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Dell'Utri. Boia chi molla (l'eroe)

Non molla. Non arretra neppure di un centimetro. Nuova conferma di colpevolezza per il signor Dell'Utri. Sette anni di galera, dai nove che erano. E lui che fa? Davanti ai giornalisti continua a ripetere, come un mantra, che Vittorio Mangano, il pluriomicida della mafia morto in carcere, è un eroe.
Eroica davvero questa sua perseveranza nello sguazzo. Persino i giovani PdL della Sicilia, imbarazzatissimi, hanno chiesto che il Marcello sia espulso dal partito, e sottolineato che per loro eroe è Borsellino, non Mangano.
Rimane il fatto che questo signore continua a guadagnare quasi mezzo milione di euro l'anno, continua ad avere il suo bel potere, continua ad essere a piede (ma pure a mano, a faccia, a sedere) libero. E rimane il fatto che questo signore è il fondatore di Forza Italia.
Magnifica e spettacolare, come sempre, la reazione del berlusca. «Suvvia, la crisi è passata. E' già alle nostre spalle», ha detto. Non c'è niente da fare. Sempre un passo avanti gli altri.
Il più vicino di tutti al precipizio. [Ave]

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Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.