Passa ai contenuti principali

Arrenditi. Sei circondato

[da Il Messaggero]
Il candidato grillino del FriuliVG, dopo il brillante risultato che ha portato il M5S al dimezzamento dei voti in appena due mesi, ha dichiarato due cose. Cosa numero 1: il movimento è stato penalizzato dalla legge elettorale, che premia le coalizioni. Cosa numero 2: le politiche son altra cosa. Le regionali son penalizzanti per il movimento.

Sono due baggianate dovute, probabilmente, allo shock dell'insuccesso elettorale. Perchè palesemente in contrasto col buon senso, oltre che con i precedenti teorici dei pupetti. La legge elettorale premia le coalizioni perchè è di tipo maggioritario. Ed è proprio questo lo spirito che si è voluto adottare, per eliminare i ricatti dei partiti minuscoli. Quelli che col 2% tenevano sotto scacco i governi della I Repubblica. Induce a coalizzarsi per limitare la dispersione. Peccato che nessuno glielo abbia spiegato prima delle elezioni. Magari, chissà, avrebbe potuto limitare le farneticazioni del dopo voto. Se invece la questione è che i movimentini sono tanto sprezzanti e presuntuosi da respingere qualsiasi alleanza, son problemi che si devono curare da soli.

Invece, a proposito del voto regionale. Ha semplicemente ribaltato la realtà. Perchè il M5S, che è il famigerato non-partito, nasce nelle realtà concrete della vita quotidiana dei cittadini, dicono. Quindi dovrebbe trovare molto più facile affermarsi in tutte le competizioni locali. Proprio perchè gli attivisti dovrebbero essere in grado di farsi conoscere direttamente, e non solo con le esilaranti presentazioni video che abbiamo, ahimè, visionato. Ma può darsi che, per loro, nelle regionali friulane sia valso l'antico detto: «più li conosci, più li eviti». Questo spiegherebbe molto bene il tracollo grillino.

Su FB si sono letti sondaggi che danno il M5S aumentato di 5 punti dalle ultime politiche. Ma la realtà del FriuliVG ha consegnato dei pupetti a -50%. E, su SKY, un altro sondaggio dice che i grillini perdono un buon 3%. Ma quanti saranno i troll in questo paese? Sarà forse in virtù di quello che sembra essere già l'inizio della fine, che il padrone s'è scatenato senza ritegno? Già dimentico della necessaria serenità di fronte ad una piazza esagitata dalla sua bava, ha ricominciato a parlare di golpettino. Frantumando indecentemente la simpatia che qualche tempo fa gli aveva ispirato il vecchio Napolitano. Quello nuovo, evidentemente, si merita già i suoi super sberleffi maleducati.

Intanto, in quella che era già stata definita un modello politico d'eccellenza, la Sicilia felix, i pupetti rompono definitivamente e completamente qualsiasi collaborazione con il Presidente Crocetta. Cosa curiosa e ridicola quanto
non mai, visto che in effetti nessun accordo era stato sottoscritto. Ed i movimentini si erano limitati a votare e sostenere solo le idee e le proposte che condividevano. Si presume che continueranno a fare la stessa cosa. A meno che non decidano di essere NOisti in modo radicale. E di opporsi anche a ciò che ritengono giusto. Se così fosse, sarebbe il caso di mandare un bel po' di cartoline di saluto a tutti i siciliani che hanno votato M5S, con su scritto: «Benvenuti nel club dei voti inutili. Firmato: gli elettori grillini».

In compenso, dimostrando la fondatezza di quel vecchio assioma della psicologia cognitiva, che distingue la realtà effettiva da quella «percepita», la signora celebre per la scoperta del fascismo buono ha dichiarato che i pupetti rappresentano l'unica vera opposizione. E' un film già visto, naturalmente. Ma che comincia a puzzare di fumus pesecutionis. Poichè i movimentini vedono solo loro stessi. Si ritengono al centro dell'universo. Ma pure a destra dell'universo. E persino a sinistra dell'universo. Insomma. Si vedono universo. L'unico. Sono geneticamente modificati per fare alleanze solo con loro stessi. Votarsi solo fra di loro. Essere gli unici a fare opposizione. Eggià. Questione di percezione, appunto.

Infine, a proposito di voto. Solo adesso, a delitto compiuto. I padroni hanno comunicato i numeri dei candidati alle loro quirinarie. Basterà citarne soltanto uno. Ventottomila. Che in matematica si scrive così: 28.000. Sarebbe questo il numero totale dei voti espressi dal popolo (?) grillino. La vincitrice, Gabanelli, ne avrebbe raccolti meno di 5.000. Prodi soltanto (si fa per dire, naturalmente) 1.300. Salvo poi raccogliere anche lo sputacchio del proprietario: «Noi Prodi non lo voteremo mai».

Chissà perchè i padroni preferiscono parlare con la stampa estera. Perchè la nostra fa schifo, dicono. Sarà. Ma certo che, quando devi raccontare tante stupidaggini nascondendole dietro paroline piccole piccole, può far comodo avere davanti un interlocutore che non capisce niente.

Solo così, finalmente, puoi convincerti davvero di avere ragione.

[Ave]

Commenti

  1. Fare una pessimo primo piatto e lamentarsi del contorno,
    ridicoli.
    Sareste capaci di sotterrare pure l'unica veritá:
    Col suo fare il PD ha resuscitato Berlusconi, anche Vendola si vergogna della sua vecchia alleanza.

    RispondiElimina
  2. Fatemi capire, hanno eletto una donna che parlando dell'elezione del capo dello stato ha definito il suo ormai ex segretario di partito un bambino dell'asilo che porta il pallone e fa giocare solo chi gli pare, elogiando un certo Rodotà.. A ognuno le sue conclusioni.

    RispondiElimina
  3. istigatore alla violenza

    RispondiElimina
  4. Purtroppo Grillo non risulta neanche originale; ha iniziative, lessico, pensieri e gestualità tipiche del fascismo (quello "cattivo", per buona pace della Lombardi). La cultura (ed il buon senso) dovrebbero opporsi al tentativo di imbarbarimento in atto ma le fila risultano essere ogni giorno più in difetto...

    P.s.: se la "Cittadina" Lombardi è la più eminente "rappresentante" del PARTITO 5stelle penso che la Lega Nord sia da considerarsi un partito di luminari...

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.