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L'improvvisazione al potere



C'è stata un'epoca nella quale l'immaginazione era al potere. O, per meglio dire, si voleva che andasse al potere. A furor di popolo. Poi, purtroppo, abbiamo visto com'è finita. Ed al potere c'è andata non l'immaginazione. Ma l'improvvisazione.





Il consigliere comunale Fernando Fioramonti, peraltro degnissima persona, ha trovato l'espressione perfetta per fotografare un movimento sull'orlo di una crisi nervosa: «Abbiamo confuso il principio dell'uno vale uno con l'uno vale l'altro». E così il m5s s'è ritrovato senza una linea di comando. Senza una struttura. Senza un'organizzazione. Alla mercè dell'ultimo arrivato che, passando per caso davanti ad un meetup del quale non conosceva neppure l'esistenza, si sente pronto per fare il ministro. Dopo aver postato un bel video di autopresentazione, beninteso.

Il rito purificatorio di domenica, nel quale gli eletti sono sfilati a presentare i loro malumori e ad elencare le medicine, merita grande simpatia e partecipazione. Viene voglia quasi di tifargli a favore. 
Ma la verità è che, forse, neppure i lamentanti ci credono fino in fondo. Un movimento che è nato da un gigantesco Vaffa non trova neppure uno straccio di attivista capace di presentarsi sul palco e snocciolare, per tutta l'incredibile eternità dei 180 secondi a disposizione, semplicemente, il lungo ed articolato elenco dei suoi Vaffa? Dov'è finito quel coraggio originario? Dove quella rabbia? Dove quella promessa di aprire come una scatoletta di tonno il parlamento? Dov'è andato a precipitarsi il sogno di cambiare pelle a questa malandata Italia?

'All'apparir del vero tu, misera, cadesti', cantava il sommo Leopardi. Il m5s, materialmente, caduto ancora non è, perchè ben accomodato nelle poltrone del potere. Ma certo è ben ipotizzabile che, quando cadrà, rumore farà. E, senza neppure uno straccio di organizzazione della struttura politica, nel caos primigenio di una politica che arriva da un altrove più misterioso degli UFO, come faranno a salvarsi tutti questi uno che valgono, letteralmente, come qualsiasi altro?

Intanto, i 180 secondi di doleances sono stati presentati. Un passo alla volta. Arriveranno a sua maestà? Si. Forse. Chissà. Sopratutto, chissà come gli arriveranno. Depurati e forse denocciolati dagli ossicini più indigenti, cioè meno graditi? L'unica cosa certa è che il meccanismo è complesso assai. Qualcuno raccoglierà tutti i 180 secondi. Farà un riassunto. Altri filtreranno il riassunto delle lagnanze direttamente al re. Insomma. Sorpresa! Quella struttura politica della quale tutti sentono la mancanza, si scopre già esistente. Ma solo ai livelli più alti.

Quelli da dove è più facile vedere, in lontananza, il terrapiattismo.

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