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Pigliacelli. Ecco un altro che ama (tanto) la sua terra

Questa è una storia che comincia con una foto. Il signore che vedete qui accanto si chiama Marcello Pigliacelli. E' niente poco di meno che il nuovo presidente Confindustria della provincia di Frosinone. Il Pigliacelli, bontà sua, è voluto intervenire sulla questione Marangoni e sulla diossina  di Anagni. Le sue parole potete leggerle dal Messaggero.
Leggetele con calma e concentrati. E poi inorridite. Perchè il suo è stato un intervento a gamba tesa, anzi tesissima. Con un atteggiamento chiaramente ed inequivocabilmente intimidatorio ha preso di petto il povero sindaco Noto e l'assessore De Angelis, definiti addirittura capipopolo della manifestazione di protesta. Tanto per non sbagliare, poi, ha sparato cifre ed informazioni a casaccio. Dice che bruciare car-fluff non produce diossina, quando persino la Marangoni stessa ha comunicato il contrario, affermando però di farlo entro i limiti stabiliti per legge. Parla di 850 famiglie che dipendono dalla Marangoni, quando a tutti noi ne risultano all'incirca la metà. Ed infine parla di noi, cari compagni di avvelenamento, praticamente come degli animali. Noi saremmo quelli che sono aizzati dai capipopolo, dagli amministratori, persino dai sindacati, secondo il Pigliacelli. Come dire: bestie furiose incapaci di raziocinio; dementi selvaggi da prendere per i fondelli e rivoltare come pedalini bucati.
Questo è quello che pensano di noi. Questo è ciò che il Pigliacelli dice di noi.
Ma chi sarà mai questo Pigliacelli? A Frosinone esiste una grande, omonima azienda di trasporti. Indovinate un po' quale marchio risulta tra i principali e più importanti clienti del Gruppo Pigliacelli? Come dite? Naa. Non vi sento. Però la soluzione ve la potete far dire dagli stessi Pigliacelli. La trovate proprio qui. Seconda riga partendo dall'alto. Facile facile.

Allora vogliamo dargliela, una risposta, al Pigliacelli? Vogliamo dirglielo in faccia, che dite? Già le Associazioni anagnine, attraverso la D.a.S., hanno provveduto. Altri ancora hanno ribattuto. Ma io son molto meno elegante. E le sparate del soggetto lasciano intuire poca eleganza anche dall'altra parte. Allora meglio andare al sodo, come si fa coi contadini.

E dunque, caro Marcello, meglio che si metta il cuore in pace. A noialtri non ce ne po' fregà de meno dei suoi affari. Nè degli affari della Marangoni. Noi non vogliamo morire avvelenati dalle merde industriali. Noi non vogliamo che l'ennesimo inceneritore venga a ridurre in fumo quel poco che resta della nostra possibilità di sopravvivere. Qui ad Anagni la diossina c'è già, caro Piglia. Qui nella Valle del Sacco il disastro ambientale c'è già, caro Celli. L'elenco dei morti ammazzati da tumori innominabili c'è già, caro Pigliacelli, e si allunga ogni giorno di più. La nostra opposizione all'inceneritore sarà eterna, continua e senza tentennamenti, perchè ne va della nostra vita, dei nostri figli, del nostro futuro. Si può mettere l'animo in pace. E se lo possono mettere anche quei politici che pensano di riuscire a sopravvivere politicamente, nel caso in cui l'inceneritore fosse autorizzato.

Onore, gloria e solidarietà, dunque, al sindaco Noto ed all'assessore De Angelis, capipopolo di questa battaglia. L'inceneritore di buono ha già iniziato a produrre questo effetto: sta bruciando le speranze politiche di molti. Sta rosolando per benino l'immagine politica di molti. Autorizzatelo, e vedrete il futuro politico dei quaquaraquà di turno fare la stessa fine degli scarti industriali.
Impacchettati e sotterrati nottetempo, a rosicare per l'eternità un ambiente che non ha affatto bisogno di loro.

[Ave]

Commenti

  1. Non sò il perchè, ma a me sembra che questi amanti della propria terra abbiano tutti in comune un aspetto un pò sciupato..
    Propongo a tal proposito di organizzar una bella cena (solo per loro) a base di prodotti tipici locali (rigorosamente raccolti a non più di 500m dalla Marangoni). Niente di che: carne, uova, latte, formaggio, un pò d'olio e del buon vino accompagnati da frutta e verdura.. Di fronte a un buon piatto si discute meglio!!!

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