
C'è una cosa che stupisce ed amareggia, nella vicenda della lettera che la piccola Ginevra ha scritto al Sindaco della città. Non ottenendone, per altro, neanche una risposta diretta. Una cosa che già era sembrata, a noi VitK che quella lettera abbiamo raccolta, quasi incredibile.
Com'è possibile che debba essere responsabilità di una bambina di otto anni segnalare uno dei disagi più clamorosi che la città è costretta a sopportare, e da troppo tempo? I destri, che della città hanno la responsabilità amministrativa, speriamo ancora per poco, sono naturalmente i primi e principali responsabili. E basterebbe farsi un giretto ed ascoltare le reazioni dei cittadini alle giustificazioni creative tirate fuori per l'occasione, per capire quanta distanza esiste tra questi amministratori e la vita quotidiana, e reale, della città.
Ma, ahimè, c'è da chiedersi se forse anche i sinistri hanno avuto bisogno della letterina di Ginevra, per scoprire il problema dei parchi pubblici. Sebbene essi non hanno responsabilità gestionali, sono però chiamati ad occuparsi della vita concreta dei cittadini, e dovrebbero essere i primi a sollecitare l'amministrazione nel giusto modo. Non dovrebbero aspettare che una bambina di otto anni gli indichi la via da seguire.
Invece proprio così è andata. Il silenzio e l'immobilismo più assoluto son stati interroti proprio da quella letterina. Incredibile dictu. Ma cosa, in concreto, son state capaci di fare le forze politiche? Si sono appiccicate in una davvero ingloriosa pantomima. Fedeli ad un copione che la realtà ha dimostrato oramai obsoleto. Qualche colpo di fioretto linguistico. Un paio di comunicati. Qualche ghirigoro ironico. Poi il nulla. La calma piatta della politica locale s'è increspata per un breve momento. Poi è ritornata amorfa ed inutile nel modo intollerabile che sentiamo tutti con tragica precisione.
I sinistri, in più, hanno aggiunto a questo quadro anche qualcos'altro. Hanno parlato dell'imminiente avvio di una raccolta firme. Le VitamineK non sono contrarie a tale iniziativa. Tutt'altro. Anche perchè, evidentemente colpevoli d'ingenuità, abbiamo parlato di tale iniziativa in modo pubblico, su FB. Non ci sarebbe dispiaciuto affatto essere contattati per lavorare insieme a questa cosa. Ed, anzi, noi vorremmo estendere ed aprire la collaborazione anche a tanti altri, partiti e movimenti e comitati. Invece nessun contatto è arrivato. Nessuna mano tesa verso la città. Nessuna chiamata alle tante persone che da anni fanno quello che dovrebbero fare loro. Rimettendoci del proprio denaro e del proprio tempo.
E' un segno dei tempi anche questo. Che quello che era un grande partito popolare. Si ritrova impantanato in un immobilismo talmente asfissiante da aver bisogno, per muoversi quel tanto da dare l'illusione di essere ancora vivo, della lettera di una bambina di otto anni. Arroccandosi in una solitudine impenetrabile dalla quale uscirà, gioco forza, ancora più solo.
Credere che la via per uscire dal tunnel, anche a livello locale, sia rinchiudersi nel fortino ed aspettare i rinforzi del generale Custer è il modo migliore per ritrovarsi, si, al riparo dalla tempesta. Ma completamente da soli. Bivacco di manipoli piuttosto che quartier generale del futuro di questa città.
Nessuno vi chiederà di uscire dal fortino. Nessuno vi circonderà. Perchè la tragedia politica. Quella incommensurabile nella quale vi siete andati a ficcare pervicacemente.
E' che la città ha già capito, e da tempo, che non ha più bisogno di voi.
[Ave]
...ormai ognuno pensa al suo piccolo,ognuno pensa a se stesso,destra o sinistra siamo arrivati alla frutta,e la cosa più brutta che ormai alcuni "valori" sono andati persi...si parla..parla...ma i fatti tardano ad arrivare..o non arrivano per niente.
RispondiEliminanon vedi che qua sopra nci scrive più nessuno, ma solo chi ha compassione?!
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