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[foto iCittadiniPrimaDiTutto] |
Un fantasma si aggira per l'Italia. E' quello della disoccupazione. Sopratutto giovanile. Da ieri, ahimè, al numero di giovani senza lavoro si è aggiunta una unità. Si tratta dell'inarrivabile signorino Bossi Renzo, il celeberrimo trota, figlio dell'altrettanto illustrissimo signor padre Bossi Umberto, meglio noto come il senatùr. (...)
Il giovane, plurirespinto all'esame di maturità ma poi rifattosi, come sembrerebbe dalle carte degli inquirenti, abbondantemente con diploma e laurea a suon di fondi di partito, da ieri non è più consigliere regionale della Lombardia. Si è infatti dimesso. Ed ha lasciato un vuoto davvero incolmabile nei cuori dei padani che lo hanno votato convinti di fare cosa buona e giusta. Ma, sopratutto, lasciando un altrettanto incolmabile vuoto in tutti coloro che amano la naturale comicità del popolo sfascioleghista.
Per fortuna, nel più puro rispetto di noi spettatori che da sempre apprezziamo il cabaret padano, il Bossi senior e quello iunior ci hanno deliziato con un ultimo, memorabile, colpo di teatro. Naturalmente tutto da ridere. Il trota, infatti, a domanda sul perchè delle dimissioni ha risposto così: «Non sono indagato ma mi dimetto. Senza che nessuno me l'abbia chiesto. Do l'esempio, sono sereno e ho fiducia nella magistratura». Che è, come si può osservare, una battuta piena di orgoglio istituzionale. Di grande spessore etico e politico. Peccato che il suo illustrissimo genitore, intervistato sullo stesso argomento, abbia invece detto: «Ha fatto bene a dimettersi. Erano due mesi che mi diceva che era stufo di stare in regione». Che, come si può notare, non continene neppure un briciolo di quell'alto senso istituzionale col quale il figlio ha cercato d'imbonire i suoi fratelli padani.
Insomma il disfacimento dei figli del dio Po si sta trasformando in tragedia familiare. Il padre ed il figlio che non riescono a concordare neppure uno straccio di dichiarazione comune. Che abbia un minimo di senso logico e, almeno, non sia in contrasto con le parole in libertà che circolano in questi momenti nelle valli nordiste.
A noialtri italiani, da quaggiù, non rimane che osservare questo spappolamento come il logico e prevedibile epilogo del peggio che il berlusconismo ha saputo far emergere da questo grande e maledetto paese. E comunque, se proprio occorre fare il tifo, personalmente do maggior credito alle affermazioni del Bossi senior.
Fare il consigliere regionale, per una mente eccelsa e fine come quella del trota, dev'essere una noia pazzesca.
[Ave]
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