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Avanti popoli (capitalisti). Consumate!


Purtroppo non riesco proprio a ricordarmelo. Ci provo, eh, ma la mente imperfetta arriva fino ad un certo punto. Poi... puff... solo buio. Magari, chissà, voi siete più bravi di me. Allora ve la faccio direttamente, la domanda: quand'è che avete finito di credere nelle favole? Riuscite a ricordare il momento esatto in cui, ahimè, la realtà nuda e cruda ha sostituito le fate, i cavalieri, i mostri e, finanche, Babbo Natale? Io non ci riesco.

Anzi. Per assurdo, mi pare di non averci mai creduto, nelle favole. Per quanto indietro vada con la mente, mi sembra di aver conosciuto solo una realtà. Quella adulta, per intenderci. Però noi sappiamo che non è la stessa cosa per tutti. Oggi noi abbiamo l'assoluta certezza che c'è qualcuno, fra di noi, che nelle favole ha sempre creduto. Da sempre. Fino all'altro ieri. Ad esempio la signora Angela Merkel.

«I mercati non fanno gl'interessi del popolo», ha detto. Ed ha aggiunto quest'altro pensierino: «Sono dieci anni che pochissimi si arricchiscono a danno di tutti gli altri». Se queste parole me le avesse dette uno studente, in classe, durante la lettura del quotidiano, avrei lodato il suo percorso verso la maturità. Ma Frau Merkel non è una ragazzina. E' la signora che sta guidando il più ricco e sviluppato e potente stato dell'unione europea. E' colei le cui decisioni influenzano la nostra vita. Il nostro benessere. Il nostro futuro. Lo studente che emerge dal mondo delle favole e scopre la realtà va incoraggiato. La cancelliera tedesca che confessa di aver creduto nelle favole fino all'altro ieri mi pare invece una tragedicommedia esistenzialmente devastante.

Infatti vi chiedo: quando mai i cosiddetti mercati hanno fatto gl'interessi dei popoli? Che rapporto può mai esserci tra uno speculatore finanziario, uno che nell'arco di dieci minuti vende e compra titoli e azioni per milioni di euro, interessato solo all'accaparramento della percentuale più conveniente, e la nostra miserabile esistenza di precariato terrestre? Certo che esiste un rapporto tra noialtri e loro. Nel senso che noi siamo pedine che vengono mandate al macello sul grande tabellone del risiko economico.

Noialtri valiamo solo come massa. Non siamo individui. Siamo consumatori che debbono, per l'appunto, consumare. E la battaglia si gioca sopra le nostre teste. E' un po' come se fossimo pesciolini in un acquario. Al di là del vetro, pochi giganteschi speculatori lottano tra di loro per condizionarci ai loro prodotti. Alle loro offerte. Ai loro interessi. Una briciolina di pane qui, e noi tutti a nuotarci incontro. Un sonaglino colorato là. E noi di nuovo a traghettarci verso il nuovo bisogno. La nuova felicità consumistica. Ma, naturalmente, sempre dentro l'acquario rimaniamo.

Io sono convinto che moltissimi di voi l'hanno sempre saputo. Che pochi si arricchiscono sulla pelle di tutti gli altri. Esiste un nome preciso a tutta questa faccenda. Si chiama capitalismo. Sistema economico capitalistico. Nella giungla dell'economia, vince il più ricco. Pertanto l'unico vero valore riconosciuto e brevettato dal capitalismo, è il denaro. Si agisce. Si vive. Si muore. Solo per il denaro. Ma, poichè le risorse non sono infinite, l'unica spinta che il capitalismo riconosce all'agire umano è la ricerca del modo migliore per accumulare denaro. A scapito, naturalmente, di tutti gli altri. Non importa quante teste dovrai calpestare, baby. Importa solo il portafoglio.

Ecco. Questa realtà moltissimi di noi l'hanno capita da un pezzo. Ma Frau Merkel, evidentemente, no. La signora, evidentemente, fino all'altro ieri ha vissuto una vita deliziosa. Convinta che i mercati fossero niente meno che al servizio del benessere dei popoli. Gli speculatori finanziari solo dei benefattori dell'umanità. Non solo. Sicuramente ha vissuto nella convinzione che le disuguaglianze economiche, sociali e culturali fossero solo astrazioni concettuali. Pure teorie buone solo per trovare argomenti di discussione. Niente a che vedere con la realtà.

Su SKY, un commentatore ha notato che l'Angela si trova in periodo elettorale, e dunque in questo clima andrebbero cercate le ragioni di certe affermazioni. Ma io mi chiedo quale fascia di elettori potrebbe così impunemente lasciarsi prendere in giro. E' questo il modo col quale la signora pensa di recuperare consenso? Mostrandosi come una vecchia nonna malinconica perchè ha scoperto che il mondo delle favole non esiste, proprio come non esiste e non potrà mai esistere un capitalismo egualitario, equilibrato ed attento ai più deboli?

Questo stesso capitalismo, feroce e disumano ed implacabile come tutti i capitalismi della storia, ha fatto si che la Germania diventasse una specie di Golia. Al momento invincibile. Ma, come sempre accade in un sistema capitalistico, tu diventi grande solo in rapporto agli altri che diventano piccoli.
Insomma la Germania è forte perchè sono deboli la Grecia, l'Irlanda, il Portogallo, la Spagna, l'Italia. Alla Germania serviamo noialtri piccoli. Perchè solo così loro possono essere grandi. Quando la storia cambierà, e noi diventeremo più grandi, gioco forza la Germania diventerà un po' più piccola. Tutta questione di geometrie. Dato un certo spazio, chi ne occupa la maggior parte costringerà gli altri a stare più stretti. Concetto che fu chiarissimo anche al compatriota Adolf Hitler. Lui lo chiamava lebens Raum (=spazio vitale). Ed è infatti in nome del lebens Raum che se n'è andato in giro per l'Europa. Per dare al suo Reich tutto lo spazio vitale del quale riteneva avesse bisogno. A scapito, naturalmente, della libertà degli altri popoli.

Insomma. La signora Merkel s'è appena convertita al mondo della realtà. Là dove noialtri siamo sempre stati. Là dove l'abbiamo sempre aspettata. Era ora, mi verrebbe da dire. In questo mondo potrà scoprire che le ingiustizie esistono. Che i privilegi ingiustificati ci sono davvero. Che il capitalismo è un mostro orribile che crea solo differenze. E allora, chissà. Dall'alto del suo potere potrebbe anche iniziare un nuovo percorso. Potrebbe iniziare ad impegnarsi per creare un capitalismo dal volto più umano. Potrebbe addirittura convertirsi ad un sistema non-capitalistico.

Ma questa, ahimè, è proprio un'altra favola.

[Ave]

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