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Regimi. I pareggianti

[Immagine da SKY]
Non so se avete presente.. ma sì che lo abbiamo conosciuto tutti un tipo così. Quello che giocava a pallone con noi al campetto, e se stava perdendo si riportava a casa il pallone. Oppure, per le ragazze, l’amica strafiga ma un po’ antipatica, che volevano tutti uscire con lei.. e poi il giorno che un ragazzo sceglieva te, lei diceva che era stata lei stessa a non volerlo. Tipi che insomma, non ammettono di poter perdere. Per i quali l’orizzonte da sempre è di un blu sempre più blu. Fino a quando non arrivano le nuvole.
Ed allora? Che sarà mai? Qualche sbuffo che passa subito. Solo che poi le nuvole diventano tante. E non se ne vanno via. Insomma, per non farla troppo lunga, qui si parla delle vicende politiche ultime. Le amministrative che hanno visto risultati in diversi casi molto sorprendenti.

A Milano l’estremista (ah ah ah!) Pisapia che sorpassa la moderata (ah ah ah ah ah ah!) Moratti. A Torino Fassino che asfalta letteralmente il candidato del Pdl. Cosa che per inciso fa anche Merola a Bologna. A Napoli poi, dove sembrava che dopo la monnezza i destri dovessero passeggiare a cavallo Idv e Pd, caso mai decidessero di stare insieme, potrebbero anche farcela. Insomma, uno shock, come si dice.

Tanto che da lunedì sera non un fiato, non un palpito di Pdl e Lega. Berlusconi perso nel Bunga Bunga, Bossi dietro il fumo del sigaro ( anche se a Radio Padania sono incazzati forte..). Poi, ieri pomeriggio, la conferenza stampa dei coordinatori del Pdl, per una serena analisi del voto. Evidentemente devono averci pensato bene prima a cosa dire. Perché poi hanno espresso pillole di rara saggezza. Ne segnalo una su tutte: “ a parte Milano, in fondo è stato un pareggio”.

A PARTE MILANO? A PARTE MILANO? Ma scusate, non era il regno di Silvio (quello che per inciso aveva detto che se prendeva meno di 53.000 voti gli avrebbero fatto il funerale? Gliene hanno dati 28.000 mannaggia..), il regno della buona novella azzurra, la Macondo (si lo so, è difficile…) dei pidiellini? E lì decidono di fargli un scherzo simile? E voi dite che non se ne deve tenere conto?

Ma scusate, avete provato di tutto. Silvio annuncia “dobbiamo vincere al primo turno”, si va a fare la radiografia al passato del pericoloso estremista Giuliano Pisapia (a proposito Letizia, a 12 anni ho fumato una mezza sigaretta e mi sono ubriacato al capodanno del 1985, a 17 anni: sarà un problema?): e poi quando le prendete non conta più? Ma dico, avete fatto fare una figura barbina al povero Fede, che non sapeva più come nascondere la cosa, prima di Milano stava per parlare della coltivazione delle rape in Egitto; e ora non è più importante?

“A parte Milano, in fondo è stato un pareggio”. No scusate, a me è venuto in mente mio nonno buonanima che diceva sempre “se l’asino aveva le ali volava”. E chi vuole capire capisca...



Paolo Carnevale

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