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Regimi. Amici miei. Ultimo atto

Ha ragione Bersani. A questo ci ha portato il famigerato Ghe pensi mì del satrapo. Dal baciamano a Gheddafi al bubu settete alla regina Elisabetta. Un'Italia d'avanspettacolo riconoscibile nel mondo solo per le puttane, meglio se minorenni, che diventano classe politica.
Il Mediterraneo è in fiamme. Ed il nostro paese si trova tragicamente impreparato a tutto. A comprendere. Ad aiutare. A mantenere. Persino ad approfittare. Mentre il regime è sempre più avvitato sulle vergogne giudiziarie e tenutarie del rais. Ed il ministro Frattini dimostra di avere grandi capacità solo nel farsi mandare documenti catastali. Ma in quanto a politica estera, riesce a far bella figura solo quando tace. Abbiamo puntato molto sulla Libia, regalando e sperperando miliardi. Ora le nostre aziende ed i nostri connazionali fuggono rovinosamente abbandonando tutto. Sembra persino che ci rimangano appena 90 giorni di autonomia petrolifera. E solo 30 per il gas. Infatti la borsa di Milano è scoppiata ed il prezzo dei carburanti, com'è ovvio, si appresta a lievitare polverizzando tutti i record.
Il nostro satrapo voleva una scossa all'economia? Eccocela servita. Peccato solo che, ancora una volta, noialtri ce la sentiamo sempre dietro. Ma non dietro le spalle. Un po' più in basso. [Ave]

Commenti

  1. La paura del fondamentalismo islamico non può giustificare, assolvere, il silenzio tardivo di un governo di un Paese "rivierasco", vicinissimo alla Libia, troppo imbarazzato e prudente nel condannare il genocidio di tanti che si sono riversati nelle piazze e nelle strade delle città libiche per dire "basta!" ad un dittatore sanguinario. Le "amicizie personali" con questi signori tanto sbandierate dal ns. premier non hanno prodotti poi i brillanti risultati che qualcuno si aspettava. Amico di Gheddafi, amico di Putin che ha spianato la Cecenia, amico dello spietato tiranno bielorusso... Ma non era, il Berluska, il capo del popolo delle LIBERTA'? Quale libertà: la sua? La sua libertà di fare quel che gli pare, in pubblico e in privato? Uno Stato come il nostro deve avere relazioni con molti leaders stranieri, talvolta anche con i dittatori nordafricani; è vero, lo richiede il realismo politico. Ma il realismo politico senza dignità, orgoglio nazionale ed intransingenza sui valori fondamentali è prostituzione, non è diplomazia. Si possono avere relazioni diplomatiche anche con quei personaggi, ma senza cercare e sbandierare rapporti di amicizia personale e stima reciproca. Penso, ad es., che avremmo potuto tutti fare a meno di tutti quegli equini in giro per le strade di Roma durante la visita ufficiale del "colonnello" in Italia; della sfilata delle amazzoni al seguito del grande narcisista; delle lezioni di Corano (finte ed ipocrite, al contrario delle autentiche e rispettabili manifestazioni religiose di tanti musulmani che praticano una religione, non la mia, con convinzione e serietà) impartite nel Paese governato dagli ipocriti difensori delle nostre radici e della nostra identità culturale. Ma si sa, la gratitudine è un nobile sentimento... Quale modo migliore di quello per ringraziare chi ci ha insegnato il bunga bunga? Peppe Russo

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  2. Bravo Peppe.
    Sottoscrivo anche le virgole.
    [Ave]

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