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L'escluso

[da Repubblica]


L'ics factor delle liste PdL sembra finalmente essersi risolto. Ma, come nei migliori reality, non poteva mancare il colpo di scena finale. Il signor Cosentino, nonostante aver  minacciato (stando a quanto riportato dai giornali) generiche ed oscure vendette, non sarà ricandidato. Sarà in buona compagnia, a quanto pare, perchè numerosi sono i nomi imbarazzanti che il PdL ha, faticosamente, deciso di mettere da parte.

Ma, come al solito, lo spettacolo è stato eccezionale. La suspence pure. Perchè pare che il Cosentino, indagato per collusioni con la camorra e furibondo per l'affronto subito, si sia portato via le liste con le firme. Detto in parole povere, il PdL in Campania avrebbe rischiato lo stesso pasticcio capitatogli nel Lazio, in occasione delle ultime regionali. Lista non presentata nei tempi e nei modi dovuti. Dunque fuori.

Panico generale. Urgentissima riconvocazione di tutti i candidabili, per rifirmare il foglio per la presentazione. Entro le 20 di ieri sera. Pena: clamorosissima esclusione. Una tragicommedia degna delle destre berlusconiane. E di una classe politica da avanspettacolo.

Il Cosentino se l'è presa, comunque. Ed è impossibile, al momento, prevedere cosa e come farà pesare la sua offesa. Qualcuno ipotizza una seconda annata del reality. Magari giocata alla presenza di altri attori. New entries di uno spettacolo penoso che, dalle retrovie, s'è dipanato alla fine davanti agli occhi del mondo. Pare incredibile, eppure c'è ancora chi si stupisce del fatto che i moderati europei vogliano cacciare Berlusconi ed il suo PdL dal gruppo. Chissà perchè?

Comunque, a ben guardare. Il Cosentino qualche ragione potrebbe pure avercela. Perchè il PdL, a prescindere dai tanti, piccoli pesciolini, non ha avuto la forza di risolvere il padre di tutti i casi impresentabili. Perchè, insomma, non si comprende bene quali siano i principi etico-morali in base ai quali il Cosentino è stato escluso. Ed il super caimano, invece, con tutti i suoi processi e le sue questioni irrisolte, è invece rimasto. Per giunta capolista in tutte le regioni d'Italia. Come dire? te lo devi accattà a tutti i costi. In tutte le salse.

Le cronache riportano sollevazioni articolate in tutte le regioni italiane. Focolai di rivolta, nel PdL, continuano a scoppiare per gli esclusi. Ma pure per le imposizioni. Candidati eccellenti, da premiare in nome della fedeltà al capo, che vengono catapultati lontano. In seggi ritenuti blindati. Per ricompensa. A tutto danno delle forze locali.

Sui giornali quest'oggi, accanto a questa incredibile cronaca del ridicolo, troverete l'involontario commento di Monti: «Con i partiti impossibili riforme incisive». Per una volta si può essere d'accordo.

Col PdL, al massimo, si possono trascorrere un paio d'orette in allegria. Completamente gratis. E meglio che al cinema.

[Ave]

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