Passa ai contenuti principali

Anagni. Gl'incivili siamo noi

E' accaduto sabato notte. Qualche imbecille ha provveduto a distruggere quel po' di arredo urbano che questa città mostra ai passeggianti. La scalinata di San Domenico, ce l'avete presente? Quella che parte da Porta Cerere. Vi ricordate dei grandi vasi che, qui e là, segnano il percorso? Ecco. Sono stati presi a calci e distrutti. Episodio che va ad aggiungersi ai tanti che costellano oramai le nostre cronache locali. Le panchine della passeggiata spostate ed imbrattate, quando non del tutto sfondate. I cumuli di spazzatura e foglie secche lasciate ad ingigantire un po' ad ogni angolo, ma in ispecie al parco-parcheggio di piscina, del centro storico. Il parco centrale, con le sue schifezze disseminate ovunque. E' uno scandalo ed un'inciviltà che coinvolge tutti, cari amici.


Anche noi. Perchè sarà pure vero che l'amministrazione, tanto per cambiare, è assente. Ma è vero anche che l'immondizia c'è. E qualcuno dovrà pure avercela buttata. E' pure vero che i vasi son stati rotti. E qualcuno li avrà pure presi a calci. Insomma. Come al solito dovremmo parlare anche di cosa NOI facciamo per la città, oltre ad aspettarci che la città faccia qualcosa per noi. E' colpevole chi non provvede alla manutenzione ed alla pulizia dovute. Ma è colpevole anche chi sporca e rompe, e dovrebbe ben farne a meno.

Che possiamo fare? Le prime due cose che mi vengon in mente sono semplici ma assai simboliche. Innanzitutto dobbiamo scandalizzarci di questi comportamenti. Dobbiamo ribellarci. Dobbiamo diffondere una cultura di educazione e rispetto civico che sono importanti. Non secondari. Il pacchetto di sigarette non si butta per terra. La carta della pizza non si lascia volare via dove capita. I vasi dei fiori non si rompono. A chi, magari scherzando, ne parla come di gioco, passatempo, dobbiamo far capire che non è così. Che la città è nostra. Come le strade. Le panchine. I vasi dei fiori. E' casa nostra. E ci teniamo.

Poi dobbiamo educare sopratutto con l'esempio. Dobbiamo essere noi i primi a non comportarci come gl'ignoranti, gl'incivili, i vandali. Dobbiamo dimostrare nei fatti che vogliamo bene a questa città. Che è parte integrante della nostra vita e di quello che possiamo e vogliamo essere.

E magari, già che ci siamo, potremmo anche fare le opportune pressioni. A chi ha ricevuto l'onore e l'ònere di occuparsi di questa città. Facciamogli capire che non consideriamo tempo perso quello che occorrerà per ripulirla ed abbellirla. Per renderla più accogliente, più sicura, più bella. Più vivibile. Ma bisogna darsi da fare sul serio.

Ognuno faccia la sua parte. Ognuno di noi. Se remeremo tutti nella stessa direzione, forse, da qualche parte riusciremo ad andare.
[Ave]

Commenti

  1. Condivido in pieno.
    Anche perchè quei grossi vasi presi a calci sono stati acquistati e messi sulla scalinata dai noi cittadini residenti nel quartiere S. Paolo con l'intento di rendere più gradevole, per tutti, la porzione di città che abitamo.
    Fa male vederli distrutti con una violenza gratuita. Fa male perchè viene la voglia di dire basta e di lasciare che tutto vada come deve andare.

    RispondiElimina
  2. La cultura del buon senso deve avere la priorità sugli atti vandalici.
    La cosa pubblica è di tutti e dobbiamo curalrla come il salotto di casa nostra, dove guardiamo comodi la TV.
    Nel nostro Paese, è un male italiano, il pubblico non è di nessuno.
    Sull'amministrazione è stato già ampiamente detto nell'articolo, mi associo.

    RispondiElimina
  3. Quando le telecamere di sorveglianza si mettono davanti l'ospedale invece che nei luoghi dove servono, quello che succede è normale!!!!!
    Questo è un paese abbandonato a se stesso e non possiede nessun senso di bene pubblico.
    Stiamo spendendo i soldi "nostri " per telecamere che non riprendono, assistenti civici che non assistono nessuno ma passeggiano per il centro del paese.
    Questo è un paese abbandonato a se stesso e non possiede nessun senso civile per la salvaguardia del bene pubblico.

    Buone vacanze a tutti.

    RispondiElimina
  4. finalmente dopo giorni di accumuli di monnezza presso il parcheggio di piscina qualcuno ha avuto la fantasia di andare a fare un po' pulizia....

    RispondiElimina
  5. MAGARI QUALCUNO STA VISIONANDO I FILMATI DELLE TELECAMERE E MAGARI PRENDERANNO I COLPEVOLI, LE TELECAMERE FUNZIONANO, IO L'HO VISTO QUALCHE GIORNO FA ALLA SALA DELLA RAGIONE. NON C'ERA MOLTA GENTE MA AVEVANO MESSO UN PROIETTORE PER FARLE VEDERE QUALCHE MINUTO IN DIRETTA. E QUELLA DI SAN PAOLO SI VEDEVA BENISSIMO. FORSE BISOGNEREBBE FARE LA DENUNCIA PER ATTIVARE LA PRASSI? COMUNQUE NON SONO FINTE.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.