Passa ai contenuti principali

Perchè domani scenderemo in piazza. Ad Anagni

C'è un motivo per il quale bisogna andare alla manifestazione per il nostro ospedale, domani sabato 14 maggio. E questo motivo ha un solo nome: si chiama dignità.



Si tratta della dignità che questa città ha perso, nel corso degli ultimi anni. E la responsabilità di questo smarrimento della dignità è racchiuso in un solo concetto: una politica ridicola. Falsa. Bugiarda. Indifferente. Incapace. Inefficiente. Capace solo di scavare, con mille attenzioni ed accortezze, lo spazio adeguato per coltivare se stessa. Le proprie ambizioni e le proprie aspirazioni.

Se non ce ne fossero altri, di motivi, basterebbe ed avanzerebbe questo. Il recupero della dignità per una città umiliata da una promessa dopo l'altra. Un sorriso dopo l'altro. Una pacca sulla spalla dopo l'altra. A fronte di una realtà continuamente diversa, si, ma nel senso di un inarrestabile tradimento di quelle promesse, di quei sorrisi, di quelle pacche sulle spalle.

Quante volte è stata annunciata la riapertura di un ospedale praticamente chiuso e spogliato quasi di tutto? Forse lo stesso numero di volte che è stato inaugurato il museo cittadino. Destri e pseudosinistri sanno trovare le loro convergenze parallele, in questo paese. E' per questo continuo stillicidio, per questa prolungata umiliazione da parte di una politica capace solo di bugie, che domani bisogna andare davanti a ciò che resta del nostro ospedale.

Per testimoniare che non è questo il (finto) amore di cui questa città ha bisogno. E che non sono queste umiliazioni che renderanno la città migliore. Perchè le sale le stanze gli spazi del nostro ospedale debbono essere riempite di dottori di infermieri di macchinari di pazienti. Non di promesse. Che, fatalmente, abbiamo capito avere le gambe cortissime. Proprio come le menzogne.

E bisognerà anche cominciare a prendere coscienza di un'altra, definitiva realtà. Il fatto che questa politica capace solo di bugie è quella stessa che avrebbe dovuto rappresentare il cambiamento. Il rinnovamento ed anzi il neo rinascimento della città di Anagni. Non è così. Non è stato così. Non sarà così. I fallimenti ripetuti e continui. L'indifferenza verso le richieste della città. La qualità della vita peggiorata persino rispetto ai tempi che si dicevano "oscuri". L'assoluta mancanza di un'idea, un progetto, una visione ampia e strutturata di quello che Anagni dovrà essere nel futuro. Tutto questo ci dice che questa politica va cambiata. Al più presto.

Perchè questa città ha bisogno di crescere. Sul serio. E queste pappine dalle gambe cortissime non riesce proprio più a digerirle.

[Ave]

Commenti

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.