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Piero Alonzi. Smaltire senza bruciare

E' giunto in redazione un piccolo intervento di Piero Alozi, consigliere comunale PD, che si inserisce bene nella discussione sull'ambiente della nostra città. Ve lo giro volentieri.

Volevo dire alcune cose a proposito del riciclo dei pneumatici in Italia.
Con immenso piacere ho scoperto che anche in Italia imprenditori ed inventori si stanno svegliando per affrontare in maniera intelligente il grave problema dello smaltimento dei rifiuti.
Non lontano da Anagni, a Minturno, il Sig. Luciano Mori con la sua finanziaria Apri Sviluppo e un imprenditore locale hanno investito 10 milioni di euro per creare uno stabilimento in cui si ricava dalle vecchie gomme il polverino nero per l'asfalto antisdrucciolo (usato anche nei campi sportivi), una tela speciale utilizzata all'interno di componenti per auto e filamenti d'acciaio. Tutto questo si sta rivelando un vero business dalle grandi potenzialità. Si pensa quest'anno di smaltire 26 mila tonnellate di pneumatici sulle 350 mila annunciate, non più del 5,8% del totale.
Si può considerare un business a doppia entrata infatti in un primo anno pieno di attività (il 2010) è previsto un fatturato di circa 4 milioni dove 2,2 milioni sono le entrate ambientali, cioè i soldi che pagheranno gli stessi produttori (Pirelli, Michelin ed altri) che per legge sono tenuti a garantire lo smaltimento dei pneumatici usati. Gli altri saranno i proventi dei prodotti ricavati dal riciclo e venduti.
Stiamo vivendo un momento di transizione cruciale e pieno di segnali positivi che vengono da varie parti d'Italia, ma non riesco ancora a giustificare imprenditori che hanno poche idee e vogliono fare business applicando tecniche di termocombustione.
Non riesco a giustificare i politici che sponsorizzano categorie di imprenditori senza scrupoli concedendo loro autorizzazioni che portano solo danni al territorio ed in particolare alla salute di noi tutti.
Quello che oggi stiamo vivendo ad Anagni ci lascia veramente interdetti. Spero che la conferenza dei servizi bocci il progetto di termocombustione e che si trovino altri sistemi di riciclo di quel materiale chiamato Car-fluff.
Concludo dicendo che gli imprenditori non si devono ostinare e restare chiusi in una specie di circolo vizioso, bensì devono essere consapevoli che dando spazio alla ricerca è possibile creare un valore aggiunto per stare sul mercato ,e nello stesso tempo, fare businnes, creare ricchezza e occupazione.
Piero Alonzi

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