separare, trasformare in cdr e quindi incenerire, il tutto in patente contrasto con quanto previsto e disposto nel vigente Piano dei Rifiuti ove a pag. 163 è testualmente scritto che:


Considerato i quantitativi di rifiuto indifferenziato, risulta che gli impianti di trattamento meccanico biologico già presenti e autorizzati consentono il raggiungimento dell'auosufficienza in tutti i SubATO a partire dal 2015. Negli anni precedenti i SubATO di Latina (fino al 2014) e Rieti (fino al 2015) non risultano autosufficienti (gli impianti necessari per assicurare l'autosufficienza di questi SubATO sono già autorizzati ma non ancora realizzati)”.

È evidente, pertanto, la grande forzatura della Giunta Polverini la quale, al fine di “disfarsi” dei rifiuti romani, ha ben pensato di realizzare nei comuni di Anagni e Paliano nuovi impianti a servizio del ciclo dei rifiuti della città eterna e del suo hinterland nonostante, come già detto, la sufficienza degli impianti ivi esistenti in detti ambiti territoriali.

Si tratta, quindi, di un altro “premio” della Presidente Polverini alla nostra Provincia per il consistente contributo che ha ricevuto per la sua vittoria alla ultima tornata elettorale e che va ad aggiungersi agli altri già conferiti (vedi, tra tutti, il precedente piano sanitario che ha portato alla chiusura di ben sette ospedali ciociari, compreso quello di Anagni, nonché la totale assenza di
concreti sostegni alla locale crisi occupazionale).

Pertanto, dobbiamo assolutamente osteggiare (unitamente a tutti i cittadini ed alle Associazioni presenti nel nostro territorio) l’attuazione di siffatto scellerato nuovo indirizzo politico ed amministrativo dell’attuale Giunta Regionale quale ennesimo attentato ambientale nei confronti del nostro territorio, la Valle del Sacco, già fortemente deteriorato e danneggiato da molteplici forme di
inquinamento.

Sarà mia cura sollecitare prontamente il Presidente della Provincia di Frosinone affinchè si attivi fattivamente e concretamente – in vista del prossimo Consiglio Regionale convocato per il giorno 18.1.2012 - avverso la dislocazione nel comune di Paliano (loc.tà Castellaccio) di un impianto per il
trattamento e smaltimento di diverse centinaia tonnellate giornaliere di rifiuti solidi urbani provenienti dalla città di Roma.

Mario Felli - Consigliere Provinciale



COMUNICATO PD ANAGNI
 
Richiesta urgente di formale diffida in ordine alla dislocazione in località Castellaccio di impianto di lavorazione di rifiuti.

Con la presente si chiede di inoltrare formale diffida, sottoscritta dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio Comunale e dai Consiglieri tutti, nei confronti del Consiglio Regionale del Lazio, chiamato in data 18 gennaio p.v. a votare in ordine al -piano di gestione dei rifiuti del Lazio, – disciplina regionale della gestione dei rifiuti - affinchè non si attui il dislocamento nella località Castellaccio, a confine tra i Comuni di Anagni e Paliano, di un impianto per il trattamento, smaltimento, riciclaggio di mille tonnellate giornaliere di rifiuti solidi urbani, provenienti dalla città di Roma, a mezzo di trattamento meccanico e biologico e loro conseguente conferimento in discarica. Tale diffida ha, altresì, lo scopo di ribadire il mantenimento degli Ambiti Territoriali Ottimali per lo smaltimento dei rifiuti suddivisi per provincia, che, nel caso della Provincia di Frosinone, risulta autosufficiente.
Ciò significa che i Comuni di Anagni e Paliano restino compresi nell’ambito della Provincia di Frosinone.

Tale richiesta è determinata dalla forte preoccupazione, intervenuta tra la popolazione anagnina, a seguito di notizie di stampa, sia nazionali che locali, in cui veniva annunciata la proposta, espressa al Prefetto di Roma dalle società Ama ed Acea, di realizzare tale sito di lavorazione dei rifiuti prodotti dalla città di Roma, nella suddetta località.

Tale prospettiva risulterebbe l’ennesimo attentato ambientale nei confronti di un territorio, la Valle del Sacco, già fortemente deteriorato e danneggiato da molteplici e, più o meno gravi, forme di inquinamento. La richiesta è determinata dal carattere di urgenza, non potendo, per ovvi motivi, avviare una procedura di convocazione di un Consiglio Comunale per una formale deliberazione. Ciò non esula dal fatto che la suddetta diffida rivesta la natura di un atto forte ed incisivo, espressione di autorità di governo che rappresentano l’intera collettività che, per mezzo dei firmatari, esprime tutta la propria contrarietà avverso una ipotesi da ritenersi assolutamente impraticabile e sostenibile.

Confidando nella celerità e sensibilità che l’argomento richiede, dichiarando la nostra piena disponibilità alla partecipazione di qualsivoglia iniziativa a tutela del territorio, compresa una seduta straordinaria del Consiglio comunale all’uopo convocata, si porgono cordiali saluti.




 

Commenti

  1. Il Marchese del Grillo16 gennaio 2012 alle ore 08:01

    Purtroppo la [...] torna da dove è partita !!!!!!
    Da questo provincia è uscita vincitrice la giunta regionale e a questi territori portano il ringraziamento per le elezioni vinte.........

    RispondiElimina

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