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Anagni. Run4Unity. Un'esperienza di valore

[foto da Run4Unity]

Ciao Mauro, rubo un pizzico del tuo tempo per raccontarti qualcosa su un evento che sabato scorso ha scosso dal torpore pomeridiano le vie del centro storico!

«Ragazzi di etnie, culture e religioni diverse correranno uniti, attraversando luoghi significativi del pianeta, per testimoniare il loro impegno per la pace e la solidarietà». Questo era lo slogan di Run4unity, la coloratissima manifestazione che ha pacificamente invaso la città nel pomeriggio di sabato 12 maggio.

Contemporaneamente, o meglio in tempi diversi ma comunque tra le 15.00 e le 16.00 di ogni fuso
orario, la stessa manifestazione si è ripetuta in oltre 200 città dei 5 continenti. Organizzata dal Movimento dei Focolari, qui ad Anagni ha impegnato diverse realtà sia di area cattolica che sportiva ma anche tante persone comuni che si sono sentite coivolte in questa allegra e partecipata staffetta.


L’idea di scendere in strada per testimoniare un impegno per valori assoluti - pace e solidarietà - e per riflettere su temi altrettanto assoluti come la famiglia, il rispetto dell’ambiente e il rispetto delle persone ha accumunato molti con differenti punti di vista ma con l’identica voglia di esserci per partecipare, per ribadire la volontà di essere attivi costruttori del proprio futuro ed il desiderio di vivere la propria città.
In tanti hanno collaborato: dalla generosità degli sponsor principali alle offerte dei negozianti del
centro storico (si, proprio quelli che ostinatamente si oppongono al dilagare degli anonimi centri
commerciali.....), e poi le famiglie che hanno accompagnato i propri figli e hanno finito per correre
insieme a loro.


Da apprezzare la testimonianza dei ragazzi di una scuola superiore che hanno illustrato il loro progetto sul risparmio energetico e quello di una ragazzina musulmana che ha parlato di accoglienza e perdono. Poi il racconto di una famiglia, orgogliosamente e tenacemente fiera delle sue tre figlie: i sacrifici, l’impegno e la quotidianità di persone che hanno un progetto comune e lo portano avanti nonostante tutto. Insomma, per un pomeriggio la città ha vissuto un’atmosfera gioiosa ma assolutamente non banale nè consumistica.


La cronaca ed i dettagli dell’evento sono già stati pubblicati dagli organi di stampa locali e dall’ufficio stampa del movimento. Quello che mi piaceva trasmettere è il senso profondo di cittadinanza che ho intuito alla base della manifestazione: lontano da riti e dottrine ma intrinsecamente impregnato dallo spirito di umanità che caratterizza l’autentico messaggio cristiano.
Alla fine della staffetta, i ragazzi sono stati invitati a partecipare ad alcuni giochi in piazza Innocenzo III: inutile dire che anche i giochi proposti sono stati pensati dagli organizzatori in modo da lasciare nei bambini una traccia, un insegnamento da fare proprio. C’erano giochi che sensibilizzavano al corretto uso delle risorse e al rispetto dell’ambiente e giochi basati sulla stretta cooperazione tra due concorrenti. Insomma la solidarietà e la collaborazione come arma vincente per raggiungere obiettivi importanti!


E per poche ore la piazza della Cattedrale, quel gioiello architettonico che i nostri amministratori non riescono a valorizzare, ha vissuto dell’allegria dei bambini, dell’impegno dei ragazzi e degli adulti, della serenità delle famiglie e ha felicemente fatto a meno delle automobili parcheggiate!
La manifestazione si è conclusa a Porta Cerere con un concerto di musica rock, proposto da un apprezzabile gruppo di ragazzi napoletani. Ecco, questo è tutto.


A me rimarranno negli occhi e nel cuore le magliette colorate e le bandiere di tante nazioni che, in un pomeriggio assolato -illusorio anticipo d’estate-, hanno reso meno grigia e triste questa città.
 

Rita Ambrosino

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