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Anagni. L'opposizione: il Sindaco chiarisca davanti alla città


Con riferimento alle recenti vicende giudiziarie che coinvolgono il Consigliere Regionale Fiorito ed il Vicesindaco Natalia, gli otto Consiglieri di opposizione, in data odierna, nel corso della riunione del Consiglio Comunale hanno presentato un documento al Presidente del Consiglio Comunale indirizzato al Sindaco. In sede di assise consiliare, il Capogruppo del PD, a nome di tutti i gruppi consiliari di opposizione, ha chiesto al Presidente Cesaritti di dare lettura del documento. Il Cesaritti,  riferendosi alla necessità di rispettare l'ordine del giorno, non ha ritenuto di dover soddisfare tale richiesta. Per questo il documento è stato messo agli atti per un successivo esame.
 

«Egregio signor sindaco, dalla lettura dei giornali apprendiamo notizie che riguardano la nostra città in ordine a vicende legate al settore urbanistico. Anagni non merita questa ribalta, la nostra città dovrebbe apparire sulle prime pagine dei giornali per la sua storia e la sua cultura e per come affronta i problemi della crescente crisi economica, occupazionale e sociale. Riteniamo che queste notizie siano lesive dell’immagine di Anagni. Tutto questo non sarebbe accaduto se le amministrazioni comunali che si sono avvicendate nell’ultimo decennio avessero intrapreso il percorso di una efficace ed approfondita pianificazione territoriale, attraverso lo strumento irrinunciabile del piano regolatore generale, dando un volto nuovo al territorio. Ci chiediamo se non sia arrivato il momento di avviare un confronto in Consiglio comunale chiaro, serio e pacato su questo strumento. Egregio sindaco, non vogliamo avere da lei delucidazioni sulle vicende giudiziarie che hanno riempito le cronache locali di questi giorni, lasciamo che sia la magistratura a fare il proprio corso. Al di là di cognizioni ed informazioni che ognuno di noi, personalmente, a vario titolo, e per esperienze politiche ed amministrative può possedere le chiediamo di rispondere ai cittadini e al Consiglio comunale sul connotato amministrativo della vicenda. Le chiediamo di chiarire, se non a noi singolarmente, al Consiglio comunale nella sua interezza ed alla città, quali siano stati i passaggi amministrativi che ci hanno portato sino a questo punto. Gli anagnini hanno il diritto di sapere, e lei ha il dovere di rappresentarli pubblicamente.

Egregio sindaco, questa vicenda, rimbalzata sulla stampa e nell’opinione pubblica, non risulta ancora chiarita in sede giudiziaria. Rispettiamo il lavoro della magistratura ed il principio della presunzione di innocenza. Certo è che se la vicenda dovesse avere seguito, noi le chiediamo di assumere comportamenti conseguenti, ponendo in essere coerentemente le opportune iniziative politiche e amministrative».


24 aprile 2012 - I Consiglieri di opposizione

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