Passa ai contenuti principali

Anagni. La vera emergenza

La città di Anagni vive, da tanto tempo, una situazione ambientale ai limiti del collasso. Questa emergenza, recentemente, ha prodotto una serie di eventi il cui riassunto è presto detto. Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato la Marangoni per emissione di sostanze pericolose nell'atmosfera. Per tutta risposta, la Marangoni ha fatto una conferenza stampa nella quale si è domandata mestamente se questa città la ama. Poche ore ed ecco che il sindaco ha emanato una nuova ordinanza con la quale s'impone l'abbattimento di altri animali nella solita zona denominata delle Quattro Strade. Infine, è arrivato il coordinamento per l'ambiente. Che se n'è uscito con uno dei più duri comunicati che sia stato possibile leggere ultimamente.
In esso si parla delle minacce della Marangoni a proposito del ricatto occupazionale. Si plaude alla fermezza del sindaco, che quelle minacce ha rispedito al mittente. Infine si arriva al nocciolo della questione, con le domande più imbarazzanti ma, ovviamente, decisive: «La diossina e i PCB sono inquinanti permanenti e cumulabili, e sulla base di ciò i cittadini di Anagni pongono le seguenti domande: Cosa ha prodotto nel territorio l’inceneritore di pneumatici della Marangoni in dieci anni di attività? Che cosa ha lasciato sul terreno l’inceneritore Marangoni dopo la combustione sperimentale di 150 (o forse più) tonnellate di car fluff?».

Inutile precisare che a queste domande attendiamo tutti una risposta chiarificatrice ed inequivocabile. Perchè l'inquinamento della città non nasce dal nulla, ed abbiamo bisogno di sapere chi e che cosa ne è stato responsabile. Abbiamo bisogno di capire quali effetti ha determinato quello sviluppo industriale che ha portato alla città un'antica ricchezza, ma pagata a carissimo prezzo oggi.

In tutta questa tragedia, però, ad emergere prepotentemente è anche un altro fattore. Posto che le industrie tradizionali del territorio mostrano, e da tempo, il fiato corto generato dalla loro incapacità di sostenere le spinte provenienti dalla crisi, dai mercati globali, dalle necessità della città. E posto che esse non riescono più a produrre posti di lavoro, ma anzi diventano un peso per l'economia, che non sa come risolverne i problemi. La domanda nuova allora dovrebbe essere la seguente: quale futuro è possibile tratteggiare per questa città? Quale sviluppo dovrebbe essere disegnato per questa comunità? Quale progetto dovrebbe essere pensato per Anagni?

Un nuovo progetto. Questo occorrerebbe ad Anagni. Ma per (ri)pensarlo occorrerebbe una classe politica realmente all'altezza del compito. Da una parte e dall'altra, beninteso. Servirebbe la capacità di guidare il confronto con tutta la città. Di favorirlo. Di sollecitarlo. Addirittura di pretenderlo. Perchè Anagni si trova di fronte ad un passaggio assolutamente fondamentale. Non sarà più possibile parlare di come gestire l'esistente, perchè ciò che è non basta più. Non va più bene. Non produce ricchezza. Non produce benessere. Non produce felicità.

Siamo allora tutti chiamati a parlare del nuovo che verrà. Del nuovo che dovremo costruire. Ma del quale, tragicamente, nessuno sembra in grado di percepire i contorni. Insomma. Non abbiamo la più pallida idea con che cosa sostituire il vecchio modello di sviluppo, che non funziona più per tanti motivi. Che Anagni sarà? Che Anagni dovremmo cominciare a costruire? Non lo sappiamo. E non c'è nessuno, ma proprio nessuno, che sembra in grado di avviare il ripensamento collettivo di una cosa tanto decisiva.

Siamo arrivati al capolinea, signori. Dire di amare questa città è una sceneggiata ridicola e senza alcun senso. E' parte integrante di quel vecchio mondo che non va più bene. Quello nel quale certi schemi e certe cretinate potevano andare bene perchè la realtà sarebbe andata bene comunque. Insomma. Perchè le cose avrebbero continuato a funzionare da sole, a prescindere. Oggi, invece, questa realtà è tragicamente insufficiente. E ferma. Produce solo guai e dolori. Dunque occorrerebbe mettersi a tavolino e riprogetterla completamente. Ma ecco. In questo senso, per l'appunto. Dove sono i partiti? Dov'è la classe politica?

Un mondo, vecchio, sta per scomparire. Un'Anagni, nuova, deve nascere. Occorrerà rendersi conto che persone nuove dovranno farsi avanti. Con idee nuove. Con un progetto nuovo. Persone in gamba. Migliori. Accanto, oppure anche contro questa vecchia e ridicola e superata classe politica che tanti danni ha fatto, col suo immobilismo e con le sue grettezze.

E' un appuntamento che non possiamo permetterci il lusso di mancare. Preparatevi.

[Ave]

Commenti

  1. Ma davvero ci credete che un'anagni nuova nascerà ?

    RispondiElimina
  2. Report 22 05 2011 - Generazione a perdere 5/8
    http://www.youtube.com/watch?v=6YdMPcAffdw&feature=player_embedded
    In questo video viene dimostrato quanto una giunta comunale fatta di persone NUOVE, GIOVANI ED ONESTE (3 requisiti fondamentali) puo' riportare una città allo splendore non pesando sulle tasche dei propri cittadini e rialimentandole facendo solamente cose semplici che,l'amministrazione di un Comune dovrebbe fare di norma, una città dove la parola DEMOCRAZIA è espressa in tutta la sua FORZA...I CITTADINI PARTECIPANO ALLA GESTIONE DELLA CITTA'... NON SI SENTONO + SOLI NEI PROPRI PROBLEMI QUOTIDIANI... HANNO RITROVATO IL SENSO DELLA COMUNITA'... CONDIVIDONO!!!!!((Ricordo la prima volta che ho visto con incanto Pescocostanzo (Abruzzo) piccola città d'arte, piena di vita, di turismo e nel suo piccolo... ricca... Bè, non aveva e non ha MINIMAMENTE la stessa grandiosità di Anagni, non ha la stessa STORIA ma era ben amministrata tutto qui-- )) ... ED ORA CHIUSA LA PARENTESI... GUARDIAMO IL FILMATO! E SOGNAMO INSIEME VEDENDO QUESTE REALTA' che vorrei fossero anche LA NOSTRA REALTA'...ISA

    RispondiElimina
  3. Hai ragione Isa era quello che intendevo anche io pensavo (quando mi sono trasferita) che la STORIA di Anagni fosse riflessa nei suoi abitanti e nella sua amministrazione , è stata una delusione continua........comunque non è solo questione di amministrazione è anche questione di abitanti/cervelli..........Io non sono giovanissima anzi ma sono una donna con cervello che funziona.......che capisce.....con tanti interessi (lettura, computer giardino ....)e ho notato che la cosa li sconvolge totalmente .........L'amministrazione ? e dove stanno ? e chi sono ? neanche puliscono le provinciali dalle erbacce altissime ormai....

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Non ci resta che ricominciare. Adesso

Sono numerose, in quest'ultimo periodo, le chiacchierate politiche che s'intrecciano nella città. Utilissime per capire e capirsi. Per annusarsi in vista di quello che sarà il futuro politico di Anagni. Ognuno sta cercando la sua strada, è ovvio. Ed ognuno sta cercando di scoprire se, questa strada, dovrà percorrerla da solo oppure in compagnia. Ecco. Qualche giorno fa sono andato a mangiarmi una pizza con Carlo Marino . Coniuge dell'attuale Presidente del Comitato di Osteria della Fontana. E' giovane. E' simpatico. E' disponibile all'impegno. Anche lui sta cercando la strada. Per il momento mettendo a disposizione la sua personale buona volontà. In attesa di riuscire a creare ed organizzare un gruppo di sostegno. La chiacchierata con Carlo è stata franca ed interessante. Al termine, sono anche riuscito a strappargli la promessa di un suo intervento sulle ultime vicende politiche del paese. Promessa mantenuta. Quello che segue infatti è il regalo che C

Anagni. Nuova scuola media. Se non qui, dove?

Roma-Anagni. Neve, neve, alalà

[La riconoscete? Piazza Cavour sotto la neve. Cercate il Comune, lì sotto. E se lo trovate avvertiteci.]