Passa ai contenuti principali

Lazio. La Sanità delle destre è fallimentare



Sanità, Scalia: ““Piano sanitario fallimentare. Polverini non scarichi responsabilità sui medici”

“I recenti fatti di cronaca dimostrano il fallimento del Piano sanitario della Regione Lazio e non è di certo scaricando le responsabilità sui medici, come ha fatto la Polverini, che si giustifica il malfunzionamento di un intero sistema sanitario. I medici sono costretti a fronteggiare quotidianamente situazioni di emergenza senza avere a disposizione personale e posti letto per effettuare i ricoveri. Credo sia cinico, da parte della Polverini, non riconoscere l’attuale stato di emergenza e di disorganizzazione in cui versa la sanità laziale”. A dichiararlo il consigliere regionale PD Francesco Scalia, che sulla situazione sanitaria del Lazio aggiunge: “ Il sovraffollamento nei Pronto Soccorso è determinato da un lato dalla mancanza di posti letto per poter ricoverare i pazienti, tant’è che gli stessi stazionano per giorni nei corridoi, e dall’altro dall’assenza di ospedali distrettuali e di una indispensabile rete assistenziale post acuzie. L’individuazione delle macroaree – aggiunge - ha portato alla cancellazione delle reti di urgenza nelle province, causando l’intasamento delle strutture romane. Se la sanità romana è al collasso, nella nostra provincia non possiamo dirci più fortunati. Solo nei Pronto Soccorso  mancano all’organico ben 23 medici; a fronte dei numerosi accessi i medici faticano, e non per loro diretta responsabilità, per garantire ai cittadini un servizio adeguato. Il problema – conclude Scalia - sta nelle scelte sbagliate di questo piano sanitario, e non nel personale, che rischia di rispondere in prima persona di situazioni che sono determinate principalmente dalle carenze del sistema. Esprimo tutta la mia solidarietà ai medici, paramedici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, che quotidianamente fa il proprio lavoro con impegno e passione”.

Commenti

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.