Passa ai contenuti principali

Anagni. Ripartire dalle associazioni

Sapete qual è la prova definitiva dell'assoluta insufficienza di questa amministrazione destra che ci ritroviamo? E' costituita da tutte le associazioni, tutti i comitati, di quartiere e non, tutti i gruppi che, volontariamente, si assumono una limitata responsabilità per smuovere l'apatia ed il nulla di questa città. Qualcuno si occupa di ambiente. Altri di ospedale. Altri ancora di cultura. Per non parlare di quelli che si preoccupano dei quartieri della città.
Vi ricordate la famosa frase di quello che non si spaventa facilmente? Cosa rispose ad un comitato di quartiere che considerava nemico? Candidatevi! Questo rispose.
E questo, in soldoni, sta facendo la città. Si sta candidando ad un ruolo di supplena delle istituzioni.


Il Comune se ne frega dei quartieri? Ecco allora i comitati a spingere, ad alzare la mano, a chiedere. Ad alzare la voce. A scrivere lettere. Alle quali, beninteso, il Comune non risponde. Il Comune si disinteressa dell'ambiente? Ecco allora comitati ed associazioni che scendono in mezzo ai cittadini. Promuovono la conoscenza del problema. Organizzano manifestazioni di protesta. Chiamano esperti qualificati per capire. Il Comune è completamente assente per quanto riguarda la cultura? Ecco allora associazioni che promuovono incontri. Serate. Dibattiti. Mostre. Per non parlare dell'ospedale. Il Comune è, ancora una volta, prigioniero del suo immobilismo? Ecco allora che cittadini volontari cercano informazioni. Contatti. Scoprono che altrove comunità che hanno reagito hanno poi iniziato a vincere. Ed allora si organizzano. Ed avviano un lavoro impegnativo e difficile per salvare il nostro ospedale.

Tutta questa attività è svolta da madri e padri di famiglia. Da giovani volenterosi. Tutta gente semplice che è animata solo dalla volontà di reagire al degrado. Dal desiderio di riempire il vuoto lasciato dalle istituzioni. Dovremo cominciare, infatti, a rivedere i nostri giudizi sulla città. Che è immobile e desertificata solo nelle sue istituzioni. Nella sua classe politica. Al contrario, alla base. Tra i cittadini reali che vivono le difficoltà e le tante inefficienze quotidiane, esiste un fermento molto pronunciato. Che sta aumentando d'intensità.

Tutte queste persone si muovono autotassandosi. Telefonando in proprio. Spostandosi in proprio. Sottraendo tempo alla famiglia ed a loro stessi solo ed esclusivamente per il bene comune. Perchè queste persone non solo non prendono un centesimo, per questa loro attività. Al contrario. La pagano in termini reali, ossia economici. Materiali, ossia di tempo. E, direi, anche sociali. Perchè dall'amministrazione ti mettono pure i bastoni tra le ruote. Ti guardano male. Provano fastidio per questo movimentismo, ch'è prova del loro immobilismo. Ti snobbano. Si mettono a polemizzare sui giornali. O nei blog. Insomma. Remano decisamente contro. Perchè vorrebbero tutta la città immobile come loro.

Tutto questo rappresenta un enorme, appassionato messaggio che la città sta mandando alla classe politica. Specialmente a quella non coinvolta nello sfascio generale e nel degrado profondo che Anagni ha toccato ultimamente. Questo messaggio è un grande S.O.S. Ma è anche un grande avvertimento. Perchè la città sta imparando a fare a meno di voi. Voi classe politica. Non è una cosa esclusivamente buona. Perchè i partiti ci devono stare e fondamentale è il loro lavoro.

Ma, nel momento in cui i partiti non sono capaci di rappresentare le istanze legittimissime dei cittadini, allora i cittadini si organizzano senza i partiti. E così associazioni e comitati fanno quello che istituzioni, amministrazioni e partiti non fanno. C'è ancora qualcuno, in questa città, capace di ripensare tutta questa situazione, e trarne spunti teorici ma anche concreti d'intervento? C'è ancora qualcuno in questa città che, partendo da un ripensamento generale della situazione sociale e politica, sia in grado di strutturare una risposta ampia, e completa, dei bisogni e delle necessità di Anagni. Per rilanciarla realmente verso lo sviluppo e sottrarla al declino?

Personalmente in giro vedo molto poco. Se ci soffermiamo sulla classe politica, spaventa questa assenza teorica. Questo vuoto analitico nel quale ciò che accade ad Anagni non riesce ad essere inquadrato in un percorso sociale e politico preciso. Sembra accadere solo per volontà divina. Per fatalità. Per sfortunate coincidenze. Questa incapacità di lettura determina un'altrettanta, e gravissima, incapacità opertiva. Tutto sembra inutile perchè non c'è una strategia. Un progetto. Che potrebbero nascere, ovviamente, solo nel momento in cui si fosse capaci di strutturare una comprensione profonda di quanto sta accadendo in questa città.

A tutto questo le associazioni ed i comitati stanno tentando si sopperire. Tra mille difficoltà, com'è ovvio. Tra mille errori dettati in parte dal contesto nel quale si opera. In parte dalle caratteristiche stesse di questi gruppi. Che nascono sulla base di esigenze particolari e legittime. Ma che non hanno, per loro stessa natura, la capacità di alzare lo sguardo in una prospettiva unitaria e globale.

Al momento questo abbiamo ad Anagni. E sarà bene tenerseli molto buoni, questi volontari, perchè essi rappresentano il meglio che questa città riesce, al momento, ad esprimere. Senza la loro passione. Senza il loro lavoro disinteressato. O meglio. Senza il loro eccezionale lavoro interessato solo al bene collettivo. Questa città sarebbe già affondata definitivamente nel caos.

Per questo motivo quando v'imbattete in un gazebo. In un tavolinetto. In un volantino messo in mano nella calca. Fermatevi un momento. Riflettete. Ascoltate. Partecipate. Perchè tutta questa gente sta togliendo tempo e denaro alla propria famiglia anche per voi. Anche per i vostri figli. Per la città.

Per il futuro. [Ave]

Commenti

  1. Nella politica Anagnina del centro-sinistra c'è del buono, da li bisognerebbe ricominciare, e dare atto di questo a chi lo merita.
    Le associazioni facciano le associazioni.

    RispondiElimina
  2. Cosa significa le associazioni facciano le associazioni?Perchè per voi i Partiti devono fare politica e le associazioni no?Non è fare Politica ogni volta che qualcuno mette la faccia per risolvere un problema o per sollecitare una mancanza di aggregazione sociale in paese?
    Noi pensiamo che bisogna farci politica-cultura-informazione-educazione civica ecc... da soli visto la distanza che la vostra politica ha dai cittadini.Cmq si nella Sinistra di Anagni c'è del buono e spero che quel buono accetti l'aiuto delle associazioni-movimenti-comitati ecc....
    VitamineK

    RispondiElimina
  3. ahhahaha angelo salvi quanti voti ha preso alle ultime elezioni, mo nascondendosi dietro l'associazionismo pensa di prenderne di più? ahahahahah

    RispondiElimina
  4. Le associazioni dovrebbero adempiere a obbiettivi particolari, circoscritti e ben definiti.
    I Partiti fanno, o almeno dovrebbero, fare politica.
    Chiarisciti le idee ragazzo.

    RispondiElimina
  5. Grazie per il Ragazzo ma penso che qui se c'è qualcuno che deve chiarirsi le idee sei proprio tu...non sai neppure cosa significa fare politica o fare cultura.Fidati sei vecchio!!!!!
    Vecchio modo di pensare e di screditare chi vuole cambiare e non ha volgia di farsi prendere in giro da falsi politicanti.
    VitamineK movimento politico/culturale...

    RispondiElimina
  6. Il limite delle associazioni è che spesso non accettano la collaborazione dei partiti: in una manifestazione condivisa si accetta il simbolo dell'associazione ma si aborra quello del partito che vi partecipa. Sono proprio le associazioni ad avere paura dei partiti e ad escluderli. Le associazioni devono riconoscere la valenza culturale etica e sociale dei partiti ed accettare le collaborazioni. Il rovescio della medaglia è che le associazioni non devono diventare liste civiche o asilo per qualche politico rampante. Le associazioni fanno vita associativa a scopo culturale e sociale, a volte politico, i partiti fanno i partiti e se lo fanno bene spesso le associazioni non hanno neanche più modo di esistere perchè un buon partito sopperisce a quella mancanza riempita oggi dalle associazioni. L'associazionismo politico che si trasforma in lista civica o in bacino di voti per uno dei membri o peggio ancora, per aggancio col Comune, non hanno senso di esistere.
    Marco

    RispondiElimina
  7. Purtroppo la funzione dei partiti all'interno delle associazione è quella di inquinamento.
    Anzi, mi correggo, la funzione dei politici, che chi per un motivo, chi per un altro, all'interno dell'associacionismo vanno a cercare foraggio per eventuali candidature future.
    Quindi, secondo me, associazioni che si uniscono con altre associazioni, per fare tutte insieme da "pungolo" per chi di professione (e non di missione) ha scelto di governarci.
    Quando queste saranno diventate così tante e così forti, sarebbe da scemi, per i nostri politici ignorarle!

    RispondiElimina
  8. Concordo in pieno, una forte unione di associazioni per rivendicare il diritto di ogni cittadino di rappresentarsi politicamente.
    I partiti hanno fallito purtroppo per noi e per Essi.
    Qunado i Partitii cercano di collaborare con le associazioni è perchè sanno di averne paura e cercano di accattivarsi le simpatie di uno o dell'altro.
    VitK

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.