RETUVASA
Comunicato stampa
Comunicato stampa
del 17 maggio 2010
L’incenerimento di car-fluff è altra cosa rispetto all’attuale operatività sia del reparto di produzione gomme sia dello smaltimento per combustione delle gomme esauste. Il car-fluff è costituito dai residui della rottamazione degli autoveicoli. Il suo incenerimento genera la diffusione di sostanze inquinanti, in primo luogo di diossine, le cui conseguenze sono micidiali per la salute e per l’ambiente. Questa attività, che la Marangoni ha già sperimentato, si pone in completa discontinuità con quella per la quale lo stabilimento Marangoni di Anagni è sorto: infatti l’attività è via via passata dalla produzione di gomme, alla combustione di quelle esauste ed ora si intenderebbe passare ad un’attività per nulla in rapporto con le precedenti che, per la storia stessa dell’azienda, sono destinate a sparire per concentrarsi sull’incenerimento di car-fluff.
Se l’azienda sta cambiando natura e obiettivo della sua attività ed ha perso, o sta perdendo il mercato (e una buona politica sindacale dovrebbe preoccuparsi dei riflessi sull’occupazione), concentrarsi sul car-fluff può significare soltanto puntare ad un’attività, l’incenerimento dei residui della rottamazione, che assicura fortissimi profitti a bassi costi, con manodopera ridottissima, destinata a ridursi ancora di più con l’automazione. Quanto al problema della salute e della sicurezza, esso esiste per gli operai interni alla fabbrica e per tutta la popolazione. Relativamente ai primi, l’Ufficio regionale che da mesi sta studiando il progetto per l’inceneritore di car-fluff ha giudicato inadeguati tutti i dispositivi tecnici a garanzia degli occupati e sono state richieste decine di integrazioni per dare un minimo di sicurezza all’impianto. Non è un caso che ci siano stati finora tre Conferenze, tutte non risolutive, sulla questione. Relativamente alla sicurezza della popolazione e alla tutela del territorio noi ribadiamo che l’impianto di incenerimento di car-fluff, anche in condizioni di normale esercizio, immette nell’ambiente circostante e oltre prodotti inquinanti scientificamente documentati tra i più tossici e pericolosi, in primo luogo le diossine.
Non è un caso che tre organizzazioni di categoria degli Agricoltori abbiano espresso congiuntamente critiche al progettato impianto e si siano mostrate, senza esitazione, contrarie alla sua autorizzazione. Infatti le attività agricole e di allevamento sarebbero inesorabilmente colpite, come in parte già accade, così come sarebbero compromessi e svalutati i beni immobili, terreni e case, oltre alle attività commerciali, nel momento in cui il nostro territorio venisse caratterizzato dall’inquinamento da diossina ed altre sostanze tossiche.
Noi apprezziamo l’atteggiamento consapevole e lungimirante dimostrato dall’assessore all’ambiente e vice presidente della Provincia Fabio De Angelis e, a nome di gran parte della popolazione che in questa vicenda ci sentiamo di rappresentare, lo invitiamo a continuare con coraggio nella sua attività di contrasto a questo scellerato progetto. Altrettanta considerazione esprimiamo per l’opposizione dichiarata più volte dal sindaco Noto e dall’amministrazione comunale di Anagni.
Da ultimo, ricordiamo le esortazioni che il vescovo Loppa ha rivolto a tutti i responsabili della difesa della salute e dell’ambiente a perseguire tale obiettivo senza tentennamenti, per una politica dello sviluppo che risponda a necessità economiche ecosostenibili e ad esigenze etiche doverose.
Rete per la tutela della Valle del Sacco - Associazione Culturale Anagni Viva -
Associazione Diritto alla Salute - Associazione La Guerra di Piero
Comitato Osteria della Fontana - Comitato Ponte del Papa – Comitato Vox Populi Anagniae
Associazione Diritto alla Salute - Associazione La Guerra di Piero
Comitato Osteria della Fontana - Comitato Ponte del Papa – Comitato Vox Populi Anagniae
Per informazioni e per seguire la situazione aggiornata consultare i siti internet:
Retuvasa; D.a.S. Per comunicazioni urgenti chiamate il n. 3930723990
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