Passa ai contenuti principali

Anagni. Il Comune toglie ai cittadini. E dà alle aziende

A distanza di mesi dall'ultimo spettacolo, ieri finalmente si è svolto il consiglio comunale. Mi dispiace molto che pochi di voi vi abbiano assistito. Avete perso una delle migliori occasioni per capire fino in fondo a quale genere di amministratori avete consegnato la città.
Potrei stupirvi con effetti speciali. Oppure potrei richiamare il bellissimo richiamo lirico del Nexus 6 di Blade Runner: «Ho visto cose che voi umani...». Ma sarebbero davvero citazioni troppo sopraffine per una realtà molto, ma molto più terra terra.
Perchè la maggioranza di destra che ha diretto lo spettacolo di ieri ha replicato il solito copione di sempre. Molta arroganza. Chiusura totale ed assoluta nei confornti non solo dell'opposizione. Ma anche dei cittadini e della città. Per finire col solito, ineguagliabile vuoto progettuale ed ideale. Della serie: neanche uno straccio di idea, ma in compenso gridata molto forte.
La prima discussione che ho seguito riguardava le misure fumose del progetto sicurezza. Detto in parole povere. Riprendendo una legge nazionale, il responsabile Fenicchia ha illustrato in termini giuridici quello che il Comune intende fare con gli extra. Eliminata tutta la fuffa legislativa e le nebbie degli articoli e dei commi, da domani il Comune potrebbe avviare una schedatura degli extra residenti ad Anagni. Non si capisce per farci cosa. Ma in compenso si fa. Sopratutto, badate, il Comune si preoccuperebbe di controllare che le condizioni igienico-sanitarie nelle quali vivono gli extra siano compatibili con la loro permanenza in questa città.

Ora. Senza tema di smentita è possibile affermare che le condizioni di vita degli extra sono sicuramente compatibili col livello cittadino. Perchè viviamo tutti quanti, noi anagnini, nella merda. Non c'è bisogno di ricordare i topi in dolce attesa a passeggio pel corso. Nè l'immondizia ed il sudiciume pel centro. E neanche la tonnellata di manifesti politici di quello che amava (a parole) questa città, attaccati ovunque senza ritegno e dignità alcuna. Non serve. E' più che sufficiente, infatti, riprendere la precisa osservazione del consigliere Tagliaboschi.

Il quale si è domandato come fosse possibile concepire un controllo del genere nei confronti degli extra, quando interi quartieri di Anagni sono privi di impianto idrico e fognario. E mancano pure di marciapiedi ed illuminazione. In una parola, pur abitandoci gran parte della popolazione anagnina, questi quartieri non hanno i requisiti minimi di urbanizzazione. Se vi va potremmo anche aggiungerci il miserevole stato delle strade e delle colline, interessate da movimenti, crolli ed allagamenti senza fine. Tecnicamente, si potrebbe dire che questi quartieri non sarebbero agibili. Ebbene. Rispetto a questo scempio, il regime locale nel decennio non ha saputo nè voluto muovere neanche un passo. In compenso, adesso, andrà a controllare le condizioni degli extra. Ha ragione Cicconi. Questa soluzione è solo un miserabile tentativo di recuperare una porzione di consenso targato destra. Ma non ha alcun fondamento di buon senso e, sopratutto, non serve assolutamente a nulla.

L'altro grande argomento in discussione al quale ho potuto assistere ha riguardato il problema della vendita della strada pubblica alla Geymonat. Altra vergogna della quale questi destri si sono resi responsabili. E della quale pagheranno il prezzo politico fino in fondo. La questione è semplice. Per motivi che son restati del tutto ignoti, la Geymonat ha chiesto di acquistare una strada pubblica. Il Comune ha accettato di venderla. La trattativa ha fissato il prezzo in 56.056 euro.

La conseguenza di questa decisione è che i residenti di quella zona saranno beneficiati del passaggio continuo, notte e giorno, di super camion con destinazione industriale. Potete ben immaginare quanto siano stati felici di vedersi assegnare questo bel pacco dono dall'amministrazione. La quale, nel tentativo di dare una parvenza di ragionevolezza a tale decisione, ha tentato di aggrapparsi alle «interessanti prospettive occupazionali».

Il problema, molto semplicemente, è che tali prospettive non sono state illustrate. Esiste un piano industriale Geymonat del quale il Comune è a conoscenza? Come intende sfruttare questo acquisto, l'azienda? Cosa ci deve fare con la strada? A quanto ammonterebbe la ricaduta occupazionale, e servirebbe per fare cosa? Queste domande son rimaste assolutamente tali. Neanche il minimo accenno di risposta. Solo il continuo richiamo, del tutto demagogico, agli investimenti sul territorio da parte dell'azienda.

Preparate i soldi pel caffè. Ho vinto la scommessa. Che vi avevo detto? Nulla ci sarebbero venuti a dire, perchè niente sanno. D'altronde, quando mai glien'è fregato qualcosa della città e dei suoi cittadini? Prendete gli abitanti della zona Paduni. Si sono guardati bene dall'andare a sentirli. Dall'invitarli al confronto per valutare le loro legittime esigenze. Non si sono neanche preoccupati di scendere sul campo a valutare di persona l'effettiva situazione, come giustamente ha sottolineato in un intervento molto applaudito il consigliere Savone.

Questi destri stanno contro la città. Contro i cittadini. Seguono altre logiche. Del tutto estranee ai legittimi interessi della comunità. E dimostrano, in ogni occasione, il pressapochismo e la pasticcioneria tipiche di chi non ha la più pallida idea di cosa significhi fare gl'interessi della città. Nè di come vada gestito l'impegno istituzionale.

A questo proposito, infatti, ieri s'è visto un altro capolavoro. Dovete sapere che il consiglio è stato sospeso venti minuti. E sapete perchè? Perchè i destri non sono stati capaci neppure di fare i conti. Ed accorgersi, quindi, che non c'era il numero legale in aula per poter votare la vendita della strada. Questo perchè un consigliere, dipendente della stessa Geymonat, si trovava in una palese situazione di incompatibilità. Senza di lui, dunque, numero legale inesistente.

Allora i destri si son votati, da soli, la sospensione del consiglio. Per avere il tempo di precettare uno degli assenti, portarlo in aula e raggiungere così il numero legale necessario alla votazione del provvedimento. Che ve ne pare? Ve l'avevo detto che era un capolavoro. D'indecenza.

Il consigliere d'opposizione Potenziani, alla ripresa, per una volta n'ha pensata una buona, ed ha provato ad offrire una ragionevole via d'uscita. Ha infatti proposto di mettere ai voti il rinvio del punto in discussione. Per offrire a tutti la possibilità di approfondire la questione. E magari di confrontarsi in modo un po' più serio con le osservazioni della popolazione residente. Non c'è neanche bisogno che ve lo dica. Dopo tutta quella fatica che hanno fatto, poverini, per rimediare uno straccio di numero legale, hanno naturalmente respinto la proposta. D'altra parte, per chi non si è mai confrontato con la città, il rinvio non avrebbe mutato per niente la situazione.
 
E allora. Vi piace il modo col quale stanno amministrando la vostra città? Perchè questo è. Se ne fregano delle vostre esigenze. Si nascondono dietro fuffe demagogiche e strumentali che non hanno nè capo nè coda. Parlano di interessi del comune, ma vendono una strada che è molto utile ai cittadini della zona. Nell'interesse, evidentemente, non certo della popolazione ma solo della Geymonat.

Fanno finta d'interessarsi alla situazione igienico-sanitaria degli extra, ed intanto lasciano interi quartieri della città senza quelle opere d'urbanizzazione che la decenza e la dignità, oltre che i doveri istituzionali, prescrivono come minime.

Ecco. Questo è stato il consiglio comunale di ieri. Una grande malinconia. Il segno indelebile di un degrado che ci sta proprio qui. Sul groppone. E che c'impedisce di evolvere e di ricominciare ad avere un futuro. Un'altra pagina del gran libro degli orrori che riguardano Anagni. Un altro capitolo che stiamo collezionando per voi. Per non dimenticare.

Perchè noi ricorderemo tutto. Per voi. Per il nostro futuro. Per Anagni. [Ave]

Commenti

  1. Non sono degni di amministrare una città come Anagni.

    RispondiElimina
  2. Beh chissà per chi sono le interessanti prospettive occupazionali. Ora sarà contento quel tale che [...]!!!!! Circa gli extra? Ma hanno spiegato come faranno e chi farà i controlli???

    RispondiElimina
  3. Purtroppo la verità amara è che questi politici non vengono da Marte, ma abitano ad Anagni, sono stati regolarmente eletti e sono espressione della maggioranza della popolazione di questa città. Conoscono molto bene l'animo e soprattutto lo stomaco dei loro concittadini, che viaggiano in fuoristrada, hanno il satellite, ma molti di loro non sono mai andati a teatro o a visitare un museo e nemmeno a vedere la splendida cripta della loro cattedrale. Molti di questi anagnini, che non possono essere definiti cittadini consci dei loro diritti e doveri, sono pronti a vendere il proprio voto in cambio di una penna o di una cena.

    Fare politica di questi tempi non è facile, ma cambiare si può, ripartendo dall'abc, cioè dalle basi del vivere insieme. Bisogna andare in mezzo alla gente, parlare, e soprattutto fare, per crescere insieme, per far emergere e far prevalere tutte le forze positive, che ci sono e sono più di quel che si pensa. E' importante anche andare in quelle aree di periferia dove questi personaggi fanno man bassa di voti. Solo cosi si può sconfiggere l'ignoranza, che nella nostra città abbonda ed è pari solo all'arroganza. Bisogna portare nuova linfa nella politica anagnina per creare le basi di un cambiamento.


    Il movimento che si sta creando in difesa dell'ospedale con la raccolta fondi, al pari di quello contro il car fluff, è un'occasione d'oro, da non lasciare a un semplice comitato, per arrivare veramente a tutti e provare finalmente a cambiare.
    Carlo Ribaudo

    RispondiElimina
  4. Qui ci vorrebbe un comitato a difesa degli anagnini da questa amministrazione.

    RispondiElimina
  5. spettacolo indecente ieri sera...per fortuna che hanno registrato tutto...chissà se avranno il coraggio di metterlo in onda sul sito del Comune!

    RispondiElimina
  6. Fermi tutti, Non fate queste proposte. I nostri amministratori sono cosi...che si credono di aver fatto chissà che...e lo pubblicano veramente sul sito del Comune.
    Per la vendita del terreno alla Geymonat... non c'era nessun altro che avrebbe potuto comperarlo ad un prezzo superiore?
    A piantarci un bell'orticello didattico ci avrebbero guadagnato più dei 50+- euro avuti dalla transazione.
    E poi "ai voglia" a fare associazioni, questi sono talmente radicati nel territorio che la maggior parte degli anagnini fa come i parlamentari che hanno avallato la tesi di Berlusconi che Ruby era la nipote di Mubarak.
    Non siamo dei bei cittadini, noi anagnini.

    RispondiElimina
  7. ...ma alla geyomanat non lavora l'amministatore comunale [...]? è normale? bò!?

    RispondiElimina
  8. Se rivinceranno anche alle prossime.... emigro!!!! ecco non potrei piu tollerare la convivenza con i concittadini a loro favorevoli! Ero alla posta qualche mese fa... e non ricordo come, ma a un certo punto tutti e ripeto TUTTI durante la fila a lamentarsi di codesta amministrazione comunale. Possibile che incontro sempre e in ogni luogo persone che, come me, non gli hanno MAI espresso un voto a favore?!... o forse oggi ci si vergogna ad ammettere di aver votato sta gente????? Non capisco... e poi... questa gente, in apparenza migliore di me, in quanto figlia/o di... nipote di... ecc. frequentanti università (io no, purtroppo) vive di lecchinaggio e servilismo e quando ne incontro qualcuno, co quel ghigno da montato, me viene da diglie... non stai bene nemmeno a zappà la terra... lavoro troppo dignitoso pe gente come te... Come dice Sgarbi alle Iene: CAPRA! CAPRA! CAPRA! ma con il rispetto che nutro per gli animali mi dispiace per la capra... e come poi dice Anagni SF non conoscono neanche il valore o la storia della città in cui vivono... altrimenti, se acculturati, non l'avrebbero ridotta a queste condizioni essendone COMPLICI con le loro scene, con le loro volgarità durante le campagne elettorali, coi loro voti... sono stufa, a causa di queste persone, (come disse Luxuria durante la telefonata in Rai con il ns. primo cittadino al quale contestava il divieto da parte del Sindaco di presentare pubblicamente il suo libro qui in città), di VERGOGNARMI di essere anagnina in una città meravigliosa che non merita cio che gli sta accadendo! Se so incollati su queste poltrone e vivono la loro vita in una dimensione diversa dalla nostra... sono quasi irraggiungibili... invece dovrebbero essere CON NOI in tutto... NAUSEATA

    RispondiElimina
  9. Nemo plus iuris in alium transferre potest quam ipse habet.
    Spiegaglielo Prof a questi somari che ci amministrano.

    RispondiElimina
  10. Eheheh.

    E' una formula giuridica. Nessuno può trasferire ad un altro più diritti di quanti lui stesso abbia.

    Non sono per niente un giurista. Ma, sperando di non dire mostruosità, detto in soldoni significa che, ad esempio, non posso vendere una casa della quale non ho la proprietà.

    Ossia. Se posseggo il diritto su quella casa, allora lo posso trasferire ad un altro. Ma se non lo posseggo, non posso.

    La domanda allora è semplice. E la pongo in termini non giuridici. Una strada comunale, pubblica. Di proprietà del comune. Non è forse del comune in quanto, appunto, pubblica? Ossia di tutta la comunità? Il Comune non esercita il suo potere su mandato della collettività, per gestire gl'interessi della comunità stessa?

    In nome di quali interessi collettivi, superiori, la strada in questione sarebbe stata "venduta"? Addirittura "contro" gl'interessi dei concittadini che in quella zona abitano?

    Mi sa che ci vorrà un giudice, per risolvere la questione.

    [Ave]

    RispondiElimina
  11. Oppure bisognerebbe chiedere la nostra parte del ricavato no?
    Nik dall'isola di Gozo

    RispondiElimina
  12. In questo caso è solo una formula di buon senso, questi signori non hanno la proprietà di quella strada, per un solo motivo, non appartiene a nessuno, è di tutti.
    Ma il buon senso è un dono che non sempre appartiente a costoro.

    RispondiElimina
  13. ma Anagni ha quartieri?non sono solo quattro case sperdute nel nulla

    RispondiElimina
  14. Ma che abbia quartieri o altro sinceramente non lo so personalmente evito d andarci ......

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Anagni. Aspettando i nuovi barbari

Ritornare (ad Anagni) è un po' come morire

Anagni. Il NON-partito fa NON-propaganda (NON-politica)

Emanuele Mattozzi, reo confesso grillino, ha avuto la bontà di rispondere con una decina di commenti ad un articolo dell'altro giorno . E, sopratutto, ad alcuni commenti seguenti l'articolo stesso. Non ho trovato nessun altro modo per ringraziarlo del primo, vero (ed attualmente unico) discorso grillino diverso dall'insulto, che rispondergli in modo adeguato qui. Per l'occasione, ho tirato fuori dalla naftalina il faccione, come vedete. Spero ne sia valsa la pena.