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Anagni. Ospedale da difendere. Anche legalmente


COMUNICATO STAMPA

Un plauso va ai dipendenti del reparto di radiologia dell’Ospedale di Anagni che con determinazione hanno impedito a due “presunti” tecnici struttura. Sarà mia cura rappresentare al Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Frosinone, On.le Antonello Iannarilli, e soprattutto al Presidente della Commissione Sanità, Dott. Maria Giannandrea, quanto accaduto nel nosocomio di Anagni affinchè, nelle loro vesti istituzionali, richiedano al Direttore Generale della ASL di Frosinone le motivazioni relative al grave ed inaudito episodio verificatosi il giorno 7 marzo u.s. e segnatamente al tentativo di due tecnici - sprovvisti di autorizzazione scritta (come riferito dagli stessi dipendenti) – di prelevare le sopracitate apparecchiature per trasferirle, seppur momentaneamente, in altri ospedali, il tutto in spregio all’ordinanza del Consiglio di Stato in virtù della quale, fino alla pronuncia del TAR, sono stati interdetti trasferimenti di personale e spostamenti di attrezzature dell’Ospedale di Anagni.

Sarà mia cura, altresì, approfondire tutti i fatti che hanno caratterizzato siffatta incresciosa vicenda al fine di verificare la sussistenza di validi ed idonei elementi per la presentazione di una denuncia penale. E’ fin troppo evidente come il “piano di riordino della rete ospedaliera del Lazio” predisposto dal Presidente della Giunta Regionale Renata Polverini, in qualità di commissario per la sanità, di smantellare il mammografo presente nella citata abbia severamente colpito la Provincia di Frosinone prevedendo la chiusura di diversi nosocomi tra i quali, inizialmente, anche quello di Anagni .

Tale strategia politica/amministrativa (in patente contrasto con quanto dichiarato e promesso dalla stessa Polverini nel corso della campagna elettorale che l’ha portata alla guida della nostra Regione) ha danneggiato seriamente la sanità del nostro territorio in quanto frutto di scelte superficiali che non sono state elaborate tenendo nella giusta considerazione le reali e concrete esigenze della popolazione ivi residente.

Non è possibile, difatti, che (soprattutto nel corrente mese di marzo dedicato alla prevenzione tumorale) anziché effettuare gratuitamente visite ed esami alle donne residenti nel nostro territorio avvalendosi di macchinari presenti nella struttura di Anagni (e ciò grazie alla disponibilità del personale medico ed infermieristico), sia stato deciso lo spostamento del mammografo in altri siti.

Tutto ciò arreca e sta arrecando un grave danno alla nostra collettività la quale si vede costretta ricorrere a strutture private e, per la parte più bisognosa e disagiata, a non vedersi sufficientemente garantito il diritto alla salute così come previsto dall’art. 32 della nostra Carta Costituzionale in virtù del quale “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.

Mario Felli

Commenti

  1. Tanto è inutile,voi, come altri non siete neanche presi in considerazione
    dai vertici aziendali della ASL di Frosinone.
    Non solo vi ignorano,ma vi fanno sapere solo ciò che ritengono opprtuno che voi sappiate,per il resto sono solo sotterfugi,contentini,affarucci e premi economici ...
    Scrivete,scrivete e mentre siete in attesa di risposte sempre e comunque disattese,loro ne hanno già combinata un'altra( vedi il mammografo)
    E i reparti fiore all'occhiello della nostra sanità,da più di due anni ormai abbandonati alla mercè di chi ha deciso che debbano restare accorpati perchè così ada esse...ma fateci il piacere,state zitti e aspettate in silenzio la fine...non ne possiamo più....

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  2. Perché dici aspettate? Tu non apetti insieme a noi? Non abiti qui? Da quale pianeta scrivi? Ah scusa dimenticavo da quello degli anonimi senza volto e senza anima. O delle anime morte...

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  3. Sinceramente Anagni non è presa in considerazione da nessuno proprio per i suoi abitanti !!

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