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RETUVASA. Piccolo manuale di autodifesa

Per chi magari rischia di perderselo ecco il volantino che, da stamattina, RETUVASA e le altre associazioni iniziano a diffondere. Aiuta a capire, in modo semplice ma preciso. Perchè non dobbiamo abbassare la guardia. [Ave]

BREVE MANUALE DI AUTODIFESA DALLA DIOSSINA DEL CITTADINO DELLA VALLE DEL SACCO

Se vi venisse in mente di farvi delle domande e darvi delle risposte a proposito della diossina e della richiesta della Marangoni - Maind di incenerire il Carfluff continuate a leggere qui:

- Quale è lo stato di inquinamento attuale? Quello di un territorio, chiuso in una valle, che ha subito oltre 50 anni di industrializzazione fatta di produzioni soprattutto chimico-farmaceutiche, attraversato da imponenti vie di comunicazione, da elettrodotti e infestato da discariche, più o meno visibili, di scarti industriali (vedi la recente scoperta dei fusti di lindano sotterrati lungo le sponde del fiume Sacco). In questa nostra area industriale non esiste ancora oggi nessun impianto di depurazione delle acque utilizzate dalle industrie (come è ben visibile dalla schiuma che decora le acque del nostro fiume). Solo per ricordare alcuni degli impatti più rilevanti:
- Metalli pesanti e altri inquinanti emessi dalle industrie, nell’aria e nelle acque (in assenza di depuratori consortili).
- Beta-HCH (parente del DDT) interrato a Colleferro che ha inquinato l’alveo del Sacco sino a Ceccano.
- Inceneritori di cdr (combustibile derivato da rifiuti), dove in realtà si è bruciato di tutto, a Colleferro dal 2002.
- Inceneritore di pneumatici ad Anagni dal 2001.
- Discarica di Colle Fagiolara a Colleferro, di Radicina ad Anagni.
- Impianto di produzione di cdr (combustibile derivato da rifiuti) a Castellaccio.
- Autostrade e strade statali ad alta frequentazione (Casilina in particolare).

- Che cose' è la diossina? Il termine generico “diossina” viene utilizzato comunemente per indicare una numerosa famiglia di sostanze chimiche che contengono cloro. Queste sostanze si caratterizzano per proprietà simili, tra cui: difficoltà a sciogliersi nell’acqua, elevata capacità di sciogliersi nei grassi, difficoltà a biodegradarsi, lunga durata nell’ambiente, forte tendenza ad accumularsi negli organismi viventi.

- Quali attività industriali possono produrre diossina? Ogni attività di incenerimento produce diossina. Le principali fonti di diossina sono le industrie metallurgiche, le industrie chimico-farmaceutiche e le attività di incenerimento dei rifiuti come quelle presenti nella Valle del Sacco.

- Che effetti ha la diossina sulla salute? Le diossine sono un gruppo di sostanze chimiche molto tossiche e in genere altamente persistenti nell’ambiente e nei sistemi biologici. La scienza non ha dubbi sulla natura cancerogena delle diossine ( in quanto danneggia il DNA umano e animale), sull’effetto tossico che esse hanno sul sistema endocrino e sui danni che possono provocare all’apparato riproduttivo e allo sviluppo corporeo. La loro capacità di indurre effetti negativi sulla salute anche a esposizioni molto basse dà a queste sostanze grande rilevanza sul piano sanitario. I soggetti più a rischio sono i bambini.

- Ci sono esami e controlli particolari da fare per conoscere l'attuale stato di salute nostro e dei nostri figli? Per rilevare la diossina presente nel nostro organismo si possono fare delle semplici analisi del sangue, ma esse sono molto costose e non tutti gli ambulatori pubblici e privati sono attrezzati per farle. Il nostro comitato ha individuato nel Laboratorio Microinquinanti Organici INCA di Venezia l’Istituto più affidabile a cui rivolgersi.

- E' stata individuata un'area già inquinata dalla diossina? L’ordinanza N. 7 del 15.01.2010 del Sindaco del Comune di Anagni, proprio a causa della presenza di diossina, ha ordinato “il divieto di consumo e commercializzazione di ortaggi, frutta, foraggi, uova e pollame, nel raggio di 500 metri in linea d’aria dal bivio QUATTRO STRADE (SS 155 per Fiuggi, Km. 1) e nello stesso raggio il divieto di razzolamento e pascolo degli animali”.

- E' esagerato diffidare dai prodotti locali ( siano essi quelli dei privati che quelli delle aziende agricole)? Le ripetute ordinanze del Sindaco danno esse stesse risposta a questa domanda: la grave contaminazione dei prodotti agricoli è certificata ufficialmente. E allora non è da ritenere legittimo che tali controlli debbano essere estesi ben oltre il raggio di 500 metri e che i cittadini si chiedano come mai essi siano stati omessi negli anni decorsi? Il tutto nel pieno diritto dei cittadini alla tutela del bene più prezioso quale è la salute.

- I nostri immobili perderanno valore in caso di approvazione del nuovo impianto? E’ molto probabile. Certo è che diminuirà molto la qualità della vita di chi ci abita.

- A chi spetta la decisione di autorizzare l'impianto? Alla Regione Lazio e al Ministero dell’Ambiente. Prima però la richiesta della Marangoni è sottoposta alla valutazione della conferenza dei servizi in cui sono rappresentati diversi Enti tra cui:
- il Comune di Anagni ove la carica di Sindaco è ricoperta dal concittadino Dott. Carlo Noto;
- la Provincia, ove il nostro concittadino Alessandro Cardinali è assessore e membro della Giunta provinciale;
- la Regione Lazio, ove il nostro concittadino Franco Fiorito è stato eletto alla carica di Consigliere con possibilità di entrare a far parte della Giunta regionale.
Ricordiamo la ripartizione dei voti della Conferenza dei Servizi: 2 voti alla Regione, 2 alla Provincia, 1 alla ASL, 2 al Comune di Anagni, 1 al Consorzio ASI di Frosinone.

- Quale è la posizione dei nostri amministratori? Nel Consiglio Comunale del 13 ottobre 2009 è stata approvata dall’intera attuale maggioranza di centro-destra, con l’astensione del Sindaco Carlo Noto, la proposta del Presidente del Consiglio Comunale Marco Cesaritti di esprimersi “in modo contrario al rilascio delle autorizzazioni permanenti relative all’incremento dei codici di materiale da portare in combustione presso l’impianto della Marangoni Tyre”.

I CITTADINI DEVONO INOLTRE RICORDARE SEMPRE:
CHE L’INCENERITORE DI CAR FLUFF PROPOSTO DALLA MAIND-MARANGONI DI
ANAGNI E’ UNICO IN EUROPA.CHE SARA’ DESTINATO AD INCENERIRE LE CARCASSE
DI AUTOMOBILI PRODOTTE NEGLI ULTIMI DECENNI IN QUANTITATIVI ENORMI.NONOSTANTE QUESTA PROSPETTIVA NON E’ STATO PREDISPOSTO DALLE
AUTORITA’ DI TUTELA AMBIENTALE (ASL E ARPA LAZIO) NESSUNA CAMPAGNA
INFORMATIVA SUI RISCHI PER LA POPOLAZIONE DERIVANTI DALL’INQUINAMENTO
ATTUALE E QUELLO FUTURO IN MERITO ALL’INCENERITORE DELLA MAINDMARANGONI.

NON ESISTONO SUL TERRITORIO STRUTTURE SANITARIE IN GRADO DI
MONITORARE LA POPOLAZIONE E INTERVENIRE A LIVELLO TERAPEUTICO (IL
REPARTO DI ONCOLOGIA DELL’OSPEDALE DI ANAGNI E’ CHIUSO DA UN ANNO).PER
QUESTO CHIEDIAMO DI SOSPENDERE NELLA NOSTRA VALLE IL PROGETTO
PROPOSTO DALLA MAIND-MARANGONI E OGNI PRODUZIONE INDUSTRIALE
PERICOLOSA.
e infine:

-E' sensata l'idea di trasferirsi? Si salvi chi può! Ma chi non può andarsene si unisca a noi.

RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
ASSOCIAZIONE ANAGNI VIVA
ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE
COMITATI CITTADINI VOX POPULI, OSTERIA DELLA FONTANA, PONTE DEL PAPA.
Per informazioni e contatti: tel. 3930723990
Siti internet: RETUVASA - DirittoAllaSalute

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